Pastiche

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Pastiche
Voto recensore:
7,1

Ambientazione
Pastiche si propone un obiettivo sfidante: far sentire il giocatore un artista. Nel momento in cui ci sediamo di fronte a questo titolo non siamo più noi stessi bensì Monet, Van Gogh o Renoir. Siamo pittori che cercano il giusto colore mescolando i propri olii sulla tavolozza, artisti in cerca dell'ispirazione per il quadro più importante.

Il Gioco
Pastiche, edito per la prima volta dalla Griphon Games nel 2011, esce nel 2012 in “versione internazionale”, un'edizione sontuosa nella qualità e quantità dei materiali. La recensione fa riferimento alla seconda edizione. La più grande differenza con la prima edizione sono i cavalletti per le opere, 2 per ogni giocatore, poi la scatola di una robustezza davvero insolita con un organizer in plastica che prevede anche un coperchio sagomato per tenere fermo il tutto. Altre differenze si trovano nei quadri illustrati per alcuni autori e in un regolamento multilingua comprendente anche l'italiano.

Entriamo un attimo nel dettaglio dei materiali presenti.
Per prima cosa le opere. Ci sono 34 quadri diversi, 2 per ogni artista, che riportano i dati degli autori, il titolo dell'opera, i colori necessari per dipingerla e i punti relativi. Il cartone su cui sono stampate è molto spesso e la grafica antichizzata dà la sensazione di avere tra le mani il quadro vero e proprio, specialmente quando lo si posa sul cavalletto.
Passiamo alla plancia che, per quanto ben illustrata, sembra ridondante poiché, pur essendo grande come il tabellone di un qualsiasi gioco, è utile solo poggiarci le carte colore. Ci sono poi le tessere tavolozza, tessere esagonali che riportano un colore primario centrale più grande e dei colori primari su ogni angolo. Infine un foglio riassuntivo per ogni giocatore e i famigerati cavalletti.
Pur essendo un'edizione multilingua nel regolamento, i nomi dei colori sulle carte e le indicazioni sui fogli riassuntivi sono esclusivamente in inglese.

Passiamo ora al gioco che ha poche regole e una scansione del turno molto semplice.
Ogni giocatore è in possesso di 2 opere e due tessere tavolozza. La prima fase del turno consiste nel piazzare la tessera tavolozza adiacente ad una tessera già posizionata (si inizia con tre tessere base sul tavolo). L'incrocio dei colori presenti sugli angoli della propria tessera piazzata faranno ottenere al giocatore carte colore come mostrato sulla tabella di conversione.
Questa è la fase più “strategica” del gioco, le tessere sono piazzate in una comune area di gioco, bisogna studiare il piazzamento sia per ottenere i colori che ci servono sia per non avvantaggiare l'avversario lasciandogli magari l'opportunità di ottenere un colore primario.
Recuperati in questo modo i colori, si passa alla seconda fase in cui è possibile scambiarli sia con gli avversari che con la banca (sempre seguendo la tabella di conversione), cambiare una propria opera con una presente nella galleria (quattro opere del mazzo sempre scoperte), oppure dipingere uno dei quadri in nostro possesso (bisogna, semplicemente, giocare le carte colore previste per l’opera ed ottenere in cambio i punti vittoria riportati).

Il fulcro del gioco sta nel riuscire ad ottenere i colori primari, il beige, il nero e il bianco, i quali necessitano di una combinazione più complessa, e nell'ottimizzare la gestione delle carte, in quanto alla fine del proprio turno non se ne possono mai avere più di 8.

La partita finisce quando un giocatore dipingendo un quadro raggiunge una soglia di punti determinata dal numero dei giocatori. A quel punto tutti i giocatori completano il turno di gioco, si aggiungono punti bonus per ogni giocatore che è riuscito a dipingere coppie di quadri di uno stesso autore e i punti dei colori rimasti in mano e utilizzabili sulle opere incomplete.
Poi la magia dell'arte che mette tutti sullo stesso piano finisce e chi ha più punti vince la partita.

Considerazioni
Pastiche fa parte di quella categoria di giochi in cui i materiali e l'idea di fondo sono la cosa migliore e danno lustro ad un gioco che altrimenti rimarrebbe impantanato in meccaniche troppo semplici. E' un titolo paragonabile a “Takenoko” in questo senso, più controllabile e meno vario, indirizzato allo stesso target: famiglie e giocatori che ogni tanto vogliono stupire e stupirsi con effetti speciali.

Pastiche si rivela comunque un gioco piacevole, veloce (i 45-60 minuti promessi dalla scatola sono reali) e dalla buona scalabilità (in 2 il gioco è più serrato e avvincente, in 4 i tempi di attesa tra un turno e l’altro si allungano un po', ma ne guadagna la fase di mercanteggiamento dei colori). Si intravede però l'occasione sprecata: si è creato un prodotto di prima qualità dal punto di vista dei materiali, con uno sforzo ulteriore si poteva produrre un sistema di gioco all'altezza, con uno spessore leggermente maggiore per strizzare l'occhio anche ai giocatori più navigati.
Personalmente avrei apprezzato una soluzione simile a quella realizzata in “Ristorante Italia” con diversi livelli di gioco; la meccanica molto lineare comunque si presta all'inserimento di nuove varianti, è quindi possibile sperare in un'espansione, magari anche per aggiungere altre opere.

I difetti principali di Pastiche sono dati dal sistema di composizione dei colori non del tutto immediato che, soprattutto nelle prime partite, tende a far consultare spesso il foglio riassuntivo allungando la fase di piazzamento delle tessere e da una ripetitività priva di vere scelte strategiche, anche minime.
Il pregio più grande è invece l'originalità del tema supportata da materiali talmente curati che riescono a far immedesimare e appassionare anche il giocatore più scettico. I cenni storici delle opere e degli autori poi danno quel tocco di didattica che rende il gioco adatto anche per i bambini.

Pro:

Materiali eccellenti (nella versione internazionale).
Tematica originale.
Partite entro l'ora di gioco, adatto per la tipologia.
Buona scalabilità.
Particolarmente adatto ai giocatori occasionali.
Presenza di uno sfondo "educativo".

Contro:

Sistema di combinazione dei colori non immediato.
Meccanica di gioco ripetitiva.
Mancanza di scelte strategiche anche minime.
Fogli guida solo in inglese anche nell'edizione multilingua.

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