Operation

Il titolo originale di questo gioco elettronico per ragazzi è “Operation” e ne esistono numerose edizioni e varianti (ad esempio “Operation Shrek”, nel quale il paziente da operare è per l’appunto il famoso orco Shrek). Si noti in particolare che l'edizione italiana prevede solo 2-4 giocatori.

La scatola contiene una piattaforma di cartone che raffigura il paziente agonizzante e sulla quale si aprono 12 cavità contenenti altrettanti pezzi anatomici in plastica bianca. I pezzi rappresentano le “patologie” che affliggono il paziente (una matita nel braccio per il crampo dello scrittore, e cose del genere). Inoltre nella confezione è inclusa una pinzetta metallica collegata ad un dispositivo elettrico.

Come nelle altre, anche nella "incarnazione" italiana del gioco lo scopo è di estrarre dal corpo del povero paziente i suddetti pezzi anatomici utilizzando l’apposita pinzetta chirurgica. Se toccherete i bordi metallici delle nicchie contenenti i pezzi, il naso rosso del paziente si illuminerà ed emetterà un irritante ronzio (segno che il paziente soffre e si lamenta). In tal caso la vostra operazione è fallita!

La meccanica del gioco è estremamente semplice (è un gioco per bambini!). A turno si pesca una carta “medico” e si esegue l’intervento chirurgico indicato sulla carta. In caso di successo(cioè il paziente non “mormora” e non gli si illumina il naso) si incassa la parcella riportata sulla carta. Se l’intervento fallisce tocca al giocatore successivo pescare e “operare”.
Una simpatica variante dell’intervento chirurgico è l’inserimento(stavolta non l’estrazione) di un elastico che, teso tra 2 pioli, colleghi l’osso della caviglia all’osso del ginocchio. In realtà un intervento non particolarmente arduo.

A rendere meno banali (se possibile) le regole del gioco sono le carte “specialista”, che si distribuiscono equamente tra i giocatori all’inizio della partita e consentono di eseguire un intervento (quello indicato sulla carta) nelle vesti di “specialista”, nel caso in cui un medico non riuscisse a portare a compimento quel tipo di intervento. Lo specialista ovviamente avrà diritto a compensi più sostanziosi, infatti incassa ben il doppio del comune medico.

Quando tutti e 12 gli interventi sono stati completati con successo, cioé una volta che è stato estratto tutto l’estraibile dal corpo dello sventurato paziente, il chirurgo che ha guadagnato più soldi vince la partita.

Insomma, un gioco di abilità che richiede mano ferma e sangue freddo, forse non molto longevo (io comunque mi ci diverto ancora dopo 15 anni), ma sicuramente divertente, e che peraltro nei bambini aiuta a sviluppare la destrezza manuale, la coordinazione tra occhio e mano e la pazienza (qualità che spesso manca agli adulti, soprattutto durante gli interventi più impegnativi).