Nemesis: una storia lunga una partita

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Nemesis è sicuramente uno dei giochi più chiacchierati del 2019 e ha ricevuto un sacco di approfondimenti e recensioni, quindi ho pensato di affrontarla in maniera un po' diversa...

Giochi collegati: 
Nemesis
Voto recensore:
9,0

Fumo, la prima cosa che ricordo di aver visto è stato il fumo che usciva dalla mia bocca appena mi sono svegliato nella capsula di ibernazione. Non mi ricordo un ca*zo, sono confuso, stordito e ho sete. Venderei l'anima al diavolo per una ca*zo di sigaretta. Finite le procedure di risveglio i ricordi iniziano a riaffiorare. Mi chiamo George, ho 39 anni e sono il meccanico della nave, sono stato assegnato a questa nave per riparare i guasti che ci saranno, perché vi assicuro che ce ne saranno. Evidentemente qualcosa è andato storto, la IA della nave ha avviato le procedure di risveglio ben prima di quanto stabilito dovevamo essere svegliati appena arrivati a... appena arrivati a... dove ca*zo stiamo andando? Gli effetti collaterali dell'ibernazione, il cervello ci mette un po' a riattivarsi a dovere e la memoria gioca qualche brutto scherzo, ci sarà una sigaretta in questa ca*zo di nave?

Ma se mi hanno svegliato ci sarà qualcosa da riparare, ma qui è tutto buio dove ca*zo sono le luci? Vabbè lasciamo perdere, il tempo di arrivare al pannello dei controllo motori e vediamo se funziona tutto basta prendere il corridoio... il corridoio... maledetto cervello non puoi farmi questo, non mi ricordo nemmeno come è fatta questa cavolo di nave.

Aspetta sento delle voci, fammi prendere la mia roba e vado a vedere chi altri è stato svegliato.

….

Me*da! Io pensavo ci fosse da avvitare qualche bullone e saldare qualche tubo e invece siamo nella me*da fino al collo. Erano stati svegliati tutti, il capitano, l'esploratrice, il soldato, il pilota e anche lo scienziato, oddio per lui la veglia è durata poco visto che qualcuno ha pensato bene di aprirgli un bel buco nel torace, c'erano interiora dappertutto, perché questa ca*zo di nave non ha risvegliato qualcuno per pulire? Degli altri quattro stronzi nemmeno uno che avesse una sigaretta. Insomma è venuto fuori che nessuno si ricorda come diamine è fatta questa nave e quindi Steve ha preso il comando ci siamo divisi e stiamo andando ad esplorare la nave. Io sono con il soldato, è un tipo strano e non parla quasi mai. Meglio così non ho voglia di fare tante chiacchiere, però non mi piace come mi guarda quando pensa che non lo vedo, sembra una iena che punta una carcassa, nel dubbio carico il fucile.

….

Il macabro risveglio
Il macabro risveglio
Ho trovato una lettera in un taschino interno della giacca, è del proprietario della fondazione che finanzia la spedizione, in soldoni mi ha detto che mi riempirebbe di grana se al capitano succedesse un incidente, magari passa troppo vicino mentre sono a saldare o il sistema Air-lock potrebbe attivarsi per errore e il vecchio Steve si ritroverebbe a fare una passeggiatina nello spazio senza tuta. Insomma, tutti devono morire prima o poi, e poi Steve non mi è mai piaciuto, tutto tronfio a dare ordini e a fare lo splendido, e quella gallina di Jane, l'esploratrice, mi sa che per ora si è fatta più che altro esplorare dal capitano gli sta sempre intorno, potrebbe essere un problema pure lei... O ma che ca*zo ha da guardare questo soldato? Che problema ha? Mentre sono arrivato era lì che leggeva una lettera e ha parlato solo per dire che io e lui facevamo squadra insieme... aspetta e se anche lui avesse trovato una lettera...

Porca di quella puttana! Che ca*zo è passato il circo degli elefanti su questa nave? Abbiamo esplorato i corridoi di prua e non ne è andata bene una, ovunque passa quel soldato fa un rumore pazzesco e poi le condizioni della nave, siamo entrati e la prima stanza che abbiamo trovato erano le docce e appena entrati il portellone automatico ci si è chiuso alle spalle separandoci dagli altri, poi abbiamo trovato la stanza della gestione antincendio che bruciava – che ironia eh? - e dopo aver sprecato diversi minuti per spegnerlo siamo arrivati in infermeria, ma era tutto distrutto, mi ci vorrà un po' per risistemare il sistema automatico, anche perché mentre Kevin aspettava che lo riparassi ho preso per me una siringa d'adrenalina e delle bende per me, non si sa mai potessero servirmi, però di sigarette neanche l'ombra.

Oh porca me*da! Kevin sei un merdoso, lo sapevo! Ma che ca*zo! Volevamo tornare all'Hibernatorium passando dal corridoio parallelo a quello che abbiamo usato fin'ora, e siamo entrati nell'armeria, Kevin ha mandato me in avanti dicendo “ti copro le spalle!” entro e mi cade addosso della melma verde schifosa che puzza da fare schifo, e quello stronzo se la ride, entra scansando la melma e va a prendersi tutte le munizioni che trova. Quella me*da iniziava anche a bruciare, quindi siamo tornati da dove siamo venuti per andare alle docce, mentre percorriamo il corridoio ho lasciato macchie di quella me*da ovunque, poi è successo. Da dietro di noi è arrivato uno di quei cosi! Non avevo mai visto niente di così terribile in vita mia. Avevo quella melma sugli occhi e non ho visto bene ma gli artigli e le zanne quelli si che gli ho visti, un orso in confronto sembra un ca*zo di chihuahua. Almeno sono con un ca*zo di Marine addestrato e armato fino ai denti ho pensato, e invece quello stronzo si è sparato del fuoco di copertura e si è levato di torno, lasciandomi lì in pasto a quella... a quella cosa. Gli ho sparato, l'ho presa in pieno petto, ma con quella specie di esoscheletro anche le cariche ad energia fanno fatica a passare, allora mi sono messo a correre, quel mostro mi ha graffiato un braccio, fa male ma è sopportabile, e mi sono nascosto nell'armeria, speriamo non mi abbia seguito. Ora ci vorrebbe una sigaretta, ma almeno ho delle bende.

Un rumore metallico sopra la mia testa e poi il nulla, ho paura che quel coso si sia infilato per i corridoi tecnici, ma almeno per il momento non dà la caccia a me. Me ne sono andato verso la cabina di pilotaggio alla ricerca di qualche faccia amica, ho trovato Ana Kulickova, il pilota di questa missione, l'unica faccia simpatica in questa fogna, e l'unica donna che regge l'alcol più di me. Le ho raccontato quello che è successo ma non mi è sembrata stupita, forse anche lei ne ha incontrato uno, stava uscendo dalla cabina di pilotaggio, mi ha detto che ha reimpostato la rotta verso la Terra, ma sembrava strana, non è che non mi voglio fidare di lei ma a questo punto ricontrollerei anche le impostazioni di rotta, così per scrupolo. Un momento. Cos'è quello? Sembra un uovo di struzzo ma verde e coperto della stessa melma che mi è caduta addosso. Cosa dici? È un uovo di quei mostri! Aspetta che gli sparo. No non ne vuole sapere dice che lo dobbiamo portare al laboratorio ad analizzarlo. Mi devo fidare di Ana, anche perché ho un solo colpo in canna e c'è un mostro a giro per la nave. Mi fiderò, per ora.

L'intruso
L'intruso
Maledetta bevi vodka a tradimento, l'ho accompagnata fino al laboratorio ha analizzato l'uovo e il computer ci ha detto che questi cosi sono deboli all'acqua, potremmo stroncarli dal sistema antincendio. Abbiamo trovato un altro mostro, sembrava molto meno grande rispetto al primo, questo sarà stato grosso come un cane di piccola taglia, sembrava un incrocio tra un ragno e uno scorpione, Ana mi ha dato delle munizioni e ha detto che ci si sarebbe visti alle capsule di salvataggio del blocco A, dopo aver fatto in mille pezzi il cucciolo di intruso sono arrivato giusto in tempo per vedere quella stronza dall'oblò della capsula che festeggiava con l'uovo in mano... non mi ricordavo che le sue tette fossero così grosse... Ca*zo!!!! Uno di quei cosi le è appena uscito dal petto. Non ho mai visto niente del genere in vita mia! Ho bisogno di fumare. L'altra capsula si è sganciata per un problema nell'IA devo trovare il controllo paratie e sbloccare una capsula del blocco B. Riguardando la lettera però ci sono davvero un sacco di zeri, magari prima di andare via potrei manomettere i motori e far saltare in aria Steve.

Ca*zo! La nave è invasa e dovunque vada trovo quei mostri maledetti. Mi hanno maciullato un braccio e ho paura che sia già in corso un'infezione, la gamba poi con un colpo di coda di uno di quegli affari credo mi abbia fratturato la tibia. Per ora gli ho limitati chiudendomi i portelloni alle spalle ma come se non bastasse il sistema è in avaria luce rossa e sirene ovunque, il capitano ha impostato l'autodistruzione della nave così che questi mostri non arrivino sulla terra, il cadavere di Ana è su una capsula, Jane è stata infilzata da parte a parte da un essere così grande che Steve ha ribattezzato la Regina e Kevin non sappiamo dove ca*zo sia. Io e Steve stiamo cercando l'accesso alle capsule del Blocco B, così se ho fortuna non solo sopravvivo, ma non dovrò lavorare mai più. Ma bisogna fare presto!

Che schifo di mondo quello in cui viviamo, ma in fondo me lo merito. Eravamo quasi al blocco B quando il fuoco è divampato, io mi sono precipitato fuori e ho sigillato i portelloni. Malconcio come era messo il fumo ha fatto prima del fuoco a finirlo, era fatta! Mi guardava sicuro che con le mie carte avrei potuto forzare il portellone. Quando gli ho sorriso ha capito e si è lasciato andare. Ero diventato talmente ricco che per un secondo mi sono scordato di essere in una nave circondato da mostri alieni... un secondo di troppo, finalmente ho conosciuto la “Regina” anche io. Ca*zo non c'è altro modo per descriverla! La Regina di tutti i fottuti alieni di questo maledetto spazio. È successo tutto velocemente, con un'artigliata mi ha sfondato il fianco destro, tutto, ossa, muscoli e vestiti, così come se fossero burro. Ora sono sdraiato in terra che aspetto di morire, e guardo quello che credo sia stato un mio rene. Quella maledetta non mi ha dato nemmeno la soddisfazione di finirmi in fretta come è apparsa se ne è andata, e io devo stare qui e sputare sangue a fissare uno dei primi settori della nave su cui ho lavorato. Aspetta.... mi trascino con tutto me stesso e con le ultime forze che mi rimangono e uso un pezzo di ferro per far leva su un pannello difettoso. Mi è venuto in mente! Prima di partire ho nascosto qui la mia scorta di sigarette. Ne prendo una e ascolto la voce robotica che ha già avviato il countdown, ormai ci siamo quattro... accendo la sigaretta, tre... aspiro intensamente, due... butto fuori fumo rossastro e rido della misera fine che sto per fare, uno... Addio mondo, Addio Nemesis.

Considerazioni

"La saggezza dei proverbi sta nel contraddirsi." Camillo Sbarbaro


Nemesis: la regina
Nemesis: la regina
Eh sì, passo direttamente alle considerazioni. Quindi, se volete recuperare qualche informazione sul gioco o su come si gioca (o più semplicemente volete leggere qualcosa scritto da chi, a differenza mia, di giochi ne capisce) vi rimando alla recensione di Agz.

Ho così introdotto il gioco per due motivi; il primo è perché da tanto avevo in mente di scrivere qualcosa del genere e il secondo perché Nemesis è il gioco perfetto per farlo, ma ci arriveremo. Il 2019 è stato per me e Mrs. Rosengald l'anno della riscoperta del lato oscuro del gioco, gli american. Come giocatori noi nasciamo nel gioco di ruolo e il gioco che ci ha fatto entrare in questo tunnel è stato Last Night on Earth; da lì in poi però principalmente cubetti e tessere per noi con qualche sporadica eccezione, i dadi al massimo li piazziamo. Ma nel 2019 tra Nemesis, Viaggi nella terra di mezzo, Lord of Hellas e compagnia ci siamo andati giù duro. Tra tutti questi nessuno è come Nemesis.

Diversamente dal solito partirò da un'analisi dei difetti del gioco. Già, perché nonostante tutto il gioco ha dei difetti. Questo gioco ha alcuni tra gli elementi di gioco che trovo più frustranti e deludenti del panorama dei giochi da tavolo. Vediamone insieme alcuni.

L'eliminazione del giocatore; su questa nave spaziale si muore e anche frequentemente, e se il primo ad essere eliminato prende il controllo degli alieni, gli altri rimangono a guardare. Il sistema di controllo intrusi è poco elegante e assolutamente raffazzonato, tanto che al mio tavolo di comune accordo chi muore si limita a morire e basta. Inoltre, la morte non è sempre il frutto di macro errori tattici del giocatore e quindi una giusta punizione per eliminare dal tavolo l'anello debole, ma arriva completamente gratuita e immeritata, un po' come la busta di Equitalia. Infatti, gli attacchi dei mostri sono pescati casualmente da un sacchetto, e può succedere che dei pazzi sfrenati che corrono per le stanze nonostante i mostri e le ferite non vengano colpiti, e voi che avete giocato cautamente tutta la partita con un tiro sfortunato e una pescata peggio vi ritrovate a essere eliminati dal gioco perché la sorte ha deciso così. A condire il tutto la morte non arriva necessariamente a fine partita, e magari vi toccherà guardare i vostri compagni giocare anche per quaranta minuti buoni.

Ma l'eliminazione del giocatore non è solo per i morti: anche i rari vincenti subiranno la stessa imposizione. Infatti, chi raggiunge il proprio obbiettivo cercherà di salvarsi su una capsula di salvataggio o ibernandosi, cosa che anche se lo porterà a vincere lo escluderà dalla partita.

Visto che ho parlato degli obbiettivi personali potremmo disquisire su di essi. A inizio partita se ne riceve due, anche se al primo incontro dovremo scartarne uno. Il problema degli obbiettivi è il totale sbilanciamento che c'è. Alcuni potrebbero non essere in contrasto con gli altri giocatori e non solo facilmente percorribili, ma alle volte portati a termine da altri, come quello che richiede di studiare le debolezze degli intrusi. Mentre un aspetto importante da considerare quando viene richiesto di essere l'unico sopravvissuto o di uccidere il giocatore X come al nostro George non solo vi inimicherete l'intero equipaggio, ma non solo, non potete attaccare direttamente il diretto interessato ma dovrete o cogliere un'occasione particolare o sperare che gli alieni facciano il vostro lavoro. Sul non far sopravvivere nessuno poi, dovete essere baciati dalla fortuna, visto che sulla nave regna la sfiducia più totale nel prossimo ogni vostra azione sarà sempre – quando possibile – verificata da un altro giocatore.

Ferite gravi
Ferite gravi
Le meccaniche poi non sono certo delle più raffinate, Si lancia dadi e carte, le stanze e il resto sono disposti casualmente, cosa che potrebbe variare di molto la partita di un giocatore, per esempio, chi si ritrovi a avere l'obbiettivo di distruggere il nido a seconda di quando lo trova avrà un compito più o meno difficile.

Dopo aver scritto quasi una pagina di problematiche del gioco posso concludere dicendo che Nemesis, sulla carta, ha tutti gli elementi per non farmi nemmeno sedere al tavolo da gioco, eppure sono qui a parlarne e come avrete dedotto dal voto non ne parlerò nemmeno male? Come è possibile?

Perché bisogna sforzarsi di dare una valutazione oggettiva dei giochi ma anche di saperli collocare in un target di riferimento e valutarli in relazione al pubblico a cui si rivolgono e quale obbiettivo il gioco si pone. Qui l'obbiettivo non è sicuramente quello di offrire ai giocatori una raffinata sfida per la mente. Quindi, germanisti puri, ricacciate Nemesis come il diavolo rifugge l'acqua santa o Bugo fugge da Morgan. In Nemesis si racconta un film e lo si fa dannatamente bene ogni volta. Ogni round è dominato da un apocalittico senso di dover correre per fare qualcosa, anche se spesso non saprete nemmeno bene che cosa. L'unica meccanica davvero intrigante del gioco è quella del rumore che viene piazzato ogni volta che un giocatore entra in una stanza vuota, in uno dei corridoi, nel momento in cui in un corridoio si dovrebbe aggiungere un segnalino rumore, si verifica un incontro, verificato – ovviamente – con una pesca casuale da un sacchetto. Questo, mediamente porterà ad un momento iniziale di calma, con una tensione che cresce sempre di più, con i corridoi sempre più invasi dal rumore fino a che non arriveranno gli alieni, che magari verranno anche sconfitti e daranno un altro round, massimo due di tregua per poi arrivare ancora in di più, ovvero con le tempistiche esatte di un film. E proprio come in un film il gioco è un costante crescendo di tensione e disperazione fino alla fine della partita. Il problema dell'eliminazione del giocatore non mi ha mai pesato, e trovo che avendo questa impostazione cinematografica i giocatori possano comunque aver la voglia di vedere come finisce l'epopea nella nave spaziale, anche se ovviamente più tardi si muore meglio è.

I sei personaggi della scatola base sono gestiti da un mazzo di dieci carte che non si modificherà mai nel corso della partita se non per l'aggiunta di contaminazioni, e nonostante questo le carte specifiche di ogni personaggio sono sufficientemente tematizzate da rendere il ruolo sulla nave sia per logica di ambientazione sia per meccanica, e non solo il fatto che sono così poche carte permettono di imparare a sfruttare in poche partite il personaggio, aspetto importante in un gioco che ha una certa durata.

Anche la durata è importante. Infatti, si parte da un minimo di un'ora e mezza (ma solo se si gioca in due con tutti che conoscono il gioco) fino alle tre ore piene a massimo carico di giocatori. A dispetto di questo il regolamento non è complesso e nemmeno con troppe eccezioni. In un quarto d'ora poco più si riesce a spiegare il gioco, chiaramente omettendo alcune parti non essenziali (e che anzi ho trovato più intrigante far scoprire ai giocatori man mano), come ad esempio gli effetti delle stanze, lo sviluppo del sacchetto o la meccanica della contaminazione.

Il clima di sfiducia a cui accennavo prima, derivante dalla natura semi cooperativa del gioco, porta ad un altro enorme vantaggio: ognuno deve fare i propri interessi pur – generalmente – cooperando contro gli invasori alieni. Questo permette all'impossibilità di un giocatore che dica agli altri come giocare e si crea una situazione dove ognuno fa di testa sua anche se anche lui vuole salvare la nave, il che permette di far sentire ogni singolo giocatore il protagonista della storia che si sta creando.

Venendo alla scalabilità da tre a cinque è ottima, in due il gioco funziona ed è anche abbastanza rapido ma il sistema inizia a zoppicare, e onestamente non lo consiglierei per il gioco di coppia.

Esiste anche una modalità completamente cooperativa, che non prendo nemmeno in considerazione perché non ha il minimo senso giocare a Nemesis in maniera cooperativa.

Insomma questo Nemesis convince perché è un gioco onesto, senza pretese di strategia o di tattiche sopraffine, nella sua brutalità vuole far vivere una storia horror fantascientifica e ci riesce bene, anzi dannatamente bene.

Se quello che cercate è un gioco dove azione e adrenalina la fanno da padrona a bordo di una nave tetra e pericolosa, se anche voi non vedete l'ora di urlare “escono dalle fottuti pareti!” allora dovreste provare Nemesis

PS: prima che qualcuno lo dica, sì il prezzo della versione italiana è troppo alto, niente da dire.

I pareri di Mrs. Rosengald

"Quando un uomo e una donna sono d’accordo, è solo nelle conclusioni, le ragioni sono sempre differenti." George Santayana

Niente da dire, proprio un bel gioco questo Nemesis, è un film. Di tante partite che ho fatto non ne ho mai vinta neppure una eppure il gioco risulta sempre e comunque bello e divertente [N.d.Rosengald anche perché di solito quando perde sempre ad un gioco non ci vuole più giocare]. È un american al centodieci per cento, e la fortuna là c'è in tutti gli elementi, dal tiro del dado alla pesca delle carte, come è già stato detto, ma, diversamente dal solito, l'incontrollabilità degli eventi è talmente ben legata alla trama che in qualche modo si crea al tavolo da passare in secondo piano.

La prima partita risulta spiazzante, con molte cose a cui pensare e anche se le carte del mazzo giocatore sono solo dieci; l'ordine in cui escono e l'imparare a gestirsele sono elementi contro cui ci si deve scontrare all'inizio.

È un gioco che si rivolge ad un pubblico di giocatori, visto che le regole non sono poche, ma soprattutto per il tempo che richiede attorno al tavolo. Vado molto più breve del solito perché essendo d'accordo su tutto con Rosengald c'è poco da dire se non: proprio bello questo Nemesis.

Il voto di Mrs. Rosengald: 9

Pro:
  • Ambientazione sentitissima 
  • Grande adrenalina
  • Soddisfazione anche nella sconfitta
Contro:
  • Forte casualità
  • Eliminazione del giocatore
  • Obbiettivi sbilanciati
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Commenti

Ottimo racconto e recensione. Condivido completamente l'analisi.

Tutto molto bello.

Bella rece e considerazioni condivisibili.

Mi permetto di osservare però (e non sono certo il primo) che limando i "difetti" del gioco si intaccherebbero anche i pregi. L'incertezza, l'aleatorietà, lo sbilanciamento e l'eliminazione sono parte integrante dell'esperienza di gioco in Nemesis, non possono essere giudicate "a parte". E nel suo insieme tutto funziona a meraviglia. Quindi tanto di cappello.

Ultima nota: per quanto mi riguarda la ragione per cui considero Nemesis un capolavoro è la sua implementazione dell'aspetto "cooperativo"; o meglio la gestione dell'interazione tra giocatori. Ho provato diversi coop "con traditore" ma qui hanno finalmente trovato la quadra, e non era per niente semplice.

non l'ho mai provato e non mi attira per nulla, per la forte casualità e gli obiettivi sbilanciati.

la coppia lunga lunga durata e caso mi leva qualunque poesia.

Mi sa che questo è il tipico gioco per cui mi piacerebbe molto fare una partita ma di cui non sento minimamente l'esigenza di avere in collezione. Se voglio vivere l'emozione di Alien....mi guardo Alien alla TV (o mi gioco Alien vs Predator al PC)! :P

Comunque, come sempre, ottima recensione Rosengald! ;)

Bellissimo racconto. Sono d'accordo sui pro ed i contro ma non sulla conclusione, per me i 3 fattori negativi (eliminazione giocatore, durata folle ed eccessiva alea) non compensano il piacere del vivere un "film da tavolo"... dopo le prime 3-4 partite ormai la frustrazione supera l'appagamento... fosse durato meno o se la fortuna incidenze meno nell'eliminazione allora lo avrei adorato. Comunque ottimo pezzo 

 

Comunque ragazzi non è una durata folle: in 5 sulle tre ore, per un gioco del genere, ci stanno. Peraltro a volte dura anche meno, quando bene o male sai a memoria carte e stanze.

Bella recensione e bel racconto.

Nelle nostre partite abbiamo sempre fatto giocare da intruso il primo morto, e devo dire che non si sono prolungate per molto. In 2 o 3 turni tutto finito (e tutti morti o al massimo un vincitore con carte da scannerizzare). A me è capitato una volta e la soddisfazione di incendiare la nave e ammazzare tutti ancora la ricordo con molto piacere..

Se non posso vincere io, non deve vincere nessuno.. Muahahahaha!

L'abbiamo giocato in 4 ed uno di noi è un giocatore german incallito, ciononostante egli si è divertito molto e lo vorrebbe rigiocare. La durata di una partita diventa un problema solo quando non ci si diverte. Bel racconto Rosengald!

Agzaroth scrive:

Comunque ragazzi non è una durata folle: in 5 sulle tre ore, per un gioco del genere, ci stanno. Peraltro a volte dura anche meno, quando bene o male sai a memoria carte e stanze.

mah, due ore (e passa?) per vedere se i dadi sono stati dalla mia.. a me pare cmq eccessivo (per i gusti miei ovviamente)

@niconiglio: ma è comunque riduttivo ricondurlo solo al tiro di dado. Io ci trovo comunque un indirizzo strategico necessario da perseguire anche con le proprie decisioni

Grazie a tutti per i complimenti. Mi fa piacere che sia stato apprezzato questo tentativo sul quale avevo molti dubbi.

@Niconiglio lamentarsi dei dadi in nemesis non ha molto senso, e comunque una buona scelta di quali carte giocare e quali tenere ha la sua importanza.

@badger28 sono d'accordo che tutto sia funzionale a rendere il gioco quello che è, ma anche vero che l'eliminazione del giocatore (spesso gratuita) e gli obbiettivi sbilanciati restano dei difetti 

@Agzaroth e @Rosengald

sì, il mio è un giudizio molto (ma molto) superficiale (4 mosse a modena poi son scappato); i miei gusti personali però mi impediscono un approfondimento

detto questo, se millemila giocatori dicono "molto figo" è molto probabile (certo è solo che si deve morire dice mia nonna) che nel suo genere spacca il cxxx ai passeri

Classico gioco in cui è il gruppo che te lo può rendere piacevole. Da acquistare solo in quel caso

Kivan scrive:

Classico gioco in cui è il gruppo che te lo può rendere piacevole. Da acquistare solo in quel caso

uhm...perché? è abbastanza indipendente dal gruppo.

Alla fine nelal mia associazione, l'ho provato. Ho fatto tre partite.

Ora, il gioco è lontanissimo dai miei gusti. Ció nondimeno ammetto che alcune meccaniche sono riuscite.

Insomma, per un gioco in cui il la fortuna al fa da padrona, e dove si intravedono pochi spiragli per costruire progetti strategici, e dove la curva di apprendimento è blandissima, mi è sembrato abbastanza divertente.

Ora, la terza partita già si è dimostrata abbastanza noiosona. Gioco carino, anche se non capisco come si possa addirittura parlare di capolavoro. Ma ormai ho rinunciato a  capire i gusti della maggioranza, in tutti i settori.  Tutto il gioco fai la stessa cosa. Le tue carte impari a gestirle dopo ventotto secondi da quando hai iniziato. C'è un poco da capire le stanze, ma alla seconda partita già lo hai capito. L'eliminazione dell'avversario non mi darebbbe fastidio, non fosse spesso del tutto casuale. Io sono arrivato sempre in fondo, ma la cosa piú stramba è trovarsi nella situazione che si ha la vittoria a portata di mano, ma questo implicherebbe prendere la navcella e andarsene, abbandonando di fatto la partita.

Insomma, un giochino, costosissimo, con ste miniature ingombrantissime, poco ergonomiche, e che non so perchè piacciono, che se hai n'amico che ha speso quei soldi per comprarlo, ci puoi fare una o due partite.

Da li a incensarlo, non so, evidentemente nei giochi in molti cercano cose a me ignote.

Pensare addirittura di premiarlo o di votarlo come mihglior gioco dell'anno, per me, è incredibile. Davvero. Però, ci mancherebbe, a oguno il suo.

 

Kivan scrive:

 

Classico gioco in cui è il gruppo che te lo può rendere piacevole. Da acquistare solo in quel caso

 

uhm...perché? è abbastanza indipendente dal gruppo.

 

Beh creo intenda che il gioco in se, insomma (insomma ma proprio insomma), però il metagioco che si crea se hai gente simpatica al tavolo puó essere divertente. Quindi non le scelte che ti impone e non le meccaniche, ma il metagioco. Credo di interpretare. Nelc aso concordo. 

 

 

Anche io non capisco perché venga molto incensato questo titolo.

Ritengo sia un bel gioco, per carità', con il pregio di una forte ambientazione, ma i difetti più grandi che ho riscontrato sono la ripetitività' (i tiri rumore durante lo sviluppo del sacchetto dopo un po' diventano noiosi) e, sopratutto, il poco appagamento a livello strategico. Apprezzo gli american, apprezzo ad esempio il goblin magnifico cry havoc, adoro starcraft e il trono di spade è tra i miei giochi preferiti, ma questo nemesis non riesce ad appagarmi completamente.

Credo che il successo sia derivato principalmente dalla modalità, ben implementata, del cooperazione con traditore, secondo me.

A me ispira molto, mi affascina la capacità di narrare del gioco, di vivere un'avventura. 
Per quello che leggo per lo meno.
Però ho scoperto che a maggio uscirà il kickstarter di una espansione standalone "Nemesis Lockdown" e quindi ora la mia ttenzione punta a quello. Vedremo quando ci sarà qualche novità in più.

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