Mutant Chronicles: Siege of the Citadel

Voto recensore:
8,9
Forse il più ambizioso tra i tre giochi da tavolo creati per supportare Mutant Chronicles (e a stento menzionati in Italia), questo Siege of the Citadel è un gioco creato sulla falsariga di Star Quest (Space Crusade), ma altrettanto divertente. I giocatori rappresentano Doomtroopers delle varie corporazioni del mondo di Mutant Chronicles ed (a turno) l'Oscura Legione, in diverse missioni che hanno come obiettivo finale la distruzione di una Cittadella della Legione. I giocatori devono cooperare per raggiungere lo scopo finale, ma i colpi bassi sono ammessi e pure consigliati per completare le missioni secondarie (segrete e diverse da corporazione a corporazione).
Nota di background: i Doomtroopers sono squadre di due uomini (uno specializzato per il corpo a corpo e uno per il fuoco di supporto) scelti tra i migliori delle varie corporazioni, ed addestrati a combattere in team.

Contenuti:
La grande scatola si presenta ricchissima in contenuti, come tutti i giochi di questo tipo. La mappa è variabile e composta da 8 grandi tiles quadrettate più una che va montata su un supporto sopraelevato (con tanto di scale utilizzabili). I disegni sulla mappa non sono certo paesaggi bellissimi, ma d'altronde rappresentano l'interno di un posto infernale e oscuro, quindi...
Le carte incluse nel gioco sono di diverso tipo: missioni secondarie, eventi, equipaggiamento, carte speciali, e carte delle forze dell'Oscura Legione. Le carte equipaggiamento sono illustrate a colori, le altre no (troppo spazio per il necessario testo). In particolare, le carte speciali hanno due tipi di testo (vedremo dopo come si usano).
Nella confezione sono inclusi anche 9 dadi speciali: tre bianchi, tre rossi e tre neri, che hanno alcune facce vuote ed altre con un simbolo di un'esplosione. Il numero dei simboli aumenta partendo dai dadi bianchi ai neri. Il tipo di dadi da usare dipende dalla potenza delle armi e delle creature, e dal livello dei Doomtroopers.
Il libretto delle istruzioni, illustrato con una ministoria a fumetti, spiega dettagliatamente tutte le regole necessarie, ed include anche qualche regola opzionale per calibrare il gioco al numero di giocatori. Il libretto delle missioni contiene (ovviamente) le missioni che formano una specie di mini-campagna (10 in tutto).
Il pezzo forte della confezione è però costituito dalle miniature. Ci sono 10 dettagliate miniature di doomtroopers (personaggi famosi presi dai racconti di Mutant Chronicles), e un sacco di miniature di creature oscure, dai deboli legionari non morti al mostruoso Ezoghoul. Oltre ad essere abbastanza belle per l'epoca (era il 1993), sono anche nella stessa scala di Warzone (il gioco di battaglia), quindi usabili pure per arricchire i propri eserciti.
Ogni corporazione è anche dotata di un segnalino per l'iniziativa, e di una plancia forata su cui prendere nota (con appositi piolini in plastica) delle ferite dei doomtrooper, dei punti esperienza, dei crediti e delle azioni extra del gruppo.
Infine, ci sono delle comode schede riassuntive che illustrano la modalità dei danni nelle armi ad area (tipo lanciamissili) e il tipo e la quantità di dadi da lanciare per le creature oscure a seconda del livello dei Doomtroopers.

Regole:
Nulla di più semplice. In ogni missione uno dei giocatori scelto a sorte mette da parte la sua corporazione e impersona l'Oscura Legione. Ogni missione conta un dato numero di turni. In ogni turno si estrae un segnalino di iniziativa alla volta e si vede chi muove per primo; ogni corporazione ha un dato numero di azioni per ciascun doomtrooper più un numero variabile di azioni extra (dipendenti dal livello).
Viene preparata poi la mappa, a seconda della missione. Ogni settore della mappa può contenere da zero a tre carte creature.
Ogni missione conta un determinato numero di turni, e ad ogni turno il giocatore dell'Oscura Legione gira una carta evento, che applica (se possibile) e riceve i rinforzi indicati su di essa. Le carte evento sono commisurate alla missione. Se per esempio la missione dura massimo 5 turni, ci saranno in gioco 5 carte evento. Quando l'ultima carta evento è stata girata, si svolge quel turno e la missione è finita.
Il movimento è fisso (3 caselle per azione); ogni volta che un doomtrooper entra in un nuovo settore, il giocatore dell'Oscura Legione consulta una carta creature in quel settore e mette sulla mappa le creature illustrate sulla carta.
Il combattimento si effettua tirando l'appropriata quantità di dadi di un certo tipo, ed ogni simbolo di esplosione che esce è un danno inflitto. Alcune creature e doomtrooper hanno armature, quindi riducono automaticamente i danni.
Ogni creatura uccisa vale alcuni punti, ed dopo un tot di punti totalizzati l'intera squadra (i due doomtrooper) passa di livello, avendo accesso ad armi e dadi più potenti. Inoltre, la missione primaia vale crediti (che possono essere usati per comprare equipaggiamento), ma ci sono anche le missioni secondarie, segrete, che valgono crediti.
Al contrario, se il giocatore dell'Oscura Legione ferisce o uccide i doomtrooper aversari, e impedisce loro di completare la missione, guadagna crediti per la propria corporazione.
Ogni squadra ha un dato numero di carte speciali, che possono essere giocate una sola volta per missione; queste carte hanno due effetti, e si possono giocare solo per ottenere uno dei due effetti. Uno è a favore dei propri personaggi, ma l'altro è contro i personaggi delle altre corporazioni.
Tra una missione e l'altra si spendono i crediti guadagnati per acquistare equipaggiamento. Una buona scelta di oggetti è importante per avere più possibilità di successo.

Commenti:
Siege of the Citadel è un gioco semplice ed entusiasmante. Ci si possono passare delle ore, ed il grado di competitività è alto, perchè sebbene sia un gioco cooperativo, è importantissimo fare più punti degli "alleati" e completare le missioni secondarie, magari impedendo alle altre corporazioni di fare altrettanto. Insomma, i colpi bassi sono garantiti ad ogni partita. In più il fatto che ad ogni missione il ruolo del "cattivo" cambia e viene determinato casualmente rende il gioco più interessante.
Peccato che questo gioco, ormai fuori produzione da anni, non sia stato distribuito nel nostro paese!
In più, Siege of the Citadel è compatibile con un altro boardgame della stessa serie, Fury of the Clansmen, e con alcune truppe Imperiali descritte nel supplemento per il gioco di ruolo di Mutant Chronicles "Imperial - Clans of Damnation". Si possono usare i Blood Berets, i Wolfbane, e persino la Cavalleria Aerea RAMS e la splendida Necromower.

Conclusioni:
Dopo HeroQuest, questo Siege of the Citadel è il miglior gioco di miniature/da tavolo prodotto. E a differenza di HeroQuest ha anche l'elemento competitivo più sviluppato. Come al solito, il suo unico difetto sta nella reperibilità e nella mancanza di materiale di supporto (l'unica espansione ufficiale, "The Brotherhood", è però scaricabile gratis da internet). Se riuscite a trovarlo, prendetelo ad occhi chiusi - ne vale la pena!
Pro:
Gioco immediato e rapido
Quantità impressionante di miniature.
Grande rigiocabilità.
Competitivo e collaborativo insieme.
Si integra con altri giochi della serie.
Contro:
Fuori produzione.
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