Kites, la recensione

Armiamoci di carta, legno e spago e corriamo a far volare i nostri aquiloni.

Giochi collegati: 
Kites
Voto recensore:
7,5

Introduzione

I componenti
I componenti
Come al solito, quando vado a una manifestazione di giochi, grande o piccola che sia, mia figlia chiede di portarle qualcosa da giocare insieme. Con Firenze Gioca si è guadagnata Ensemble, da Lucca ho riportato Fairy Tale Inn e da Play è tornato con me Kites, un gioco collaborativo per 2-6 giocatori basato su meccaniche di gestione mano, con durata dai cinque ai dieci minuti. In Italia lo porta Studio Supernova.

In cosa consiste il gioco

Dobbiamo mantenere in aria i nostri aquiloni, rappresentati da clessidre di colori differenti: se il tempo di una clessidra si esaurisce, l’aquilone cade e perdiamo la partita. Se giochiamo tutte le carte del mazzo e le clessidre non hanno esaurito la loro sabbia, allora siamo tutti vincitori.

Le carte
Le carte
A inizio partita si piazzano le clessidre stese sul tavolo e si distribuisce una quantità di carte che varia in base al numero di giocatori. Si gira la clessidra bianca e si guardano le carte ricevute. Nel suo turno il giocatore deve giocare una carta dalla mano: se la carta ha un solo simbolo, si può girare la clessidra bianca o la clessidra corrispondente; se la carta ne ha due, allora si devono girare le clessidre che corrispondono ai simboli. Si pesca, quindi, una carta e tocca al giocatore successivo. Quando si pesca l’ultima carta del mazzo, non è più possibile girare la clessidra bianca. Tutto qui... se non fosse che le clessidre hanno durate diverse, andando dai 90 secondi della lenta viola ai 30 della velocissima rossa.

Materiali e regolamento

Niente di che. Le carte sono fragiline e quelle maledette clessidre non staranno mai in piedi: non per un problema di materiali, anche se forse una base più ampia avrebbe aiutato, ma perché, nella concitazione del gioco, ci sbatterete in continuazione, facendole cadere.

Il gioco è semplicissimo e il manuale spiega tutto per filo e per segno. La spiegazione del flusso di gioco è corredata da immagini esplicative, cosa che rende facile l’apprendimento per qualsiasi tipo di pubblico.

Commento

Le carte sfida
Le carte sfida
Da quando sono tornato da Modena, il gioco ha visto il tavolo spessissimo: con mia figlia, con l’aggiunta della mamma, con i miei amici non giocatori, con gli amici giocatori, tra gli amici di mia figlia. Lo si può veramente proporre a chiunque e il divertimento è garantito. Alle prime partite gli aquiloni cadranno che è un piacere, ma impareremo alla svelta a coordinarci con gli altri: a tal proposito, è consentito parlare durante il gioco, comunicando cosa si ha in mano, quale clessidra è a fine tempo, cosa sarebbe meglio girare e così via. Non ci sono problemi di giocatore alpha, vista la foga di un gioco così caciarone.

La difficoltà è modulabile, togliendo carte e clessidre per i più piccoli oppure aggiungendo le carte sfida per chi lo ritiene troppo facile. Le carte sfida sono praticamente degli imprevisti più o meno dannosi: quando si pesca il temporale bisogna dire “Sta per arrivare un temporale!” e il turno successivo si dovrà giocare la carta che farà girare tutte le clessidre; il groviglio, invece, farà scambiare una carta con il giocatore a destra e una con quello a sinistra; l’aeroplano, infine, impedirà di parlare per un intero giro, impedendo, quindi, anche di coordinarsi con i compagni.

La scalabilità è ottima e lo abbiamo giocato in tutte le configurazioni, da 2 a 6 giocatori. Da notare che, all’aumentare del numero di giocatori, mantenere in aria quei maledetti aquiloni diventa un po’ più difficile e caotico, ma anche più soddisfacente.

Conclusione

Kites si è rivelato un gioco veramente divertente e intavolabile con chiunque. La durata contenuta lo piazza a metà tra un party e un filler. Ma attenti: raramente ci giocherete una sola partita.

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Commenti

Bella recensione, e confermo che il gioco è divertente. Sulla longevità credo sia fondamentale introdurre le carte nere, che non ho ancora provato...

Provato pure io, molto divertente. 

Provato senza carte nere e non mi ha impressionato, simpatico ma nulla di eccezionale

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