Ambientazione
La città di Tokyo è sotto attacco!
Un gigantesco mostro cibernetico alieno compare tra le strade della città con il solo intento di distruggerla. La popolazione è attonita, le autorità non riescono a fermarli in alcun modo. Per le strade è il caos. Ma poco dopo avviene l'inimmaginabile: altri mostri atterrano sulla città, e cominciano a combattere tra loro. Nessuno sarà in grado di salvare la città dalla furia dei mostri, ma solo uno di loro, dopo una lotta estenuante, riuscirà a prevalere.
Chi sarà il nuovo Re di Tokyo?
Ambientazione
King of Tokyo è un gioco veloce, semplice e dannatamente divertente. Si spiega in 5 minuti (davvero!) e si gioca in 30-45.
Il regolamento considera il gioco per 2-6 giocatori: personalmente non sono mai sceso sotto le quattro persone al tavolo, e posso assicurare che da quattro a sei giocatori è perfetto e scala senza problemi.
Il gioco si basa sul lancio di dadi e sulla gestione delle carte, necessita di un minimo di strategia ma la componente fortuna è determinante ai fini della vittoria.
Componentistica
Il gioco si presenta con una componentistica veramente curata: le immagini cartonate (che fungono da pedine) sono grandi e resistenti (siamo nell'ordine di 10x7 cm); le plance segnapunti presentano due rotelle che vengono mosse per segnalare l'aumento e la diminuzione di punti vita e punti vittoria, anch'esse ottimamente realizzate.
Le 66 carte presenti nella scatola sono in formato Magic, e i punti energia (circa 50) sono rappresentati da cubetti verdi di plastica trasparente (ricordano le batterie di Galaxy Trucker, ma cubiche).
Anche il resto dei componenti (8 dadi, 6 neri e 2 verdi, 28 segnalini effetto, la board che rappresenta Tokyo) non presenta alcun difetto.
Per tutte le parti va elargito un plauso alla grafica: tutte le illustrazioni sono disegnate ottimamente, con uno stile “fumettoso” perfetto per lo spirito del gioco. Il significato, il titolo e la grafica delle carte sono perfettamente integrati con l'effetto che hanno sui mostri, con anche un po' di humor!
Unico neo, il packaging: la scatola non è affatto piccola, ma è sufficiente imbustare le carte per non avere lo spazio in cui metterle, con l'unica soluzione di riporle sotto alla plancia di plastica della scatola, dove ovviamente si disperdono. Con una scatola del genere si poteva e doveva fare meglio, ho l'impressione che lo spazio sia stato gestito molto male.
Setup
Ogni giocatore sceglie un mostro e prende l'immagine cartonata (che sarà la sua pedina per la partita) e la relativa plancia segnapunti. I mostri sono tutti uguali, non vi è differenza tra uno o l'altro se non per il nome e l'aspetto.
Tutti partono con 10 Punti vita e zero punti vittoria.
La base raffigurante Tokyo viene messa al centro del tavolo. La board ha 2 spazi in cui è possibile posizionare il proprio mostro, Tokyo City e Tokyo Bay: quest'ultima viene utilizzata solo con 5-6 giocatori e conta esattamente come Tokyo, ovvero:
-un mostro entra a Tokyo se nessun altro mostro è all'interno e uno dei dadi ha il simbolo dell'artiglio, oppure se un altro mostro è a Tokyo, subisce uno o più danni e decide di uscire (chi è dentro Tokyo può decidere, ogni qualvolta subisce un attacco, di andarsene da Tokyo; in tal caso chi ha attaccato deve entrare al posto di chi esce)
-chi entra a Tokyo guadagna un punto vittoria;
-chi inizia il turno all'interno di Tokyo guadagna due punti vittoria;
-chi attacca da Tokyo danneggia tutti i mostri al di fuori, mentre tutti i mostri fuori danneggiano chi è dentro Tokyo;
-dentro Tokyo NON è possibile curarsi coi dadi, solo con le carte.
Vicino alla board viene posta la riserva dei dadi energia e il mazzo delle carte, dalla quale vengono prese le prime tre e poste a faccia in su.
Si sceglie il primo giocatore, che prende i sei dadi neri (i restanti dadi verdi vengono usati solo in possesso di carte speciali) e si appresta al primo lancio.
Condizioni di vittoria
Raggiungere per primo 20 punti vittoria rimanendo in vita o eliminare tutti gli altri mostri riducendo a zero i loro punti vita.
La partita
Il turno è diviso in 3 fasi:
1) Lancio dei dadi:
il giocatore di turno lancia i 6 dadi neri. Successivamente può rilanciare tutti i suoi dadi o solo alcuni per massimo 2 volte, o può scegliere di non rilanciare. In pratica si ha un primo lancio e fino a due reroll possibili ogni turno.
2) Risolvere i dadi :
In base a cosa ottenuto si ottengono bonus e/o svolgono azioni. Ogni dado ha 6 facce differenti:
cuore: se si è fuori da Tokyo ogni cuore cura una ferita (se i punti vita sono inferiori a 10). Non è possibile curarsi se si è dentro Tokyo!
fulmine: ogni fulmine permette al giocatore di prendere un cubo energia dalla riserva. I cubi servono ad acquistare e, in alcuni casi, attivare i poteri delle carte.
Artiglio: simbolo di attacco, ogni mano genera un danno agli avversari in base a dove si trovano. Infatti il cuore del gioco sta nel posizionamento dei mostri: chi è dentro Tokyo attacca tutti i mostri fuori, mentre i mostri fuori Tokyo danneggiano solo quello/i dentro!
Simboli 1, 2, 3: un tris di questi numeri garantisce quel valore di punti vittoria. Ogni valore uguale in più è un punto addizionale. (es. se tiro 6 dadi e faccio 3,3,3,2,3,cuore otterrei 4 punti vittoria e una cura; 4 punti perché il tris di 3 mi darebbe 3 punti, ed il quarto 3 sarebbe un punto aggiuntivo).
3) Comprare / eliminare carte:
con i punti energia accumulati nei tiri precedenti è possibile comprare una o più delle 3 carte scoperte sul tavolo. È possibile, al costo di due cubi energia, eliminare le carte scoperte e scoprirne altre tre.
Alla fine di queste fasi i dadi passano al giocatore a sinistra, che svolge le stesse operazioni. Il gioco prosegue finché un mostro arriva a 20 punti vittoria o non rimane l'unico vivo.
Tenete presente che il numero dei dadi, il tipo di danno, la quantità di punti danno per attacco e qualunque altra componente possono essere modificate dalle carte, che hanno un impatto profondo e determinante sul gioco. Di conseguenza i dadi che danno energia non vengono quasi mai ritirati.
Nell'area download c'è la traduzione del regolamento, molto ben fatta e in grado di spiegare in maniera più approfondita il gameplay.
Considerazioni
È un gioco di dadi, la fortuna è decisamente la componente più importante per vincere a King of Tokyo, ma non è l'unica. Al tempo stesso serve capire bene quando entrare e quando uscire dalla città, calcolare le probabilità di sopravvivenza, stare attenti ai punti vita degli altri e prevedere cosa faranno, anche se spesso ci si sbaglia. Si può scegliere di prendersi dei rischi o giocare conservativi, aspettare le mosse degli altri o essere sempre in prima linea a colpire ed attaccare.
Le carte sono di tanti tipi diversi e tutte hanno uno scopo sensato che le rende più o meno appetibili nel corso della partita, ma mai del tutto inutili.
L'interazione è altissima, il downtime praticamente assente anche in sei giocatori, e col giusto gruppo il divertimento è assicurato.
È bello da vedere e da giocare: io l'ho comprato dopo aver visto (non giocato) una partita, e tutte le volte che lo porto al club trovo immediatamente 3-5 persone che chiedono di unirsi.
Per me è un 9 pieno, azzeccatissimo e altamente consigliato a chi cerca un gioco veloce, divertente e per nulla banale.
Se volete saperne di più dell'ambientazione di King of Tokyo e avere anche un altro parere, guardate anche il video di Storyboardgame: