
Concordo sulle considerazioni e aggiungo un setup che tra carte, token, plance e mercatino non è dei più veloci.... Per non parlare del desetup!
Può un gioco da tavolo ricreare la complessità della gestione di una squdra di calcio? Andiamolo a scoprire insieme!
Prodotto kickstarter di discreto successo, questo Eleven si vuole porre come pioniere per quanto riguarda i giochi manageriali su un tema molto ostico: il calcio.
Ideato da Thomas Jansen per la Portal Games e tradotto in italiano da Pendragon, andiamo a conoscere da vicino questo peso medio piuttosto interessante.
Tutto quello che serve, insomma, per illuminare gli occhi del giocatore moderno.
Mettiamoci poi un flavour per ogni carta sponsor e una recensione dello scout per ogni squadra avversaria e capirete subito che alla Pendragon hanno fatto veramente le cose a dovere.
Ogni giocatore prende tre plance: il club (ufficio staff), lo stadio e il campo vero e proprio (plancia partita). Dopodiché si pescheranno un allenatore iniziale ciascuno, uno dei giovani (calciatori dal destino oscuro finché non verranno allenati) e uno dei veterani (giocatori all’apice della carriera, ottimi nel boot iniziale, ma destinati a perdersi presto).
Terminano il setup dei giocatori bisogna andare a comporre due cose fondamentali: la dirigenza e le squadre avversarie che costituiranno il nostro calendario. La dirigenza viene formata tramite draft: si pescano quattro carte per sceglierne tre, scartando l’ultima. La dirigenza sarà fondamentale e indirizzerà di molto il nostro gioco, poiché da essa dipenderanno le decisioni della riunione del lunedì e delle varie sfumature del club. Ogni carta dirigenza, infatti, ci dirà come impostare i nostri quattro indicatori risorsa: budget (soldi), tifosi (per ritirare dadi o introiti allo stadio), operazione (per poter effettuare azioni aggiuntive) e fitness (per poter allenare o attivare i giocatori per la partita).
Pescheremo poi due obiettivi personali e ne terremo uno (ci potranno dare punti aggiuntivi a fine partita) e una carta tattica, che indica il nostro modulo. Infine sistemeremo i nostri giocatori sul campo in base alla tattica pescata.
Al centro tavolo, invece, trovano posto le carte mercato (Area Trasferimenti): Si pescheranno cinque carte da ognuno dei seguenti mazzetti:
Terminiamo il setup dell’area centrale col mazzo “incontro dirigenza”, il mazzo “giovani promesse” e il mazzo obiettivi, tutti a faccia in giù.
Il lunedì si risolverà sempre alla stessa maniera, ovvero con un incontro con la dirigenza, mentre dal martedì al giovedì i giocatori potranno effettuare, a turno, un'azione più un’azione aggiuntiva di una carta se pagano due risorse "operazione".
Al venerdì ci sarà la partita, alla quale seguirà una fase di raccolta introiti, pulizia e setup per il prossimo turno.
Al termine dei sei turni, il giocatore col maggior numero di punti vittoria (spiegheremo dopo come ottenerli) sarà dichiarato vincitore!
Per risolvere l’incontro si lancia un dado da sei e si confronta quante volte quel numero è rappresentato da un colore su ogni carta dirigenza. La maggioranza ci dirà quale sezione (ce ne sono tre, una per colore) della carta leggere. Nel caso in cui non ci fosse una maggioranza si ritira il dado. Faccio un esempio: col mio lancio ottengo un cinque, vado dunque a vedere qual è il colore in maggioranza tra i miei dirigenti per il cinque e leggerò quella sezione della carta. Di solito questi incontri possono essere a favore o contro, la fortuna la fa da padrona, ma potremo spendere un tifoso (risorsa rossa) per ritirare il dado (anche più volte).
Dopodiché ogni giocatore effettuerà un'azione al giorno fino al venerdì (il primo giocatore di turno conta i giorni tramite un segnalino sulla sua plancia). Le azioni disponibili sono le seguenti sei:
Prima di girare la carta, però, dovremo schierare la nostra formazione in base alla carta tattica scelta per la partita. Il campo è diviso in nove zone: tre a difesa, tre a centrocampo e tre in attacco. Ogni zona è a sua volta divisa in: fascia destra, fascia sinistra e centro. Sulle fasce potrà trovare posto soltanto un giocatore per zona, mentre al centro fino a tre giocatori per zona.
In questa fase, se avremo carte giocatore e vorremo metterle in campo saremo costretti a pagare segnalini "fitness" (risorsa blu), uno per ogni carta. In caso non volessimo o non potessimo giocare segnalini, in campo andranno giocatori generici dal valore base di uno. I portieri non hanno un posto sulla plancia ma se avremo una carta portiere dovremo comunque attivarla con un segnalino, altrimenti avremo un portiere dal valore uno, con una sola parata disponibile.
Sistemata quindi la nostra formazione gireremo la carta squadra avversaria e scopriremo la vera forza del nostro contendente. Ogni giocatore, infatti, ha una forza espressa con un valore che va da uno a cinque (le carte hanno sempre un valore variabile e un’azione o un bonus).
La partita si risolve andando a confrontare le differenti zone dei campi in questo modo: prima tutta una fascia, poi l’altra, poi attacco contro difesa, difesa contro attacco e centrocampo contro centrocampo. I confronti si risolvono contando quanti giocatori con propensione all’attacco cercheranno di segnare in quella zona contro quelli con propensione a difendere che, invece, dovranno fermarli.
Ok, è più difficile da scrivere di quanto si potesse pensare, ma applicato al gioco e con un esempio visivo vi assicuro che risulterà facile apprendere il concetto.
Una volta calcolate tutte le zone avremo il risultato finale. Si prenderanno tre punti classifica campionato per la vittoria, uno per il pareggio, zero per la sconfitta. Dopo la partita si lancerà un dado da sei confrontandolo con una tabella (vittoria, pareggio, sconfitta) che ci darà un bonus/malus immediato.
Alla fine del sesto round si passerà al conteggio dei punti, dati da:
Non è stato facile cercare di riassumere tutto il regolamento di Eleven in una recensione. Alcune cose le ho tralasciate ma credo che il core del gioco sia arrivato.
Ora… cosa ne penso io di Eleven?
Per quel che mi riguarda era uno dei titoli più attesi di quest’anno. Un gestionale sul calcio, per me che sono amante di Time of Soccer, era proprio quello che ci voleva! E invece… Non che il gioco mi abbia deluso totalmente, sia chiaro. Ha delle cose molto valide, ma ne ha anche alcune decisamente sbagliate o cassanti.
Partiamo dalla scalabilità: in quattro dovrete prendervi un pomeriggio per giocare, che ci potrebbe anche stare, ma non per un gioco del genere. Mettiamoci poi che le partite (quelle del gioco contro i bot) hanno bisogno di essere controllate anche da qualcun altro e quindi il rischio di superare le tre ore c’è tutto. Per un gioco medio come questo, io ci penserei. C'è poi l'incidenza della fortuna. Se partiamo dal presupposto che si tratta di un gestionale, io vorrei essere il più delle volte artefice del mio destino: mi imposto una strategia, la seguo e ok, potrei dover cambiare in corsa per colpa di un evento, ma non perdere azioni a causa di un dado sfortunato. Questa potrebbe essere soltanto l’impressione di un giocatore prettamente german, ci sta, ma è un mal di pancia che abbiamo sentito in parecchi durante le partite.
Di contro, il gioco è veramente immersivo. Ti da la sensazione di dover pensare a tantissimi aspetti della tua squadra, ma alla fine ti permette di concentrarti solo su alcuni. Fare partite a disperdere energie in giro per le plance è la scelta più sbagliata possibile. Focalizzarsi sulle abilità dei dirigenti e cercare di costruire lì la propria strategia, invece, potrebbe risultare premiante (dadi e formazioni avversarie a parte).
Nel complesso, quindi, posso dire che Eleven è un titolo che tutto sommato diverte e che ti fa veramente calare nei panni di un presidente di una squadra di calcio, con moltissime possibilità e pochissime azioni per realizzarle, una miriade di carte da poter prendere ma solo alcune giuste per ogni giocatore.
Cercherò di dargli un’altra possibilità, ma assolutamente non in quattro. Credo che due sia il numero perfetto, forse anche tre.
Ah! Ha una modalità solitario veramente ben fatta e che prevede addirittura una campagna (con l’espansione). Ecco, il solitario è decisamente un punto a suo favore.
Per il prezzo che costa, in base al mercato attuale, un titolo da avere.
Per tutti coloro che non amano il calcio: tranquilli, l’ambientazione si sente e c’è, ma non pesa il non conoscere il gioco del calcio inteso come “campo”, quindi andate tranquilli anche voi!
Concordo sulle considerazioni e aggiungo un setup che tra carte, token, plance e mercatino non è dei più veloci.... Per non parlare del desetup!
Gioco per me assolutamente da avere se si è appassionati di calcio.
Ricrea comunque bene molto aspetti diversi di una società di calcio e spesso gestirla bene è più importante del risultato sportivo in se per il punteggio finale (sembra qualche squadra nostrana...)
Mi pare che il 🔝 lo raggiunga con il solo però, ho i brividi a pensare a una partita in 4 giocatori
Concordo con tutto tranne con l'aspetto "strategia - alea". Nel calcio non esiste strategia e controllabilità che restano indenni agli eventi casuali , siano essi positivi che negativi.
Quindi il fattore "C" è ben reso a mio modesto parere. 😃
Bella recensione, è un gioco pieno di difetti ma molto coinvolgente e divertente, un must per gli amanti del calcio. Per me è promosso sul tavolo più che nella teoria.
E' diventato uno dei giochi che mi diverte in più in solitario e lo amo parecchio. Gli scenari sono rigiocabilissimi ed ha parecchia varietà, probabilmente lo sfrutterò di più in questa modalità
Eccomi tra le schiere di quelli che non seguono assolutamente il calcio ma sono rimasti affascinati da questo gioco. Ho acquistato la versione GAMEFOUND edition dalla pendragon e devo dire che la resa visiva è splendida.
Il gioco è piacevole perchè non è eccessivamente complicato ma da una bella resa.
Per me promosso in SOLO! (Anche senza aver ancora iniziato la campagna exp ma solo con le schede base.
Ha un setup molto lungo , le partite sono difficili da risolvere ma la cosa che odio di più è che per una complessità medio alta che fa sembrare questo gioco un german in realtà ha elementi di fortuna che possono rovinarti tutta l'esperienza( come scriveva il recensore). Infatti ci sono carte staff sbilanciate o carte evento che ad esempio in una partita hanno fatto iniziare, a fronte di un piccolo malus, tutte le partite del mio avversario con un gol in più...
Non lo consiglio soprattutto a chi gioca in più di due giocatori
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