El Grande: il top dei giochi da tavolo di maggioranze

Copertina di El Grande
Hans im Glück Verlags-GmbH

Vincitore nel 1996 dello Spiel des Jahres, El Grande è un must per gli amanti dei giochi da tavolo di maggioranze, apprezzabile per il bilanciamento e l'accurato sistema di piazzamento.

Giochi collegati: 
El Grande
Voto recensore:
8,3

Ambientazione

Con il gioco da tavolo El Grande ci troviamo catapultati nella Spagna del ‘500, subito dopo la scoperta del Nuovo Mondo. L’azione, almeno nella versione base, si svolge interamente nella penisola iberica e vede delle potenti famiglie lottare tra loro per acquisire il predominio politico accanto al Re (figura costantemente neutrale).

Ogni giocatore veste i panni di un “Grande”, una sorta di capofamiglia con base in una delle province del regno di Spagna e con numerosi Caballeros alle sue dipendenze. Il Grande ha soltanto una funzione rappresentativa (che comunque vi consente di usufruire di punti vittoria bonus), poiché sono i Caballeros quelli che si contendono il controllo delle singole province.

Il Gioco

La partita si svolge su 9 turni, al termine dei quali chi avrà totalizzato il maggior numero di punti vittoria sarà proclamato vincitore. I punti vittoria vengono conteggiati ogni tre turni, il che porta a pianificare delle mosse intermedie tese a creare dei predomini politici al termine dei turni di punteggio effettivo.

Ogni giocatore ha una dotazione di carte numerate da 1 a 13 con le quali “comprare” la sua posizione all’interno del turno di gioco. Ad una carta di valore maggiore, corrisponde la possibilità di giocare per primo, ma, di contro, metterà a disposizione del giocatore meno Caballeros da poter utilizzare poi con le carte azione. Inoltre le carte sono monouso, quindi “spendere” troppo presto le carte migliori potrebbe risultare estremamente deleterio.

In ogni turno vi sono a disposizione dei giocatori 5 diverse carte azione, ognuna delle quali vi consente sia di far entrare nella plancia di gioco i Caballeros, sia di utilizzare un qualche effetto particolare. Ovviamente, maggiore è la potenza strategica della carta, minore sarà il numero di Caballeros (da 1 a 5) che potrete posizionare in mappa. In ogni caso bisogna comunque considerare che una carta apparentemente inutile può rivelarsi fondamentale per una particolare strategia.

Il posizionamento in mappa dei Caballeros, però, non è solo legato alla disponibilità di questi, ma anche alla presenza del Re sulla mappa; infatti i Caballeros possono essere posizionati solo in regioni adiacenti al Re e mai in quella in cui egli si trova, il che a volte crea situazioni piuttosto intricate.

In ultimo, bisogna considerare il Castillo, una sorta di guarnigione in grado di variare sensibilmente gli equilibri di potere. Il Castillo infatti è sempre la prima regione in cui si effettuano i conteggi per il punteggio ma, non appena questi sono terminati, tutti i Caballeros al suo interno vengono segretamente spostati su altre regioni, innescando così incredibili ribaltoni.

Considerazioni

Il gioco si muove costantemente sull’equilibrio tra la disponibilità di Caballeros e la necessità di giocare per primi per poter utilizzare le carte azione più adatte alla bisogna.

Tendenzialmente si cercherà sempre di giocare per ultimi nei turni 2, 5 e 8 per poter poi essere i primi nei turni del punteggio ed assicurarsi le posizioni migliori. Ovviamente non è facile perseguire questastategia visto che anche gli altri tenteranno di usarla e che si rischi comunque di restare frustrati dalla carta "Veto" o da altri imprevisti.

Altra componente non trascurabile è il peso del "Castillo" che di fatto totalizza i punteggi due volte, una prima sulle sue maggioranze, ed una seconda quando riposizonate le pedine presenti al suo interno.

El Grande è un must per gli amanti dei giochi di maggioranza per il suo incredbile bilanciamento e per l'accurato sistema di piazzamento che in seguito è stato ripreso da altri autori (almeno in parte).

Vincitore nel 1996 dello Spiel des Jahres.

Pro:

Considero, fin dai tempi di “Civilization” e “1830”, la totale assenza del fattore “alea” un pregio non indifferente. Ogni azioni all’interno di “El Grande” viene determinata dagli stessi giocatori, riducendo al minimo l’impatto della fortuna. Va inoltre considerato che il sistema di interazione tra i giocatori consente quasi sempre a chi si trova svantaggiato di poter recuperare, mantenendo così sempre alto il livello di interesse di tutti i partecipanti.

Contro:

Nulla in particolare a parte il peso del "Castillo" in alcune occasioni.

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Commenti

"totale assenza del fattore alea" mi sembra assolutamente una considerazione errata

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