Darwin’s Choice: animali fantastici e dove trovarli

Darwin’ Choice
BoardGameGeek

L'evoluzione del gioco da tavolo ci porta alla scoperta di un gioco difficilmente classificabile.

Giochi collegati: 
Darwin's Choice
Voto recensore:
6,5

Darwin’s Choice è un gioco in cui si creano aberrazioni genetiche, o più garbatamente animali adatti alla sopravvivenza. La ricerca della sopravvivenza ha però anche modificato la natura stessa del gioco, rendendolo un titolo che non è né un family game né un cinghialone. E non è neanche un peso medio! Andiamo però con ordine…

Ambientazione 9,5/10

L’ambientazione è sicuramente il punto più forte del titolo. I giocatori infatti impersoneranno la forza evolutiva che poterà alla creazione di nuove creature e a farle sopravvivere e mutare nel corso di quattro combattute ere in particolari biomi.

La metamorfosi delle creature fa quasi sempre ridere al tavolo, vi troverete spesso a commentare le buffe schifezze che verranno giocate. Come non si fa a ridere di fronte ad un paguro carnivoro con il corpo di un dromedario, le ali da libellula e la coda da balena?! Tutto il gioco è impregnato da questo desiderio di evoluzione e adattabilità, con un’unica incongruenza… Sarà infatti possibile creare degli animali che non si nutrono, avrà pure un senso a livello di regolamento, ma è una cosa che non ha senso neanche negli incubi evoluzionisti più visionari di Darwin!

Darwin’ Choice
Darwin’ Choice Ambiebtazione

Gameplay 6,5/10

Una partita di Darwin’s Choice si divide in 4 ere e si gioca su una Terra composta da 3 a 5 biomi, a seconda del numero dei giocatori. Ogni era di gioco, ma potrebbe benissimo essere un’era normale vista la durata di una partita, è divisa in 4 fasi.

Nella prima fase i giocatori con le 10 carte della propria mano dovranno svolgere delle azioni, una a turno e una per creatura. Infatti una creatura può: venir creata, mutare o migrare e può fare una di queste tre cose solo una volta per era. Creare un animale è semplice: bisogna mettere il proprio animale composto almeno da una carta testa, da una carta corpo e il resto a piacere, il tutto in un bioma assicurandosi che possa entrarci, possedendo cioè dei requisiti minimi per poter abitare in quell’area geografica. Una creatura, durante l’era, può anche mutare, permettendo di modificare una o due carte (cioè parti del corpo), per potersi adattare meglio all’ambiente in cui vive. Mutare troppo velocemente ha un costo però: se la prima mutazione è gratis, la seconda costerà 3 punti vittoria all'animale! Migrare vuol dire semplicemente spostare la creatura dal bioma in cui si trova ad un nuovo bioma, in cui può sopravvivere o alimentarsi. Durante la prima fase saranno disponibili anche due azioni secondarie: una sorta di mulligan eseguibile ad inizio era e lo scambio eseguibile con altri giocatori o con un mercato, a seconda di cosa si deciderà ad inizio partita.

La seconda fase invece vede i giocatori controllare per ogni bioma se le proprie creazioni erbivore, onnivore o carnivore hanno la possibilità di alimentarsi grazie alle risorse degli ambienti in cui vivono, con la particolarità che onnivori e carnivori possono mangiarsi i mangia-erba meno adattati e/o competitivi. Chi sopravvive a tutto questo guadagna 1 punto. Poi, per ogni bioma i meglio adattabili guadagnano 2-3 punti a seconda della severità delle condizioni ambientali del bioma in cui vivono. A finire, le creature più competitive sulla terra guadagneranno 3-2-1 punti.

Nella terza fase la Terra verrà sconvolta da eccezionali eventi, portando a possibili enormi sconvolgimenti nella partita.

Nella quarta ed ultima fase i giocatori ritorneranno ad avere 10 carte in mano, verrà rigenerato il mercato nel caso in cui si sia scelto di usarlo e le specie potranno riprendere la loro lunga strada evolutiva

Materiali 4/10

Darwin’ Choice
Darwin’ Choice Carte
Con il tempo noi giocatori siamo stati viziati e abituati fin troppo bene dal mercato e giochi che hanno un buon colpo d occhio, di miniature, o con un ergonomia squisita, in cui tutto è in funzione del gameplay, ma in Darwin’s Choicel’unica cosa bella sono le illustrazioni delle carte! I punti Darwin, di fatto i punti vittoria, conquistati sudatamente da ogni creature in era in era, sono troppo grandi e occupano troppo spazio sulle carte, riducendo di fatto la leggibilità. I segnalini dei giocatori, a forma di animale, risultano invisibili sul tavolo di gioco, quando sarebbero bastati anche dei banali cubetti colorati per cambiare le cose!

Ultima nota sui materiali. Essendo un gioco basato sul plasmare creature attraverso delle carte, minimo una grande e una piccola, ogni animale ha una dimensione non trascurabile, soprattutto quelli completi. Cosa comporta tutto ciò? Beh, o avete un tavolo enorme o già in una partita a tre giocatori vi troverete con pochissimo spazio sul tavolo, facendovi rimpiangere di non aver iniziato la partita sul pavimento del vostro salotto! Probabilmente sarebbe stato meglio ridurre la dimensione di tutte le carte.

Vera ultima nota sui materiali. Su ogni carta c’è un triangolo, che serve per poter collegare le varie parti delle creature durante la creazione o la mutazione. Una testa si collega ad un corpo, le ali al corpo ecc. Esistono però due particolari tipi di zampe: zampe singole e zampe doppie. Per le zampe doppie bisogna far combaciare due triangoli e… beh non è molto chiaro visivamente! È capitato qualche volta che un giocatore non avesse notato che al proprio animale non si potessero attaccare delle zampe doppie per poi accorgersene solo a fine partita! Questo difetto come poteva essere risolvibile? Ingrandendo i triangoli? Usando colori più accesi?

Conclusioni

Darwin’ Choice
Darwin’ Choice materiali
Quando mi è arrivato a casa Darwin’s Choice lo ho aperto con moltissime aspettative. Dalle illustrazioni sembrava un titolo medio-leggero di tutto rispetto, poi ho visto la prima cosa che mi ha insospettito: 60 - 120 minuti di durata. Gulp!

Dopo la prima partita mi sono ritrovato a pensare che fosse un gioco guidato puramente dalla dea bendata, infatti troppe cose sono decise dal caso, ma con più partite sulle spalle posso dire che in realtà è un gioco di 45% strategia (o meglio tattica) e 55% fortuna! Il che non è male, anche se ad onor del vero ogni tanto quel 55% può stravolgere completamente una partita.

Al tavolo le risate sono assicurate, grazie alle creature che fanno davvero sbellicare, ad una forte interazione tra i giocatori e da un tavolo di gioco sempre variabile e coloratissimo!

Se dovessi fermarmi a scrivere la recensione qui il giudizio di 6,5 sembrerebbe un po’ esagerato, purtroppo Darwin’s Choice non è un gioco esente da difetti, anzi… Prima di tutto i materiali, basta così poco per rendere tutto più leggibile e meno ingombrante. Certo, se giocate in due giocatori probabilmente avrete rarissimamente questi problemi, ma il gioco prevede di giocare fino a 6 giocatori e già in 3 si sta molto stretti su un tavolo normale.

Passando al gioco vero e proprio, si ha la sensazione che i designer non abbiano voluto fare il passo in più e renderlo un cinghialone interessante, azzerando la fortuna o fare il passo in più nell’altra direzione e renderlo un gioco leggero, riducendo drasticamente la durata. Il gioco così è come il classico “è intelligente ma non si applica”.

Ultima nota, quello che nel Goblin Show viene considerato un baco enorme, cioè dell’animale che non mangia, secondo me è solamente una scelta infelice. Tematicamente animali che non mangiano non stanno né in cielo né in terra, ma in termini di gioco è difficile che un animale del genere faccia più di 4 punti rimanendo così com’è! Ben più grande è il problema del runaway leader, dovuto principalmente alla meccanica dei punti presi da ogni creatura. Peccato che una creatura morendo dia solo 1 punto al giocatore, quindi può capitare che la propria bestia da 20 punti sopravvissuta a 3 ere, muoia nella 4ª per una sequenza sfortunata di eventi e carte fruttando un misero punto!

In questo gioco il runaway leader lo si sconfigge solo grazie ad una pesca fortunata, infatti gli animali più prestanti di solito sono anche poco adattabili e perciò l'unico modo che hanno per essere “sconfitti” è un cambio d’ambiente fortunato o un catastrofico evento!

Pro:

• Ambientazione ben integrata in ogni parte del gioco

• Alta interazione tra i giocatori con grosse risate annesse

• Variante a due giocatori ben riuscita

Contro:

• Durata eccessiva per il tipo di gioco

• Materiali che risultano poco leggibili in partita

• Necessita di un tavolo di dimensioni non indifferenti per essere giocato al meglio

Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale

Commenti

Buona l'idea di mettere il voto parziale per ogni caratteristica. Credo aggiunga uno strato mancante, relativo al livello di interesse che si può avere per il titolo:

1 - Voto complessivo

2 - Voto per caratteristica

3 - Motivi descritti nell'articolo

4 - Topic delle impressioni sul Forum (aggiungere un link a fine post non guasterebbe)

 

Credo che questo dettaglio aggiunto al format attirerà più lettori nel tempo. Bravi Goblin.

 

PS: ora bisogna aggiornare tutti i vecchi post ;)

Per quanto divertente possa essere, una "ambientazione" di questo tipo è quanto più lontano dalla realtà ci possa essere ed estremamente diseducativa.

L'unica vera aberrazione è associare il nome di Darwin a questo pastrocchio.

Ciao, mi trovi in disaccordo (infatti dal mio punto di vista l ambientazione è stata più che premiata), alla fine Darwin ha “scoperto” , passami il termine, l evoluzione no ? E se una cosa riesce bene a questo titolo è proprio dare l idea di creature che si adattano e si evolvono per sopravvivere ! Poi , per intenderci, è ovvio che ad un elefante non spunteranno mai le ali  nella realtá eh...

3 - Motivi descritti nell'articolo

che intendi per questo punto ? :)

Provato una volta e mi è bastato.

Non capisco quale dovrebbe essere il target di un prodottto come questo..un filler che dura più di un’ora; macchinoso, disordinato e con discreti tempi morti.

C’è persino il bug ormai risaputo...insomma, si poteva fare peggio?

Per me uno dei non rari esempi di prodotti pessimi usciti solo grazie al crowdfunding. 

 

Uno dei giochi peggiori degli ultimi tempi e non solo.

3 - Motivi descritti nell'articolo

che intendi per questo punto ? :)

Intendo i motivi del voto scritti nell'articolo vero e proprio. C'è un voto sui componenti per esempio e nell'articolo si scrivono i motivi di quel voto. 

In generale diversi livelli di approfondimento, dal più superficiale al più profondo, soddisfa un ventaglio più ampio di utenti. 

PS: il più importante purtroppo (il forum) ancora manca negli articoli e nelle schede del gioco. Capisco che sia difficile standardizzare i titoli dei forum, e in proposito sarebbe bello trovare una soluzione simile a quella di BGG oppure un sistema di TAG nel forum in modo che automaticamente si riportino, a fine o inizio articolo, i link ai topic del titolo in questione (un po' come avviene già per la scheda del gioco).

Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito

Accedi al sito per commentare