Citrus

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Voto recensore:
0,0

Introduzione

La casa tedesca dlp games pubblica nel 2013 questo gioco di piazzamento tessere e costruzione di maggioranze, che con poche e semplici regole offre una interessante sfida strategica ma soprattutto tattica, con un notevole livello di interazione tra i giocatori.

Ambientazione

Il gioco è ambientato tra distese di frutteti in un luogo non meglio specificato che sembra essere la Spagna. Costruite ed espandete le vostre piantagioni cercando di accaparrarvi i terreni migliori e ostacolate i vostri avversari, al fine di conseguire la maggioranza delle piantagioni che attorniano le fincas sparse nel territorio.

Il gioco

Si parte: ogni giocatore viene dotato di 5 lavoratori e 6 monete, vengono piazzate sul tabellone 3 o 4 fincas iniziali più 3 tessere cantiere estratte a caso (queste rappresentano i siti dove verranno costruite le fincas successive). Le tessere terreno vengono disposte casualmente sul tabellone; le tessere piantagione (nei cinque colori che rappresentano limoni, aranci, aranci rossi, lime e uva) vengono mischiate nel sacchetto e se ne estraggono 12 che vengono disposte casualmente sulla plancia del mercato.

Il gioco ha una struttura molto semplice: al vostro turno dovete effettuare una delle due azioni possibili, Costruire o Raccogliere. È necessario un continuo e accorto bilanciamento tra queste due azioni: infatti Costruire richiede denaro e lavoratori e fa guadagnare punti grazie al controllo delle piantagioni, mentre Raccogliere richiede di rinunciare alle piantagioni ma fa recuperare lavoratori e guadagnare denaro e punti.
Quando tutte le piantagioni sono state piazzate sul tabellone la partita finisce, e vince chi ha più punti.
Vediamo ora qualche informazione in più sulle azioni.

a) Costruire

Innanzitutto bisogna acquistare le tessere piantagione, disposte nel mercato secondo uno schema a righe / colonne. Dovete sempre acquistarne un’intera riga o colonna, pagando 1 denaro per piantagione. Quando nel mercato rimangono 3 piantagioni o meno, si piazza una nuova finca al posto di una delle 3 tessere cantiere, si piazza una nuova tessera cantiere e infine si rifornisce il mercato.

Ora dovete piazzare sul tabellone le piantagioni acquistate. Più piantagioni adiacenti dello stesso colore formano una zona. Se volete iniziare una nuova zona, piazzate una piantagione accanto a una finca e metteteci sopra un lavoratore – questo indica che quella zona è vostra. In alternativa piazzate la piantagione adiacente a una zona già di vostra proprietà (e dello stesso colore), e in questo caso non piazzate il lavoratore. Nel piazzare una piantagione bisogna però rispettare alcune limitazioni, che rendono questa fase molto delicata dal punto di vista tattico.

Piazzando le piantagioni avrete anche la possibilità di raccogliere le tessere terreno distribuite sul tabellone, che potrete spendere per effettuare azioni speciali in qualsiasi momento del vostro turno, oppure mettere da parte per guadagnare punti aggiuntivi a fine partita.

I punti si guadagnano tramite un sistema di maggioranze che premia le zone di piantagioni più grandi attorno a ogni finca. Ogni volta che una finca viene completamente circondata (da piantagioni e/o tessere terreno) essa viene conteggiata: i due giocatori che possiedono le zone di piantagioni più grandi guadagnano i punti indicati sulla tessera finca (il primo giocatore di più, il secondo di meno). La tessera finca viene quindi girata a faccia in giù per indicare che è già stata conteggiata.

b) Raccogliere

È importante sottolineare che questa è l’unica azione che vi consente di guadagnare denaro. Scegliete una o più zone di piantagioni di vostra proprietà, rimuovete i vostri lavoratori da quelle zone – così facendo purtroppo ne perderete il controllo – e rimetteteli sulla plancia giocatore. In questo modo guadagnate punti proporzionali al numero di piantagioni che formano la zona, e guadagnate denaro in funzione di quanti lavoratori si trovano sulla vostra plancia giocatore (più lavoratori, più denaro).

Le zone rimaste senza lavoratori diventano zone neutrali. In certe condizioni, è possibile per un giocatore impossessarsi di una zona neutrale e annetterla a una propria zona.

c) Fine partita

A fine partita, tutte le finca ancora a faccia in su vengono conteggiate – ma si guadagnano meno punti rispetto alle finca conteggiate durante la partita. Poi tutte le piantagioni che hanno ancora lavoratori vengono Raccolte e si guadagnano i relativi punti. Infine si aggiungono gli eventuali punti delle tessere terreno collezionate. Chi ha più punti vince!

Considerazioni

Aprendo la scatola ci troviamo di fronte a un insieme di componenti dalla grafica essenziale ma efficace, caratterizzata da colori brillanti e vivaci e in definitiva molto gradevole. Ottimo il materiale delle tessere piantagioni e finca, realizzate in cartone rigido particolarmente spesso con i bordi arrotondati. Apprezzato il tabellone a doppia faccia, che consente di scegliere se giocare con la mappa più piccola per una partita breve, o con quella standard per una partita regolare. La mappa piccola funziona egregiamente in 2 e 3 giocatori, consentendo di completare una partita in poco tempo (abbiamo giocato anche in 30 minuti).

Citrus è semplice da imparare, aiutato anche da un regolamento ben scritto, chiaro e lineare. Ma questa semplicità di regole si traduce in un gioco estremamente articolato a livello tattico, che pone sostanzialmente due sfide contemporanee.

La prima sfida consiste nel mantenere continuamente in equilibrio le necessità contrastanti di guadagnare denaro, avere lavoratori disponibili e conservare il controllo delle piantagioni più remunerative, il che si traduce in: quando Raccogliere e soprattutto quali piantagioni sacrificare? E non dubitate, il denaro e i lavoratori scarseggeranno per tutta la partita. La seconda sfida si gioca nell’azione Costruire, dove bisogna bilanciare l’esigenza di coltivare il proprio orticello (inteso in senso letterale) con quella di ostacolare le mire espansionistiche degli avversari, e questo fin dai primissimi turni. Ne risulta un livello di interazione tra i giocatori decisamente interessante.

Grazie a questi elementi chiave, le partite sono tese dall’inizio alla fine e richiedono attenzione, impegno e un discreto sforzo mentale per risolvere nel modo più opportuno la molteplicità di scelte tattiche possibili, tenuto anche conto dell’ampiezza del tabellone, della dispersione delle finca e della presenza delle tessere terreno.

Un’avvertenza, forse ovvia: benché non abbia avuto (ancora) l’occasione di giocare a Citrus con pensatori lenti, per i motivi suddetti aspettatevi che il gioco possa essere incline alla paralisi da analisi.

Un certo grado di aleatorietà è presente nell’estrazione delle tessere piantagioni dal sacchetto, ma non è determinante poiché la meccanica del mercato permette di diversificare le opzioni di acquisto. Certo che se volevate proprio e soltanto una piantagione di un colore che al momento non è presente nel mercato, dovrete aspettare; ma poiché comunque le tessere piantagioni prima o poi vanno giocate tutte, nella media l’aleatorietà è poco influente. Il posizionamento delle future fincas non rappresenta invece un elemento aleatorio, essendo pianificabile in funzione della posizione (nota) delle tessere cantiere.

Il gioco scala bene e rimane godibilissimo fino a 2 giocatori. Da questo punto di vista il tabellone a doppia faccia permette tra l’altro di tarare meglio la dimensione della superficie di gioco (in termini di affollamento e interazione) al variare del numero di giocatori e/o la durata della partita. (Edito la recensione dopo essere riuscito a fare una partita anche in 5) Il gioco rimane perfettamente godibile e controllabile anche in 5, anche se ovviamente al crescere del numero di giocatori tendono a crearsi zone di controllo attorno alle finca dove non tutti i giocatori riescono ad essere presenti contemporaneamente - ma questo non lo ritengo un difetto. Rimane comunque un punto a favore di Citrus la possibilità di giocare in 5.

La longevità appare buona vista la variabilità dell’equilibrio lavoratori / denaro / controllo piantagioni, della posizione delle fincas e dei tasselli terreno, della disposizione delle tessere nel mercato e dell’interazione tra i giocatori, che rendono le scelte tattiche diverse a ogni partita.

In definitiva, Citrus mi ha incuriosito e impressionato in senso positivo. Mi è sembrato un gioco vivace e intelligente, la cui energia deriva da una azzeccata combinazione di regole semplici da una parte e diversificazione delle scelte tattiche dall’altra. Richiede impegno e fatica, mette alla prova il cervello e offre un’ottima dose di interazione con gli avversari – in poche parole regala soddisfazione.
A confronto con un giocone strategicamente profondo e complesso, penso che possa rappresentare un piacevole diversivo per un giocatore esperto, poiché è comunque molto impegnativo sul piano tattico (non escludendo però la necessità di una strategia d’insieme). Allo stesso tempo – a causa delle poche regole da ricordare – può essere proposto a giocatori meno esperti o anche occasionali, purché sufficientemente smaliziati.

Elementi di Sintesi

Componentistica
Materiali buoni, grafica semplice ma molto colorata e vivace.

Regolamento
Ben scritto, chiaro e lineare, arricchito da esempi.

Scalabilità
Scala bene, gradevolissimo anche in 2.

Incidenza Aleatoria/Strategica
Il caso è presente ma non determinante, prevale l’aspetto strategico / tattico.

Dipendenza Linguistica
Nessuna a parte il regolamento, che nell’attuale edizione è in inglese e tedesco. Sulla Tana è comunque scaricabile una traduzione in italiano.

Pro:
  • Ottimi materiali
  • Semplice da spiegare, impegnativo da giocare
  • Alta interazione tra i giocatori (a chi piace)
  • Varietà di scelte tattiche disponibili
Contro:
  • Nessun difetto rilevante
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Commenti

questo gioco si è rivelato una gradevolissima sorpesa, l'ho pagato un bel po' perchè nuovo è difficile da trovare.

non complicato e profondo quel che basta per un ottimo peso medio, che scala benissimo da due a quattro.

se lo trovate, prendetelo

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