
Bella recensione, ma si sente la mancanza di Remus the Fold nelle foto :))
Il primo titolo di questa serie ci era piaciuto parecchio. Come sarà andata con il secondo?
Rispondo già alla domanda nel sottotitolo (visto che comunque il voto è qua sopra) dicendo che è andata bene, ma non come l'altra volta.
Poi, all'interno di ciascun scomparto, troveremo i pezzi per costruire un grande puzzle e altri oggetti, tra cui libretti, segnalini, armi di carta, eccetera. Non posso ovviamente approfondire o rischierei di rovinarvi la sorpresa.
Molto brevemente: si apre lo scomparto (il primo viene indicato nel libretto), si legge quanto scritto sotto alla linguetta, si costruisce il puzzle con i pezzi contenuti all'interno e si cerca di risolvere l'enigma. Ogni enigma porterà a dover costruire una sequenza di quattro numeri da abbinare alle lettere A, B, C e D; ciascun pezzo di cartone numerato andrà posizionato sul decodificatore e, dopo aver ruotato il cerchio così formato di tante volte quanto indicato dai pezzi, il decodificatore ci dirà forma, simbolo, colore e colore del simbolo del successivo scomparto da aprire. Se non c'è un disegno con le caratteristiche che abbiamo trovato, significa che abbiamo sbagliato qualcosa. La parte testuale ci fa calare nell'ambientazione e dà degli indizi su come dovremo risolvere ciascun enigma, quindi è fondamentale leggerla sempre con attenzione.
Anche questa volta si è sentito abbastanza il problema dei pezzi che, vista anche la quantità di informazioni molto piccole (come potete vedere dalle fotografie), si rischia di attaccare tra di loro senza rendersi conto che non dovrebbero essere compatibili. Se ci aggiungiamo che sono pure daltonico e che ci giochiamo di sera, nonostante le luci del salotto accese, il tempo per risolvere i puzzle è abbastanza lungo e può diventare frustrante.
Tra l'altro, come già mi sembra di aver detto nella precedente recensione, il fatto di dover comporre un puzzle prima di ciascun enigma, a mio parere limita la scalabilità del gioco a un massimo di due, perché tre o addirittura quattro giocatori si infastidirebbero l'un l'altro e non ci sono attività alternative che potrebbero seguire nello stesso tempo, perché gli enigmi si possono risolvere solo dopo aver ricomposto la stanza pezzo per pezzo.
Dicevo... il primo enigma ci ha messo fortemente in crisi, perché non è quasi mai semplice capire cosa bisogna cercare di risolvere, ma non ritengo questo un aspetto negativo: fosse tutto troppo facile, non sarebbe divertente.
In media, ho trovato gli enigmi molto stimolanti, complessi al punto giusto, nonostante uno ci abbia completamente mandato nel pallone e abbiamo faticato a risolverlo anche utilizzando gli aiuti forniti dal regolamento.
La storia non è però all'altezza del precedente, che però era davvero bella: questa è molto buona, non fraintendete, diciamo però più simile a una Exit! che non qualcosa di originale o innovativo.
Bella recensione, ma si sente la mancanza di Remus the Fold nelle foto :))
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