Vergogna Sava, The Resistance ti piace solo perché umili la gente e sei tossico con gli altri giocatori (#sarcasm)
Among Cultists: A Social Deduction Thriller, autore Stefan Godot, 4-8 giocatori per 90 minuti circa di evocazioni e omicidi, pubblicato dalla Matagot Games un po' ovunque, non mi risulta alle viste un'edizione italiana, ma alla fine manco serve...
Per chi ha fretta

Qui non ci sono astronauti pastello che sabotano navicelle, ma un gruppo di “investigatori” della misteriosa società M alle prese con cultisti infiltrati in un’università carica di segreti e ombre. L’ispirazione a Among Us è lampante: un team di buoni cerca di sopravvivere e vincere, mentre uno o più traditori trama nell’ombra per scatenare un’apocalisse tentacolare. Ma l’ambientazione alla Cthulhu riscrive il copione: niente riunioni d’emergenza convocate al volo, solo rituali oscuri e stanze zeppe di indizi che, più che chiarire le cose, seminano sospetti a ogni angolo.
Funziona.
Credetemi.
Potete pure saltare al voto (tanto lo so che lo avete già fatto) e comprarlo.
...se lo trovate.
Per chi invece si vuole gustare una recensione scritta come Kopalecor comanda
Il gioco si pianta con decisione nel filone dei deduttivi con traditore, i falsi cooperativi che tanto ama il Vostro Affezionato sava73 di Quartiere.
Un genere dominato da The Resistance: eterno, insuperato e, diciamolo, SPOILER probabilmente insuperabile.
Among Cultists non ha l’ambizione di detronizzarlo, o come si dice dalle mie parti “gli spiccia casa”, ma gli rende giustizia aggiungendo un tabellone e qualcosa di tangibile su cui i giocatori possono sparlare e puntare il dito.
Un sistema di carte e incontri dà corpo all’esplorazione delle stanze: un espediente narrativo ben calato nell’ambientazione, che in pratica diventa la scusa perfetta per far incrociare i giocatori e scambiare carte, un po’ come un The Thing che ce l’ha fatta.

Dividi le carte vivo e morto, da esplorazione con successo da quella con sabotaggi, mettile dentro una letterina d’orata col segnalino “ruolo” corretto, chiudi tutto ma occhio! Gira tutti i componenti dal verso giusto che se uno solo dei giocatori sbaglia a fare quello che gli avete spiegato dieci volte di fare, vi tocca ricominciare da capo.
E sì, capita più spesso di quanto vorreste.
Oh, però i materiali sono da urlo!
Cioè… a parte quei caz...volo di libri microscopici.
Superato questo scoglio, però, il divertimento decolla – anche se, ironia della sorte, a volte dura meno della preparazione stessa, truestory.
Il regolamento non aiuta: ti ritrovi con un mazzo in mano anti-ergonomico, una quantità di carte che sembra eccessiva e un sistema dove un errore può far crollare tutto. Basta mostrare la carta sbagliata – magari per distrazione o perché qualcuno non ha ascoltato – e la partita va a monte. Le prime volte passerete più tempo a verificare che ognuno stia facendo bene piuttosto che godervi l’ambientazione e accusare chiunque abbia intenzione di passare nel vostro stesso corridoio.
Nulla che un tavolo di giocatori esperti non possa risolvere. Capito caro il mio pescarese che “ahahah ho battuto sava con la vecchia scusa che non avevo capito le regole, gnegnegnè”…
Ma MG!
Oltre a scegliersi i giusti compagni al tavolo questo gioco soffre anche di alcuni altri difetti veniali, tipo che all’inizio ci si ammazza troppo poco, sicuri che una scelta avventata possa:
- escludere qualcuno troppo presto dal gioco (uff… ma Nemesis non vi ha insegnato nulla?);
- se uccidiamo troppi umani abbiamo perso e stiamo avvantaggiando il cultista (Si ok, ma pure se non uccidete nessuno, credetemi. Uccidete, uccidete gente!).
Il vero punto di forza di Among Cultists è il coinvolgimento del “tavolo”.
Ricordate: Tavolo > Gioco.
Sempre.

“Posso venire in aula a studiare con te… il Necronomicon?”
Ogni mossa scatena discussioni accese, prima e dopo averla fatta e il caos sociale si intreccia perfettamente con l’atmosfera lovecraftiana, Insondabili può solo accompagnare.
Battlestar Galactica vi farà viaggiare per tre ore fra cylon che non si rivelano e salti FTL, Among Cultists si spoglia di ogni velleità flavour e spicca per immediatezza e ritmo. Battlestar Galactica rimane il mio falso cooperativo preferito, nonostante tutti i suoi difetti, "certo, e questa è una roccia" (cit), ma almeno Among Cultists scorre via nella metà del tempo – un punto a suo favore - e senza un regolamento cavilloso e “simulativo”.
Paragonato a The Thing: Infection at Outpost 31 (quello bello!), altro mostro della paranoia, è meno opprimente e più agile: The Thing è inscritto in una serie di turni tutti “uguali”, mentre qui puoi bluffare e improvvisare, ogni gesto è un indizio, ogni silenzio un tomo proibito, ogni incontro… e niente, sono morto e manco sapevo di stare male!
Già, sta cosa è fighissima, in Among Cultist, per restare vicino alle meccaniche del papà-videoludico, chi muore non lo scopre subito (a favore del suo assassino) ma quando lo farà qualcuno per lui “Vedo la gente morta!” resta in gioco con poteri spettrali e continua ad aiutare i suoi. Sì, Nemesis vi ha isegnato qualcosa.
Ho fatto parecchie partite a questo gioco e mi sento assolutamente tranquillo nel consigliarvelo (sì lo avevo già scritto nella recensione “per chi ha fretta”), (sì, sì, è il mio genere che ti pare che non lo consiglio), (e sì, scrivo una recensione a lustro, ti pare che non è per consigliare un bel gioco!?!), (oh ma che vi manda Kopalecor?) però c’è da aggiungere che tutte le facce che avete visto nelle foto sono ben contente di averlo giocato e i più vecchi di voi, ehm, fruitori assidui de La Tana dei Goblin, riconosceranno le faccione pacioccose di giocatori manco troppo american tipo Dave2306, volmay, Spip74… Uddiu, Spip74 dalle foto non lo riconosce manco la sumamma, ma non ha mancato di convincere pure grandi antichi american stile Lazzarot® o SdP… o sava73.
Chi mi conosce sa che passione abbia per i giochi con traditore: la paranoia, i bluff, quel momento in cui punti il dito e tutti ti fissano con sospetto: “Sono umano!” Among Cultist ce la fa! Il mio è un sì, convinto.
Ah, quasi dimenticavo: esistono già due espansioni, più alcune varianti, se temete possa venirvi a noia troppo presto. Io le ho prese ma... ancora non mi è venuto a noia quindi non so dirvi di più.
“Ho detto che sono umano!”
...mi è venuta voglia di rintavolarlo!
Dicono di lui: sia un cylon, ma nessuna carta di rivelazione lo ha mai inchiodato. Ne La Tana dei Goblin dal 2011, sava73 ricopre mille ruoli… tutti segreti.
Ama Alta Tensione, Caylus e FCM, ma nessun german vale un American fatto come Corey Konieczka comanda. Fanatico di bluff e deduzione, impazzisce per i tematici dove il gioco è intorno al tavolo.
Si esalta con alta interazione, diplomazia, maggioranze e deck building, ma odia draft e multisolitari.
Grande rosicone, se perde trama vendetta per i due giochi seguenti. Il suo mantra? 'Tavolo > Gioco'.
Ma davvero non conosci sava73?