Age of Rome - La recensione

Ghost.Writer

Governare un impero è un'impresa ardua: solo chi sarà in grado di gestirne tutti gli aspetti potrà essere incoronato nuovo imperatore di Roma

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Age of Rome
Voto recensore:
7,5

Age of Rome è un gioco per 1-4 giocatori della durata di 90 minuti circa, ideato da Vangelis Efthimiou e Antonios Yannopoulos ed edito, grazie a una campagna su Gamefound, dalla Teetotum Game Studios.
Titolo che sfrutta diverse meccaniche, tra cui piazzamento lavoratoriset collectionmaggioranze.
Ma Age of Rome non si limita a questo, vediamo di cosa si tratta.

Grafica e componenti

Gli autori, grazie alla collaborazione del grafico Evan Scale, hanno puntato molto su questo aspetto: ci troviamo di fronte a un gioco che, una volta intavolato, cattura davvero l'occhio. La plancia centrale, molto colorata e appariscente, fa da contrasto allo sfondo bianco del tabellone e delle plance dei giocatori, creando un effetto decisamente accattivante. Se poi aggiungiamo il fatto che il tabellone è studiato per essere ruotato, ecco che l'opera è davvero completa... e non abbiamo ancora parlato delle tessere edificio trasparenti, realizzate in acrilico, che rendono l'estetica di questo titolo quasi unica.
I materiali sono di tutto rispetto: dallo spessore delle carte, alla consistenza delle plance dual layer, passando per i componenti in legno, tutto è stato realizzato con molta cura.
Qualche critica può essere mossa alle icone che sono davvero tante e alcune simili tra loro; inoltre, considerando la struttura del gioco, spesso capiterà che qualche icona non la si vedrà mai durante la singola partita. E questo porterà i giocatori a dover consultare spesso la pagina riassuntiva contenuta all'interno del regolamento. Di contro, è presente nella scatola un'ottima scheda riepilogativa del turno di gioco e di un paio di altre regole che torneranno utili nel corso della partita o alla fine della stessa.
Piccola critica anche per la scelta del colore delle parti del Pantheon in oro e bronzo che, a seconda dell'illuminazione della stanza in cui si gioca, potrebbero risultare non immediate da distinguere.

Come si gioca

A dispetto di una spiegazione fin troppo corposa, Age of Rome è un gioco tutto sommato semplice da gestire, una volta appreso il flusso di gioco, e con un po' di esperienza risulterà abbastanza lineare. 
Ogni round di gioco è strutturato in questa maniera:
  • carta evento: verrà pescata una carta evento, che indicherà la direzione e il numero di volte che la plancia circolare ruoterà a fine round, e se ne applicheranno gli effetti;
  • schema: verranno risolti eventuali Schemi, di cui parleremo in seguito;
  • edifici: nel proprio turno ogni giocatore costruirà uno o più edifici, divisi in cinque tipologie, pagandone il costo e ottenendo in cambio punti vittoria;
  • azioni: a turno i giocatori piazzeranno i propri lavoratori, detti seguaci, sugli edifici presenti nella regione che avranno davanti in quel momento e svolgeranno l'azione relativa;
  • introiti: si incasseranno tante monete quanti sono gli edifici presenti nella regione, più una. Si potrà decidere di perdere un certo numero di punti per incassare il doppio dei soldi previsti.

Infine si recupereranno i propri seguaci e si ruoterà la plancia centrale come indicato sulla carta evento pescata a inizio round.

Il gioco prevede una crescita esponenziale turno dopo turno. Infatti, benché le plance personali presentino alcune asimmetrie, tutte assegnano ai giocatori un solo seguace a inizio partita, con la possibilità di aggiungerne fino ad altri quattro nel corso dei nove round di gioco.

Vediamo ora quali sono le azioni che potremo svolgere piazzando i nostri seguaci sui relativi edifici:

  • agricoltura: si guadagnano da una a cinque monete a seconda del round in corso;
  • commercio: si pesca una carta da attivare in un determinato momento per ottenere un vantaggio o da utilizzare per creare un set di tre carte uguali che daranno punti a fine partita;
  • religione: si costruisce una delle sette parti del Pantheon;
  • militare: si piazza o si sposta una delle proprie legioni nelle tre zone di battaglia presenti nella parte bassa del tabellone;
  • politica: si piazza un voto, eventualmente in colonna sopra a quelli già presenti, al centro del tabellone, nell'area del Senato.

Sarà inoltre possibile piazzare uno o più seguaci nel Colosseo per ottenere un Punto Gloria o, ancora, piazzare uno Schema nella nostra regione.

Gli Schemi sono ciò che dà al gioco quel minimo di interazione diretta in più per mettere un po' di pepe e rendere Age of Rome ancora più interessante.
Durante la fase azioni potremo decidere di piazzare un dischetto nella nostra regione, spendendo un seguace, per poi attivarlo in un turno successivo ai danni di uno dei nostri avversari.
Tutti i giocatori, durante la fase Schema, avranno la possibilità di togliere un punto, distruggere una parte del Pantheon a un avversario o attivare la propria abilità (rubare carte, sostituire voti al Senato, sostituire legioni sui campi di battaglia). Questo permetterà inoltre di rimuovere un blocco dalla nostra plancia personale e piazzarlo sulla plancia dell'avversario bersagliato, liberando così un segnalino (e bloccando quello di un altro giocatore) che ci permetterà di svolgere un'azione tra Commercio, Politica o Militare, per due volte con un singolo piazzamento.

Il punteggio finale

Alla fine della partita, costituita da nove round, ai punti guadagnati nel corso del gioco sommeremo punti per il set collection delle carte Commercio, per le parti di Pantheon costruite, per le maggioranze sui campi di battaglia, per i voti presenti in Senato secondo uno schema prestabilito, più un punto ogni quattro monete presenti nella nostra riserva.

Il giocatore con il maggior numero di punti sarà eletto nuovo imperatore di Roma.

Considerazioni

Age of Rome presenta diverse strategie perseguibili: i campi su cui puntare sono cinque (più l'accumulo di punti in partita e gli obiettivi segreti) e dominare su due di essi porterà quasi certamente alla vittoria.
Si tratta, però, di un gioco estremamente tattico e con una forte componente di casualità, infatti l'ordine di turno, la direzione e il numero di scatti in cui girerà la plancia centrale, saranno determinati dalla Carta Evento pescata a inizio round.
Questo potrebbe far storcere il naso ad alcuni, ma dà quel brivido di imprevedibilità a un titolo in cui altrimenti si tenderebbe a giocare sempre allo stesso modo.

Puntare sulla costruzione di Edifici e sul Militare sembra infatti la strategia più remunerativa per portare a casa la vittoria, ma, se non si riescono a pescare le carte giuste quando se ne ha bisogno, si sarà giocoforza costretti a virare su altro. E il tempo e il modo per recuperare ci sono, il gioco non è stretto: sebbene inizialmente le azioni e i soldi siano pochi, come detto, nel corso della partita si crescerà sotto ogni aspetto e si sarà in grado di fare sempre più cose e in maniera sempre migliore.

Age of Rome non è esente da difetti: nelle nostre partite, ad esempio, è capitato che un giocatore puntasse sulla Politica, iniziando a mettere i propri voti nel Senato senza nessuno che lo contrastasse. In questo modo ha, sì, ottenuto sei punti in partita, ma si è trovato nella condizione di non poter più svolgere quell'azione perché i suoi relativi token erano ormai bloccati, salvo poi subire aggressioni ripetute da parte degli altri giocatori nell'ultimo round di gioco.
Parlando con l'autore, però,abbiamo appreso come questa cosa sia voluta, una sorta di meccanismo difensivo per impedire di fare punti solo ed esclusivamente in quell'area che, potenzialmente, potrebbe produrne all'infinito.

La spiegazione, onestamente, non ci ha convinto appieno: ci è sembrata una scelta limitante, arginabile solo con la presenza contemporanea delle due plance giocatore incentrate sulla Politica.
Infatti le plance disponibili sono sei: due di esse puntano sul Militare, due sul Commercio e due sulla Politica e, poiché si pescano in maniera del tutto casuale, capiterà molto spesso che un giocatore si ritrovi ad essere l'unico a puntare a un determinato obiettivo. 
E se questo aspetto si sente poco sul Militare e ancor meno sul Commercio, sulla Politica è un po' più evidente: due giocatori con la "plancia politica" saranno più portati a darsi battaglia, mentre, con la presenza di una sola delle due, il suo potere asimmetrico sembra diventare molto meno importante.

Conclusioni

Age of Rome è un titolo che è stato apprezzato moltissimo da tutte le persone a cui lo abbiamo fatto provare, si tratta di un gioco davvero semplice da apprendere, con una difficoltà generale medio-bassa ma con una profondità interessante.
Forse la longevità non è il suo punto forte, ma consigliamo vivamente di provare a giocarlo impostando strategie diverse in ogni partita. Abbiamo potuto testare come sia possibile vincere sia sbloccando completamente la propria plancia per avere accesso a tutti i bonus sia tenendola completamente bloccata, evitando così gli intrighi degli avversari, anche se questo porterà a dover rinunciare a fare azioni doppie.

La componente di casualità di cui il gioco abbonda fa sì che non sia un titolo adatto a ogni tipologia di giocatore, ma, se vi piace dovervi adattare continuamente alle varie situazioni inaspettate che si presentano, Age of Rome merita sicuramente un'opportunità.

 

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Commenti

Ottimo, era un titolo che a prima vista mi attirava. Dalla recensione capisco che non fa per me, più leggero di quanto sperassi e con probabili problemi di longevità.

Grazie mille, una recensione completa in grado di illustrare punti di forza e debolezze del gioco :)

Scusatemi, innanzitutto ottima recensione, ma è stato pubblicato in Italia o no per ora?

No in Italia ancora nulla. A Essen uno degli autori mi disse che stavano cercando partner italiani, evidentemente finora non hanno trovano nessuno interessato o che proponesse accordi soddisfacenti

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