1960: The making of the President

Voto recensore:
8,3
Ambientazione
Gioco a Turni che ripropone la campagna elettorale presidenziale del 1960 che ha visto contrapposti Kennedy e Nixon.
Lo scopo è rivendicare la maggioranza dei voti dei "Grandi Elettori" nell’Election Day. Per fare ciò, si dovranno vincere gli Stati che presentano un più alto valore elettorale combinato.

Il Gioco
I voti vengono vinti guadagnando il supporto dei singoli Stati dell'Unione. Questo supporto è rappresentato da cubi colorati piazzati sugli stati in modo da indicare chi sta esercitando la maggior influenza sull'elettorato.
Concretamente, non si tratta dell'elezione diretta di un capo di stato, bensì di una "delega" a rappresentanti autorevoli dei diversi Stati - detti "Grandi Elettori" - ad esprimere la propria preferenza (o meno) per uno o per l'altro candidato.
Storicamente non sempre successe che il voto degli elettori coincise con quello dei "Grandi Elettori"

Solo un giocatore potrà avere il supporto di uno stato (mediante la presenza dei propri cubi); supporto che regredirà o progredirà in base all’esito delle schermaglie che avranno luogo.
Alla fine del gioco i giocatori guadagneranno i voti dei Grandi Elettori in quegli Stati dove sono presenti i propri cubi.

Dinamica
Il gioco si sviluppa in nove turni. Ogni turno rappresenta all’incirca una settimana di campagna. Con l’eccezione del 6° turno (i Dibattiti), e del 9° (l’Election Day), questi turni devono seguire la seguente sequenza di gioco:
1) Fase dell’Iniziativa
2) 5 Fasi di Azione
3) Fase “Momentum”
4) Fase della Strategia della Campagna Elettorale

Tutte le azioni e i giochi di carte, sono in funzione esclusivamente dell'incremento di influenza negli Stati dell'Unione (aggiungendo cubi) da parte di uno o dell'altro candidato.

Nel dettaglio:
1) Fase Iniziativa
a) Pesca di nuove carte
b) Stabilire chi dei due ha l'iniziativa

2) Fasi azione: ogni turno presenta 5 fasi azioni.
In ogni fase, ciascun giocatore gioca e risolve una carta, a cominciare dal giocatore iniziale. Nei propri turni, i giocatori hanno diverse opzioni:
a) Giocare una carta come Evento
b) Giocare una carta per piazzare Punti Campagna
c) Giocare la propria Carta Candidato

3) Fase Momentum: diviso in quattro step
Step 1 - Ridimensionamento dei segnalini Momentum
Step 2 - Aggiudicazione di segnalini Momentum e carte Endorsement
Step 3 – Ridimensionamento del Supporto alle "Issue"
Step 4 - Spostamento delle "Issue"

4) Fase della Strategia della Campagna Elettorale
Step 1 – Strategia della Campagna
Step 2 – Gestione dei Rest-cubes

Turni "speciali"

A) I Dibattiti
6° Turno - Come nella realtà anche nel gioco si simula il dibattito che ci fu in televisione, e dove furono messe in (gioco) discussione tre tematiche importanti per l'epoca: i diritti civili, l'economia e la difesa. In questo turno si utilizzerà una plancia ad-hoc che aiuta i giocatori a svolgere le azioni relative.

La normale sequenza di gioco viene interrotta e al suo posto si sostituiscono i seguenti step:
1) Determinare l’Iniziativa
2) Definire la Strategia della Campagna Elettorale
3) Definire il posto dove piazzare i segnalini delle tematiche
4) Dibattere !
5) Dopo i Dibattiti

Dopo aver risolto questi step, si ripristinerà nuovamente la normale sequenza dando inizio così al 7° e all'8° turno.

B) L' Election Day
9° Turno - Questo turno serve per risolvere l’Election Day e determinare il vincitore del gioco.

Viene seguita la seguente procedura:
1) Depositare i cubi Bonus nella borsa
2) Determinare l’Iniziativa
3) Definire la Strategia della Campagna Elettorale
4) Realizzare gli eventi legati all’Election Day
5) Definire i Votatori Convinti (Endorsement) e i Votatori Indecisi (Udecided)
6) Gran finale e conteggio dei voti

Considerazioni
La meccanica ricorda, quasi integralmente, quella di "Twilight Struggle", con l'inserimento di una variante casuale importante (l'elettorato non sai mai come si può muovere!) consistente nella "Political Capital Bag". Si tratta di una borsa dove, a seconda degli eventi, delle azioni e/o delle fasi, vanno a finire i cubi colorati dei giocatori.
Questi vengono pescati in diversi momenti del gioco per definire l'iniziativa, l'aggiunta di consenso negli Stati, la dominanza nella promozione mediatica, la forza nelle tematiche politiche più delicate in quegli anni, ecc... Nel complesso resta però più abbordabile del gioco della GMT.
Pro:
Tema molto accattivante - potersi confrontare con la storia e far eleggere un Presidente degli Stati Uniti... Wow!
Come gioco, una volta compresa bene la meccanica, è molto didattico e consente di conoscere a fondo come effettivamente viene eletto "Mr. President".
La partita è sempre in bilico e può essere capovolta in ogni momento (giocando carte endorsement, bloccando eventi all'avversario o sbloccando i propri, ecc.), rendendo il gioco incalzante e mai scontato. E poi le carte strategiche finali aggiungono un brivido in più.
Bella anche l'idea di usare i Sigilli originali degli Stati dell'Unione per definire i voti.
Interessante l'utilizzo della borsa (la "Political Capital Bag", che ricorda quella di "Jenseith von Theben") come fattore casuale (al posto dei dadi). La cosa interessante è che il processo non è proprio completamente casuale, essendo in certo qual modo pilotabile. Si potrebbe definire in gergo statistico: "pesca probabilistica".
Infatti i giocatori possono influenzare la probabilità mediante il ciclico rifornimento di propri cubi nella borsa e ciò è determinato da come si giocano le carte e le strategie di gioco (più cubi metti, più alta è la probabilità che ne esca uno dei tuoi).
Nel complesso un gioco per tutte le stagioni e per tutti i giocatori.
Credo diventerà un titolo interessante per molti, soprattutto per chi ha già giocato a "Twilight Struggle".
Contro:
Regolamento e meccanica non proprio intuitivi ad una prima lettura.
Qualità del materiale della plancia di gioco non proprio eccellente (in questo caso - purtroppo - hanno seguito l'esempio della GMT).
Contesto storico e meccanismi delle elezioni presidenziali americane, poco noti al grande pubblico. Non sarebbe stato male se nel regolamento fosse stata messa un'introduzione più approfondita in materia.
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