The Field of the Cloth of Gold: un evento storico stravagante

Piccolo grande gioco della casa editrice di nicchia Hollandspiele, che, a dispetto del nome, non è né olandese né tedesca.

Voto recensore:
7,8

Continuando la mia ricerca di giochi interessanti solo per due giocatori, ho trovato questo, dall'evocativo titolo di The Field of the Cloth of Gold, ovvero il Campo del drappo d'oro.

Un breve cenno sul fatto storico: nel 1520, Enrico VIII d'Inghilterra e Francesco I di Francia si incontrarono in una vasta piana delle Fiandre, a Balinghem, per celebrare l'amicizia fra le due Nazioni, in uno sfoggio epocale di lusso e sfarzo.

Per tre settimane, dal 7 al 24 di giugno, le due teste coronate si scambiarono regali costosissimi: si calcola che fu impiegato un terzo del patrimonio inglese. Fu costruito un palazzo provvisorio di 10.000 metri quadri, fu ingaggiato il miglior coro d'Europa, furono consumati quintali di carne (anche di animali esotici, però approfondite in privato, ché non voglio né scandalizzare né stomacare nessuno: diciamo che ci mancava poco ad assomigliare alla celebre cena di Indiana Jones e il tempio maledetto) e ingenti quantità di vino, di dolci e di confettura di fragole. I costumi e i tendaggi erano intessuti di fili dorati, da qui il nome dell'evento.

Le giornate trascorrevano punteggiate da tornei, sfide di forza tra inglesi e francesi, messe celebrate in grande stile... si narra che una messa fu interrotta dal volo di un drago, molto probabilmente un fuoco d'artificio estemporaneo.

Il re di Francia ottenne la promessa del matrimonio del proprio figlio con Maria Tudor, figlia del re inglese. L'accordo in seguito non andò in porto e l'incontro non ebbe le conseguenze sperate.

Il gioco, edito nel 2020, vuole commemorare il cinquecentenario del bizzarro avvenimento.

L'autrice è Amabel Holland (all'epoca della pubblicazione Tom Russell – lo specifico per chiarezza, dato che sui crediti compare quest'ultimo nome, anche lei stessa ne parla limpidamente nelle FAQ del sito ufficiale hollandspiele.com), che ha firmato chicche come Irish e Iberian Gauge (2014 e 2017), Agricola Master of Britain (2016), Charlemagne, Master of Europe (2017).

Holland ha attirato la mia attenzione grazie alla dichiarazione d'intenti scritta sul regolamento: "a sort of subversion of the point salad paradigm, The Field of the Cloth of Gold harkens back to the feel of the classic German games of the 1990s: simple, elegant, austere, and politely vicious" (una sorta di capovolgimento del paradigma dell'insalata di punti, TfotCoG ci riporta alle sensazioni dei classici giochi german degli anni Novanta: semplice, elegante, severo, ed educatamente crudele).

Come si gioca

Si prepara il tabellone sul tavolo, con le 54 tessere nei quattro colori (oro/rosso/blu/bianco) a parte a faccia in giù oppure in un sacchetto, a formare la darkness (oscurità). Si mette una tessera in ciascuno dei sei spazi quadrati sul tabellone, si distribuiscono due pedine rosse al giocatore che impersona Enrico VIII e due blu a quello che rappresenta Francesco I, più una per colore che va posta sullo "0" del conteggio punti. Una pedina bianca va sullo spazio del drago.

Il gioco dura un numero imprecisato di turni, in cui alternativamente gli avversari scelgono una sola azione, fino a quando si verifica una delle due condizioni di fine partita.

Le tessere
Le tessere

Nozione importante da precisare: le tessere pescate dalla darkness vanno sempre a formare la mano del giocatore (quindi sono nascoste all'altro), invece le tessere prese dal tabellone sono sempre poste nella court (corte), sul tavolo, visibili anche all'avversario.

Sul tabellone sono raffigurati i sette tondini che rappresentano i sei spazi azione (più uno) disponibili all'inizio della partita. Li elenco:

  • dragon, che è la più particolare: muovi la pedina del drago su uno spazio libero qualsiasi, tranne quello che è stato appena lasciato libero: il drago di fatto blocca l'azione e può essere lasciato finché il giocatore che lo ha mosso lo ritiene necessario;
  • secrecy: pesca tessere dalla darkness e tienile in mano, nascoste (1/2/3 in base alla riga del punteggio);
  • gold (Cloth of Gold/drappo d'oro): rivela tutte le tessere oro dalla tua mano: se il numero è maggiore di quelle nella court dell'avversario, segna due punti; se sono di meno o pari, non segni punti; non scartare nulla;
  • blue (Banquets and Feasts/banchetti e feste): rivela tutte le tessere blu dalla tua mano nella court e segna punti in base al loro numero (un punto se una sola, tre punti per due tessere, sei punti per tre tessere o più), poi scarta tutte le tessere blu;
  • white (Godliness and Piety/devozione e pietà): rivela tutte le tessere bianche dalla tua mano nella court e segna un punto per ognuna; scarta poi tutte le bianche;
  • red (Tournaments/tornei): rivela tutte le tessere rosse dalla tua mano nella court; poi, entrambi i giocatori competono in prove di forza, segnando un punto per ogni tessera rossa nella court (il giocatore che non è di turno non deve rivelare le tessere che ha in mano); poi, tutte le tessere rosse nelle court di entrambi vengono scartate ed entrambi pescano dalla darkness le tessere, in base alla riga del punteggio in cui si trovano;
  • purple (Collections/collezioni): rivela tutte le tessere dalla tua mano e ponile nella court, segnando due punti per ogni set di quattro colori diversi; non scartare nulla.

Le pedine non si riprendono dopo l'azione, quindi è palese che dopo i primi due turni di ciascuno, si dovranno spostare, lasciando di fatto ai giocatori una scelta tra due possibili per turno.

Ho lasciato la chicca alla fine: per ogni azione che sceglierete, siete obbligati a fare un regalo all'altro: il regalo è la tessera che verrà messa casualmente sotto il tondino dell'azione. Spesso vi troverete a decidere di fare l'azione meno vantaggiosa per l'avversario anziché quella migliore per voi. Il twist che rende il gioco molto interessante.

La partita termina immediatamente quando non ci sono più tessere nella darkness oppure quando almeno uno dei giocatori raggiunge i trenta punti.

Allora si aggiungono al punteggio sul tabellone i punti dati dalle tessere oro, che valgono tre, due o un punto ciascuno, in base alla riga in cui si trova la nostra pedina. Ecco il secondo twist: più si avanza sul tracciato punti, meno valgono le tessere oro.

Tutto molto bello: ma dove lo trovo?

Non c'è niente da fare, i giochi Hollandspiele sono molto costosi per noi, in quanto ai 30 USD (producono in stile "print on demand", a richiesta insomma, quindi già di base non sono certo economici) occorre aggiungere le onerose spese di spedizione dagli Stati Uniti e i relativi dazi doganali. Tra l'altro non spediscono in Europa, appoggiandosi a secondchancegames.com, che spedisce dal Regno Unito, quindi il risultato per noi non cambia, alle 35 sterline si devono aggiungere spedizione e dazi. Per fortuna esiste una soluzione alternativa: basta comprare i file print & play su wargamevault.com, armarsi di taglierino o forbici e buona volontà. Il costo sta al momento sui 12 USD.

Materiali

Preciso che l'edizione ufficiale del gioco contiene un tabellone di tela, tipo quello di Pax Pamir, oltre alle fustelle dei 54 counter e alle sette pedine di legno. Per chi opta per il print & play, ovviamente dovrà aggiungere ai componenti cartacei le pedine o cubetti (tre rossi, tre blu e uno bianco), recuperandoli da altri giochi.

Grande nota di merito per il regolamento, che annovera incursioni nel lessico antico e aulico del tempo dei cavalieri, ci leggo parecchia ironia tra le righe, in stile "tongue in cheek".

Considerazioni finali

Il tabellone: partita in corso
Il tabellone: partita in corso

Il gioco poggia su meccanismi di scelta azione, collezione set, e quello che l'autrice definisce zugzwang, ovvero il dilemma di dover obbligatoriamente muovere negli scacchi, anche se tutte le opzioni sono controproducenti, in questo caso il dover scegliere di subire una perdita in entrambe le azioni tra le quali scegliere.

Per analizzare il titolo, ho scelto di sviscerare uno per uno i punti che l'autrice si è prefissata nelle premesse di cui sopra.

TFotCoG è semplice: il regolamento è scritto molto bene e il gioco si spiega in pochi minuti. Le regole sono pochissime, in parte ricorda l'immediatezza di un Sushi Go! nello scoring differente per le tessere di ciascun colore. Tabellone graficamente schematico, riassume bene tutto quello che c'è da ricordare: quando si tengono le tessere e quando si scartano, quando e quanto si pesca dalla darkness (i quadrati neri che vedete nelle foto), quanto valgono le nostre tessere oro e quanto quelle dell'avversario.

TFotCoG è elegante: a fronte della semplicità di cui sopra, la profondità verticale del gioco è parecchia, ma è la struttura del gioco in sé a tagliare le gambe alla paralisi d'analisi, offrendo di fatto solo due opzioni (più una, il drago) alla volta, sulle sette disponibili. Se non è eleganza questa...

TfotCoG è severo: ogni scelta è comunque sofferta, come già accennato nella spiegazione. Si ricerca un sottile equilibrio tra fare punti senza far regali troppo graditi all'avversario; cedere meno tessere oro possibile e metter l'altro in condizione di regalarle a noi; usare con saggezza il drago, rinunciando a un turno al momento opportuno (ma non al regalo, maledizione!), o addirittura bloccando una specifica azione, per rallentare l'avversario sul tracciato dei punti o per avvantaggiare noi. Il tema del regalo "forzato" è percepibile durante le partite: di nuovo, indice di un gioco fatto con criterio, dove l'ambientazione traspare dai meccanismi.

Obiettivo ribaltamento dell'insalata di punti: raggiunto, con un meccanismo di catch-up che magari non sarà gradito a tutti (il valore decrescente delle tessere oro), ma aggiunge pepe al gioco.

TfotCoG è educatamente crudele: riuscire a forzare l'avversario a fare punti, liberandosi delle tessere di un colore prima che sia pronto a ottimizzarle, o a donarci tessere oro non ha prezzo.

L'interazione è esponenziale durante il corso della partita: parte media e nella seconda metà cresce. Vi ritroverete gli ultimi minuti a fare i conti di quanti punti avrà l'avversario con le tessere oro e quanti voi. Giocando d'astuzia, potrete costringere l'avversario a scavallare la riga che dà due punti per ogni oro, potrete impedirgli di mettere gli ori nella corte, non spostandovi dalle azioni apposite.

È indicativo dell'ironia dell'autrice che sia ambientato durante un bizzarro summit tra teste coronate europee: ognuno cerca di impressionare l'altro con doni, ma... entrambi vogliono il proprio tornaconto, per non veder scemare il potere di negoziazione. A ogni mossa dovrete decidere a cosa rinunciare, spesso optando per la via meno ovvia: in sostanza, uno dei giochi che concretizzano il detto francese "chiosir c'est renoncer".

Il rosso ha usato il drago per bloccare l'azione del drappo d'oro: non può più essere usata finché il drago (bianco) rimane lì
Il rosso ha usato il drago per bloccare l'azione del drappo d'oro: non può più essere usata finché il drago (bianco) rimane lì

In conclusione un gioco spiegabile in cinque minuti, ma profondo, divertente, veloce, subdolo e crudele. Difficilmente farete una sola partita.

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Commenti

Interessantissima casa editrice la Hollandspiele. Peccato per i costi attualmente proibitivi. Ma è possibile che nessuno in Europa abbia interesse a rivendere i loro giochi? A parte nella fuoriuscita Inghilterra 

Accipiter scrive:

Interessantissima casa editrice la Hollandspiele. Peccato per i costi attualmente proibitivi. Ma è possibile che nessuno in Europa abbia interesse a rivendere i loro giochi? A parte nella fuoriuscita Inghilterra 


Eh, servirebbe un importatore disposto a prendersi il rischio...
Io col pnp son veramente negato e (pensando alla puntata di Radio Goblin), il pensiero di star lì a far taglia e cuci mi fa passare la voglia di provare il gioco.

Accipiter scrive:

Interessantissima casa editrice la Hollandspiele. Peccato per i costi attualmente proibitivi. Ma è possibile che nessuno in Europa abbia interesse a rivendere i loro giochi? A parte nella fuoriuscita Inghilterra 

È proprio il tipo di stampa "print on demand" a essere costoso. Amabel e Mary Holland sono una casa editrice casalinga che comunque non raggiunge non dico la grande, ma nemmeno la media distribuzione. 

@siras

Anch'io sono piuttosto pigra, ti assicuro che questo è super-semplice: il tabellone puoi anche lasciarlo su un foglio A4, basta incollare e ritagliare due fogli di counter. Stop.

@Infinitejest

Difetti/limiti del gioco a tuo parere?  

@Pewa

Probabilmente la rigiocabilità, siamo nei paraggi delle sfide kniziane alla Schotten Totten. Anche qui: dipende, dipende se per te la rigiocabilità sia o no un problema. A mia opinione, in questo caso è un problema di poco conto, dato che con 12 dollari ti porti a casa un gioco che è una chicca di cattiveria. Se lo hai giocato abbastanza da averlo "esaurito", hai sfruttato bene i soldi spesi; io invece lo tengo come gioco da tirar fuori ogni tanto... 

 

A proposito di Knizia: ho letto un commento su The Field of the Cloth of Gold che diceva così: Imagine if 90’s leather jacket Knizia put two knives in a box and said “you’re only allowed to use these on yourselves, now win”... direi che rende l'idea! 

Sempre articoli interessanti e ben argomentati!

Gioco mooolto interessante. Grazie @Infinitejest per portare alla nostra attenzione questi ultraunderdog meritevoli che molti di noi altrimenti si perderebbero. 

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