In ogni introduzione che faccio a una recensione racconto qualcosa di me, mi viene naturale, non per manie di protagonismo o perché penso che a qualcuno debbano interessare aspetti più o meno rilevanti del mio quotidiano, ma perché ogni volta che inizio a scrivere non so mai come diamine iniziare. Tutto questo preambolo per dire che, se vi ricordate, nella recensione di The Grimm Forest ho già scritto di quanto sia io che, soprattutto, Mrs. Rosengald, possiamo essere sensibili a determinate tematiche. E se per quel gioco posso fare ammissione di colpa visto che glielo mostrai io, tenerle nascosto il gioco di cui scrivo oggi sarebbe stato più difficile che tenerle nascosto un harem di amanti messe dietro il divano. Sto per scrivere di Disney Villainous, un gioco di Prospero Hall per 2-6 giocatori (ma anche no) della durata - promessa - tra i 40 e gli 80 minuti. Inutile dire che ho potuto rimandarne l'acquisto solo per poco con la scusa che fosse edito solo in inglese; poi Ravensburger ha deciso che anche l'italico idioma doveva avere la sua versione, che è quella che ho sulla scrivania mentre scrivo.
Ambientazione
Non ci sono buoni e cattivi, ma solo cattivi e peggiori: è questo il fascino delle persone. Pedro Almodóvar
Gli eroi sono sempre giovani e belli cantava Guccini; io ho sempre avuto un debole per Robin Hood, ma quanti validi eroi troviamo nella nostra infanzia? E quanti di questi, in un modo o nell'altro, provengono dall'universo Disney? Aladin, Simba, la Sirenetta, Peter Pan. Meravigliosi, ma sarebbero tali senza un degno avversario? Un cattivo da sconfiggere?
Ma poi pensiamoci bene, i “cattivi” hanno sempre tutti i torti?
Insomma quel dannato Peter Pan ha dato la mano di quel pover'uomo in pasto a un coccodrillo! Una lezione se la meriterebbe! E se il sultano è palesemente rimbambito non sarebbe meglio che governasse uno sveglio? Se l'idea di vedere questi paladini della giustizia per una volta sculacciati ben bene vi solletica, continuate pure a leggere.
In Villainous i giocatori controlleranno uno tra sei iconici antagonisti dei film Disney, ognuno con il proprio obiettivo personale. Ma solo il primo a riuscire nell'intento potrà essere incoronato il cattivo tra i cattivi.
Il gioco
La stanno cantando, eh? Beh canteranno su un'altra musica! Raddoppia le tasse! Triplica le tasse! Spremi fino all'ultima goccia questi insolenti "bifolchi canori"! Il principe Giovanni
Essere un cattivo della Disney è facilissimo e in poche mosse diventerete più crudeli di Crudelia Demon, più avidi del principe Giovanni e più sbruffoni di Gaston. Ogni giocatore sceglie uno tra i sei personaggi disponibili nel gioco base – la Regina di Cuori, Malefica, Ursula, Jafar, Il principe Giovanni e Capitan Uncino – e posiziona di fronte a sé i materiali, ovvero una plancia, una miniatura e due mazzi di carte, il mazzo Fato e il mazzo Cattivo.
Il gioco è fortemente asimmetrico tanto che ogni personaggio avrà carte uniche e condizioni di vittoria differenti gli uni dagli altri, anche se tutti si rifanno alla stessa meccanica di base.
Ogni giocatore inizia la partita con quattro carte in mano e nel proprio turno sposta la propria miniatura in una delle quattro zone del proprio reame; ogni zona permette di fare quattro azioni, risolvibili in qualsiasi ordine dal giocatore. L'unico obbligo, a inizio turno, è scegliere sempre una zona diversa... Si, anche i cattivi della Disney giocano a Scythe!
Le azioni possibili sono molto semplici: ottenere un certo numero di gettoni potere, giocare o scartare carte dalla propria mano o scontrarsi con gli eroi che invadono il nostro reame nel tentativo di romperci le uova nel paniere. L'unico modo che abbiamo per interagire con gli avversari, infatti, è attraverso il loro mazzo Fato: con un'azione posso pescare due carte dal mazzo dell'avversario e giocargliene una contro, così che ogni cattivo subisca attacchi solo da personaggi della sua storia.
Le carte che possiamo utilizzare sono oggetti e alleati da giocare nelle varie zone del regno, oppure effetti, ovvero carte azione che si scartano dopo essere state risolte, a differenza di quelle giocate nel regno che rimangono e fanno perdurare eventuali effetti.
Si va avanti giocando così finché un cattivo non raggiunge l'obiettivo e vince.
Considerazioni
Iago: Io mi sono stufato! Se quello cerca ancora di rifilarmi un altro di quegli schifosi biscotti muffiti, giuro che...
Jafar: Cerca di calmarti, Iago!
Iago: Io gli rivolto la faccia con un pugno!
Come avrete già intuito dal voto non ci troviamo davanti a quello che ritengo essere un gran gioco: mi trovo a dare un'altra insufficienza a
Prospero Hall - dopo
Kero - sebbene, a mia discolpa, abbia scoperto che il
game designer fosse lui solo quando sono andato a controllare l'autore del gioco per poter segnalarlo nella recensione.
Partiamo dai materiali: niente da dire, tutto di ottima qualità, le plance sono belle e chiare, le miniature - con questo stile un po' abbozzato - mi piacciono, le illustrazioni ispirate ai film di animazione sono – ovviamente – meravigliose, così come la fattura delle carte, di ottima qualità.
Sui materiali davvero non trovo nulla da obiettare, dieci e lode.
Venendo al gioco, partiamo dagli aspetti positivi. I mazzi e gli obiettivi sono sufficientemente caratterizzati e rimandano molto al personaggio che vogliono simulare, alcuni ovviamente più di altri. Secondo me la menzione d'onore però va a Capitan Uncino: giocandolo si percepisce tutta la sua ossessione per Peter Pan, ben rappresentata dalla spasmodica ricerca del suo avversario prediletto nel proprio mazzo Fato.
Per rendere meglio l'idea di cosa voglio dire, visto che la spiegazione del gioco ha portato via solo poche righe, spendo due parole sui vari personaggi.
Il Capitan Uncino - Come già detto secondo me svetta su tutti per attinenza al personaggio: l'obiettivo del buon vecchio Uncino è quello di trovare Peter Pan e trascinarlo sulla propria nave e lì sconfiggerlo; cosa non semplice, anche perché l'albero dell'impiccato – una delle quattro zone di Uncino – è bloccato fintanto che dal suo mazzo Fato non verrà estratta La mappa dell'Isola del Tesoro, l'unico luogo che gli permette di spostare Peter Pan. Ha un gioco interamente incentrato sul combattimento, con pirati, cannoni e bombe; le carte azione a sua disposizione sono quasi tutte utili a scartare carte dal mazzo Fato per trovare l'odioso ragazzino.
Il Principe Giovanni - Altro personaggio che adoro. Il suo obiettivo non poteva che essere riscuotere le (bellissime) tasse! Il principe vince se si trova a iniziare il proprio turno con almeno venti gettoni potere; peccato che Robin Hood e l'allegra combriccola non siano d'accordo, rubando spesso e volentieri al povero micione. Ha varie guardie al suo servizio ma anche carte che lo fanno guadagnare a discapito dei nemici che invadono il suo regno: dopotutto una tassa da pagare non si nega a nessuno.
Jafar - Il gran visir deve trovare lo scarabeo nel proprio mazzo (così da poter aprire la caverna delle meraviglie, una zona del suo regno inizialmente bloccata), avere il genio dalla propria parte e portare la lampada a palazzo. La sua particolarità principale è la possibilità di ipnotizzare gli eroi con il suo bastone e tramutarli in alleati, ed è l'unico personaggio che ha carte che aumentano il limite di mano.
Malefica - deve giocare una maledizione in ogni zona del suo regno, cosa che le sarà resa difficile da vari personaggi che annullano le maledizioni già lanciate; la sua particolarità – oltre a trasformarsi in drago – è quella di servirsi dei corvi per fare più azioni a turno, e come ogni strega che si rispetti piega le regole a suo piacere, grazie a carte che le permettono di visitare per due turni consecutivi lo stesso reame.
Ursula - Deve impadronirsi della corona e del tridente, ed è caratterizzata dall'assenza di alleati nel mazzo, ma si servirà di contratti vincolanti per togliere di mezzo i vari eroi che proveranno ad ostacolarla.
La Regina di Cuori - Questa povera monarca desidera solo vincere la sua partita: infatti cercherà di mettere le sue guardie a forma di archetto in ogni zona del reame per poi riuscire a fare un tiro vincente... e glielo vogliono anche impedire! Mi sembra anche legittimo che qualche testa cada.
Veniamo ora alle note negative, partendo dalla scalabilità. Il gioco funziona in due, regge in tre e poi crolla miseramente con attese pesantissime in quattro o più partecipanti, visto che come avrete capito siamo mezza punta di scarpa davanti al solitario di gruppo e si verificano fastidiosissime situazioni in cui è un giocatore già eliminato a decidere di fatto il vincitore.
Il bilanciamento in questo gioco non esiste. Per quanto mi riguarda esistono due gruppi da tre personaggi - Ursula, Jafar e Capitan Uncino - che hanno obbiettivi che richiedono di sbloccare un luogo sulla plancia e trovare determinate carte il prima possibile, mentre gli altri tre hanno tutti i mezzi necessari per vincere fin dall'inizio. Se si provano a far scontrare i membri di questi due gruppi tra loro le partite possono anche essere abbastanza bilanciate, ma se si fanno altri tipi di scontro – tipo Jafar contro Malefica per dire – la maggior parte delle volte chi non deve attendere carte specifiche vincerà, cosa che si ripercuote sul gioco con più di tre partecipanti, con giocatori che hanno condizioni di vittoria troppo a lungo termine che fanno tanta fatica.
La fortuna è onnipresente nella pesca delle carte dal mazzo ma anche nel tentativo di contrastare l'avversario. Infatti pescando solo due carte può capitare che non si trovino carte giocabili, o carte che aiutino a impedire all'avversario di raggiungere la propria condizione di vittoria.
In due giocatori una partita è sufficientemente breve da permettere al gioco di non divenire pesante e permettendo, a chi come noi è un appassionato Disney, di lasciarsi coccolare dai personaggi della nostra infanzia, regalando anche risate e momenti di divertimento, per quanto più derivanti dalla bellezza dei personaggi che dal gioco stesso.
Ovviamente il gioco si propone di essere per tutti e non certo per un ristretto numero di giocatori assidui, ma in un mercato che sforna giochi per ogni target possibile o quasi, anche per giochi che si rivolgono a un pubblico casuale - o comunque alle prime armi - si trovano titoli molto più validi. Insomma, se non fosse un gioco sui cattivi della Disney non ne staremmo nemmeno a parlare.
I pareri di Mrs. Rosengald
Povere sciocche semplicione. Pensavate di poter sconfiggere me?! Me! La signora di ogni male! Bene, eccovi la vostra adorata principessa! Ahahahahaaha! Malefica
Più o meno sono d'accordo con Rosengald, il gioco è veramente semplice e deve il suo successo al tema Disney che sicuramente ha una potenza commerciale formidabile.
Non ho tanti pareri da esprimere sul gioco visto che lo trovo veramente insulso: se non era per la Disney, che tanto amo, gli darei un 4, perché non hai mai davvero delle scelte da fare, visto che il mazzo dei cattivi è praticamente composto da cinque carte che si ripetono e di cui ne hai in mano quattro e... basta, giochi carte e peschi carte.
Per non parlare del libretto eroi che vorrebbe spiegarti come giocare il tuo cattivo: potevano farne uno unico con scritto chi pesca meglio le carte vince.
Sul bilanciamento sono meno estremista di Rosengald, ci sono personaggi più o meno facili ma alla fine Ursula se pesca bene può vincere subito anche contro Malefica o la Regina di Cuori.
Lo consiglio a chi è veramente un appassionato della Disney, magari se con figli, non a giocatori che cercano un gioco soddisfacente anche se leggero... Anche se alla fine lo rigiocheremo. Perché? Perché è della Disney, che domande!
Il voto di Mrs. Rosengald: 6 (4 per il gioco +2 di Disney)