Per me si tratta di uno dei pochi acquisti sicuri, un plauso alla Cranio per la localizzazione!
La seguente anteprima - basata su una partita con il prototipo e dai walkthrough in rete, dato che il regolamento non è disponibile - non ha, in nessun modo, valore di recensione.
Gaia Project, di Jens Drögemüller e Helge Ostertag, è un gioco gestionale non adatto ai neofiti che prevede da uno a quattro giocatori e con una durata stimata in due ore abbondanti, edito in Italia da Cranio Creations. Si basa su meccaniche collaudate di gestione risorse, costruzione reti ed un pizzico di crescita asimmetrica grazie a dei poteri speciali (tecnologie).
Il gioco
Scopo di Gaia Project è quello di guadagnare il maggior numero di punti vittoria. All'inizio della partita vengono selezionati due obbiettivi finali che garantiranno punti a fine partita e sei tessere punteggio, che indicano i bonus da guadagnare di turno in turno.
Per prima cosa si riceve la propria rendita, generata dagli spazi della scheda fazione sbloccati nei turni precedenti - costruire strutture infatti lascia scoperti dei simboli che contraddistinguono le risorse del gioco da raccogliere ed utilizzare. Il gioco poi procede con la fase azioni: uno alla volta ogni giocatore procederà ad effettuarne una; quando tutti i giocatori al tavolo hanno passato il turno termina. Il tutto va ripetuto per sei turni; si procede poi al conteggio finale dei punti vittoria.
Le azioni possibili sono le seguenti:
- costruire una miniera: permette di costruire l'edificio base del proprio impero. Tuttavia ogni fazione ha solo un tipo di pianeta colonizzabile, quindi sarà necessario spendere risorse
- iniziare un progetto Gaia: c'è una tipologia di pianeti, quelli transdimensionali, che non possono essere terraformati con i mezzi standard. La difficoltà nel rendere abitabili questi corpi celesti è sensibilmente più alta e quindi sarà necessario avere una risorsa specifica, il gaiaformer.
- migliorare una struttura: permette di rimpiazzare un edificio già presente sulla mappa con uno di livello superiore della propria riseva. Per esempio una miniera può essere sostituita da un mercato, che a sua volta può diventare un centro di ricerca; e cosi via. Ogni tipo di edificio fornisce un tipo di bonus diverso, dalle risorse ad abilità speciali di fazione;
- formare una federazione: quando si hanno abbastanza strutture collegate sulla mappa, si possono unirle per guadagnare punti vittoria e/o risorse;
- progredire con la ricerca: utilizzare questa azione permette di spendere energia per salire in uno dei sei diversi tracciati ricerca, accedendo ad abilità speciali. Ad esempio risorse aggiuntive durante la fase di rendita, sconti permanenti sui costi di costruzione/gaiaformazione, e cosi via. Se si riesce ad arrivare all'ultimo livello si sblocca inoltre una tecnologia speciale riservata solo a un giocatore;
- utilizzare azioni Energia o Quantum Intelligence Cube: permette di utilizzare delle azioni speciali stampate sulla plancia al costo di risorse rare come Energia e Quantum Intelligence Cube (Q.I.C.). Sulla plancia fazione si hanno tre ovali che contengono i gettoni energia; quando la risorsa viene guadagnata i gettoni nell'ovale 1 passano al 2, quando tutti i gettoni saranno nell'ovale 2 potremo iniziare a spostarli nel 3 ed infine utilizzare questa azione per spenderli, facendoli tornare in posizione di partenza. I cubi Q.I.C., invece, sono la risorsa più rara del gioco e si possono guadagnare quasi esclusivamente progredendo con le ricerche;
- azioni speciali: permettono di usare sia le proprie abilita di fazione che quelle derivate da particolari tecnologie;
- passare: il primo a farlo diventa il primo giocatore del turno successivo.
Al termine del sesto turno di gioco si procederà a conteggiare i punti vittoria di fine partita derivati da obiettivi finali, posizione nei tracciati di ricerca e risorse rimaste ai giocatori. Sommati a quelli guadagnati durante la partita, essi decretano il vincitore.
Prime impressioni
Partiamo da quel che tutti volete sapere su Gaia Project: si! è al 75% abbondante Terra Mystica.
La seconda domanda che le vostre voci nella mia testa mi sussurrano è più delicata: "Riesce Gaia Project a migliorare quel capolavoro di Terra Mystica?". A questa è molto più difficile rispondere, sopratutto dopo solamente un paio di video visti e una partita al prototipo.
Un presupposto prima di iniziaPartiamo quindi da quello che mi ha colpito.
Nonostante il meccanismo di base sia molto simile ho sentito forte la necessità di disimparare alcune nozioni e abitudini ormai consolidate. Questo effetto l''ho trovato piacevole, in quanto ci si ritrova davanti ad una vera e propria reimplementazione e non, banalmente, a Terra Mystica nello spazio. La sensazione di smarrimento è principalmente dovuta alle due nuove risorse introdotte e alla gestione delle tecnologie. Proprio questo ultimo aspetto, la nuova realizzazione dei tracciati dei culti, è l'aspetto che più mi ha infervorato di questo Gaia Project: ho sempre trovato il meccanismo dei culti del predecessore un po' slegato al corpo del gioco; declinando tale aspetto in questo senso, Gaia Project invece mantiene, invece, una compattezza sia tematica che di flusso di gioco invidiabile - oltre all'enorme soddifazione di aggiungere altra asimmetria a quanta già esistente.
Tutto ciò, purtroppo rende la gestione delle nostre entrate lievemente meno pratica da tenere sott'occhio, in quanto dobbiamo leggere tutti i bonus sui vari tracciati, oltre a quelli stampati sulla plancia e sulle tessere tecnologia, ma non so se questa è una mancanza di ergonomia derivata dal prototipo.
Una nota negativa, invece, è costituita dalle regole per acquisire le super tecnologie, quelle raggiungibili solamente arrivando all'ultimo spazio della tecnologia corrispondente, le ho trovate estremamente complicate, senza aggiungere granchè all'esperienza di gioco.
L'altro fattore di estrema differenziazione tra i due titoli è la mappa: quella di Gaia Project è modulare e se, da una parte, è un netto miglioramento rispetto a quella fissa di Terra Mystica, in quanto aumenta ancor più la rigiocabilità, dall'altro canto potrebbe anche essere un punto di fragilità, in quanto un piazzamento delle tessere poco oculato potrebbe favorire una razza rispetto ad un altra. In definitiva lo vedo come un pro di questa versione: la frase "Il grande gioco ti dà delle scelte già dalla preparazione" l'ho sempre trovata corretta. Degno di nota anche il fatto che la mappa, finalmente, scala per il gioco a due.
La preparazione e la spiegazione di Gaia Project invece le ho trovate leggermente più lunghe ed arzigogolate rispetto a quelle di Terra Mystica; di contro, posso azzardare a dire che, durante la partita ,il flusso di gioco scorre ancora più placidamente rispetto al predecessore.
Per finire nulla di nuovo sul lato della interazione, se non nella solita meccanica del concedere punti energia ai vicini dopo aver costruito: se vi aspettavate flotte di incrociatori galattici pronti a conquistare i pianeti avversari, sappiate che in Gaia Project non li troverete. Vi lascio pregustandomi le infinite discussioni sul nostro forum riguardo il bilanciamento delle fazioni, che come il Natale, Essen e le tasse, arriveranno copiose e a loro modo dolorose.
Killa_Priest Hype-O-Meter: 8