Il sogno di un giocatore è quello di sedersi ad un tavolo in buona compagnia e giocare ininterrottamente per tutto il tempo possibile. Quante volte vi capita a fine serata, dopo aver giocato anche ad un bel cinghialone, di avere la sensazione che avreste continuato a giocare in scioltezza nonostante l'ora tarda?
E allora cosa c'è di meglio che organizzare una bella giornata piena di giochi con la possibilità di fermarsi solo quando davvero non se ne può più? Questo è quello che abbiamo pensato di fare e abbiamo fatto @Aibindrye, @Francis_Ford_Fiesta ed io.
Appuntamento a casa FFF alle 9,30 di venerdì 15 luglio. Il prode FFF ha smontato da lavoro circa tre ore prima e sul tavolo della cucina ci fa trovare i cornetti caldi. Io arrivo puntuale, un nostro amico, che si chiama Francesco ma che per comodità chiameremo il Notaio, fa capolino verso le 10.
Per primo intavoliamo Tzolk'in. Lo spiego e alle 10,30 partiamo. Nessuno dei tre conosce la famigerata strategia dominante e quindi ognuno va per la sua strada. Il gioco risulta fluido, il Notaio è il primo a tentare una fuga ma la sua strategia sparagnina (in termini di riproduzione lavoratori) non gli consente di prendere il largo. FFF entra in partita dopo qualche giro di ruota ma poi comincia a macinare punti. Il sottoscritto accumula mais a più non posso (che fosse questa la strategia dominante? Vi prego non ditemelo) e grazie all'acquisto del monumento che moltiplica 3 volte ciascun livello di progresso tecnologico raggiunto vince la partita. Prima di calcolare il punteggio del mio unico monumento eravamo tutti e tre in due punti (FFF avanti a me avanti al Notaio). Bella partita.
Ci accorgiamo che è passato mezzogiorno da una decina di minuti ed è troppo tardi intavolare un altro gioco pesante, considerando che alle 13 Aibi ci avrebbe raggiunto dopo mezza giornata lavorativa. Così mentre FFF porta il cane a pisciare e una volta salito prepara un piatto di pasta, io e il Notaio ci gustiamo un sempre ottimo 7 Wonders Duel. Vinco ai punti, ma al Notaio sarebbe bastata una sola carta verde per vincere.
Il programma recita Agricola, ma a questo punto ci vuole un bel filler. E per anticipare il tema scegliamo ovviamente Maiali al galoppo. Corsa emozionante e ricca di colpi di scena. Il Notaio si fa valere e porta a casa la vittoria. Gioco sempre elegante e profondo.
Passiamo a Rosenberg e le sue bestie. Aibi è scettico perché a lui non piacciono le pecore nei giochi (mi è sempre sembrata una valida e condivisibile motivazione), ma come si fa ad essere un top player e non averlo mai giocato? FFF spiega, indi si parte. Ognuno sceglie una via: FFF ara e semina, Aibi costruisce steccati larghissimi, il Notaio punta subito a rimodernare casa e io mi dedico ai maiali. Giochiamo con carte assegnate randomicamente e quindi facciamo fatica (almeno io) a calarle in maniera funzionale alla strategia. Il gioco va veloce fino al termine. Si pensa poco e si agisce tanto. È un bel gioco, indubbiamente. Ma è il classico gioco che devi conoscere bene per poterlo far girare con criterio. Alla fine ognuno si limita a curare il proprio orticello (nel vero senso della parola ) e così i punteggi sono completamente sballati.
Vince Aibi, a me resta la soddisfazione di aver portato in casa non una, bensì tre pecore, una per contadino...
Sono quasi le sette e come pre-serale scegliamo Trajan. È per tutti una novità quindi impieghiamo qualche turno per capirlo per bene (e mangiare una gustosissima e conseta insalata feldiana di punti). Fortunatamente è un gioco che ti consente di studiare con anticipo la mossa e perciò siamo tutto il tempo a fissare i pirulicchi sulla plancia personale e a capire come distribuirili nelle ciotoline.
Arriviamo molto a fatica alla fine della terza epoca o era o quella che è. Insomma ad una dalla fine molliamo (per la cronaca è in vantaggio il Notaio). Anche perché nel frattempo il cane deve pisciare di nuovo, sono in arrivo le pizze e ci hanno raggiunti @Askatasuna e un altro amico che si chiama Alessandro e che per comodità chiameremo Alessandro.
Ed ecco che sul tavolo fa la sua setuppata Antike II (solo grandi autori, poteva mancare il mio amato Gerdts?). Askatasuna spiega con la solita, inconfondibile e dichiarata maestria e solo una persona dopo una spiegazione chiara, limpida e senza possibilità di replica poteva fare una domanda fessa come "Sì ok, ma le carte quindi a cosa servono?" Chiaramente sto parlando di me. La partita scorre veloce (tonda rondella quanto ti amo).
FFF e Aibi si fronteggiano sotto il Mar Nero, il Notaio prende piede in Russia ed est Europa. askatasuna controlla il nord Africa, io il Mediterraneo e Alessandro il nord Europa. Ci espandiamo gradualmente e dopo un'ora cominciano le mazzate vere e proprie. La partita vede subito un padrone: Alessandro con soli tre puzzilli fa sempre la mossa giusta e comincia a collezionare carte in tutti i modi possibili, mantenendo tranquillamente il controllo del territorio, anche grazie ad una mia pacifica invasione. Non solo, lasciando incustodita una mia regione gli consento di distruggere l'ultimo tempio e guadagnare l'ultimo punto. Applausi e onori per Alessandro, pernacchie per me.
Siamo in sei e vorremmo giocare ancora, ma abbiamo soltanto Princes of the Renaissance che scali nel nostro numero, ma le forze cominciano a mancare e si capisce che la gioranta sta volgendo al termine. Così si chiude con un Nome in codice sempre stimolante e divertente.
Da segnalare un mio "finestra 2" che tenta di accoppiare le ultime due carte da indovinare e non cedere il turno all'altra squadra che sul tavolo ne ha solo una. La prima è "imposta" ed è giusta. I miei compagni di squadra (FFF e aska) posano la loro attenzione su cannocchiale e spia. Alla fine optano per quest'ultima che però è la carta degli avversari. Meno male che non era neanche cannocchiale la parola, ma "canguro". Alla mia spiegazione ("beh, il canguro salta... dalla finestra") vengo ri-sommerso dalle pernacchie. Una parabola discendente la mia, due vittorie nei primi due giochi, solo sberleffi negli ultimi due.
Giochiamo tre partite e chiudiamo verso l'una e mezza, distrutti ma felici. Avremmo voluto e potuto giocare di più, ma almeno abbiamo la possibilità la prossima volta di avere un piccolo limite da superare. In fondo 14 ore consecutive non sono niente per chi ha questa passione.