Ambientazione
Siamo all'inizio della seconda rivoluzione industriale e ogni giocatore è un investitore che specula in borsa cercando di guadagnare il più possibile per sé e per i propri clienti.
Il Gioco
Il tabellone principale rappresenta il costo delle Azioni delle 6 compagnie ed è infatti diviso in 30 caselle che vanno da un valore di 0 a 250 per Azione (Azioni di Borsa, s'intende). Sul tabellone si piazzano i segnalini delle 6 compagnie al valore iniziale fisso di 40, poi ciascun giocatore riceve 300$ di capitale e una scheda personale. In tale scheda c'è lo spazio per posizionare i guadagni dei clienti e 4 spazi per 4 Azioni destinabili ai clienti.
Si prende poi un numero di portacarte pari ai giocatori, disposti in modo tale che ciascuno possa vedere solo quello alla propria destra e quello alla propria sinistra (quindi ogni portacarte sarà “in comune” tra due giocatori).
In ogni portacarte si mettono 8 tessere casuali riportanti le oscillazioni delle compagnie in borsa (quindi da -6 a +6).
La partita si svolge in 2 grandi round in ognuno dei quali ogni giocatore avrà 4 possibilità di vendere/comprare azioni e di influenzare l'andamento delle compagnie in borsa (e, di conseguenza) i guadagni suoi e degli altri).
In ogni turno, infatti, ogni giocatore potrà vendere oppure comprare fino a 3 carte Azioni e, successivamente, dovrà giocare due tessere Azione (una da destra e una da sinistra) variando così il prezzo delle Azioni in borsa.
Di queste due tessere, una è giocata col valore intero e l'altra col valore dimezzato (a scelta del giocatore) per cui, anche vedendo i loro valori, non si ha mai la certezza di sapere quali i nostri avversari giocheranno intere quali dimezzate.
Ogni volta che compra/vende azioni, il giocatore può anche destinarne una alla plancia per i clienti: tale azione rimarrà lì fino alla fine del round e frutterà soldi per i clienti (tali soldi non potranno più essere utilizzati nel gioco).
Alla fine di ciascuno dei due round si controlla il valore delle azioni dei clienti e le si tramuta in soldi. Alla fine del secondo round, chi avrà raccolto meno soldi per i propri clienti viene eliminato del gioco e quindi non concorre al conteggio finale per la vittoria. Vince chi ha ottenuto più soldi per sé stesso (una volta permutate in denaro tutte le proprie Azioni).
Considerazioni
Partiamo dai materiali: ottimi, anche in considerazione che non siamo di fronte a un Best-seller.
Le carte sono di piccolo formato (tipo quelle di Nell' Anno del Dragone), belle spesse, anche se tendono un po' a “sbucciarsi” quando le si mescola troppo (forse proprio per lo spessore). I portacarte sono in legno e tutte le plance in solido cartoncino, nulla di eclatante graficamente, ma funzionali. La grafica è sufficientemente curata per quel poco che consente l'essenziale ambientazione. Ottime la banconote di carta sia come dimensione (né troppo grandi né troppo piccole) che come quantità.
Hab & Gut ha il pregio di calarci nell'ostico modo della speculazione finanziaria con poche semplice regole che consentono di creare o distruggere piccole fortune nel giro di mezzora senza farsi venire un attacco di cuore.
Il regolamento è veramente semplicissimo e si spiega in 10 minuti. Più sottile invece è la comprensione del buon gioco, di quando è bene vendere, di quando è bene comprare di quanto bisogna stare attenti a cosa vendono /comprano gli avversari e così via.
Insomma, anche se non siamo di fronte a un miracolo ludico, Hab & Gut ha il grosso pregio di unire semplicità di regolamento a una certa profondità di gioco e a una sicura velocità di esecuzione (raramente un partita supera i 45 minuti, a meno che non stiate giocando con vero broker che farà di tutto per non far brutta figura...).
Simpatico anche il meccanismo dell'eliminazione finale che costringe ancora una volta di più a stare attenti agli avversari e pone il giocatore di fronte al dilemma di conservare per sé una buona Azione o destinarla ai clienti in modo da non essere eliminato.
Ovviamente il gioco offre solo un controllo sommario del futuro andamento borsistico, dato che si ha accesso solo ai portacarte immediatamente adiacenti alla propria postazione.
Non solo: dato che le tessere possono essere giocate intere o dimezzate, i nostri calcoli possono essere solo approssimativi.
Il gioco risente un po', per questo motivo, del numero dei giocatori, dato che in 3 si vedranno 2 portacarte su 3 e si potrà quindi programmare un po' di più la nostra condotta. In 5, invece, i portacarte “invisibili” sono ben 3, per cui ci si deve affidare un po' di più alla fortuna e stare molto attenti alle Azioni comprate dagli avversari con cui non si ha nulla in comune.
Ciò non toglie che il divertimento è assicurato, in 3 come in 5.
Insomma, direi che Hab & Gut è un ottimo filler da tirar fuori a fine serata, diverte, non stanca, è semplice nelle regole e sufficientemente appagante per le meningi.