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  • Ho giocato a...
    | 3 commenti
    Pochi sono quei Goblin ad avere una possibilità come questa. Una moglie devota che porta la prole dalla suocera per il weekend lasciando casa libera al marito per trasformarsi in un ludo-mannaro e giocare per 48 ore non stop con gli amici...
    Autore:
    phalanx

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A Touch of Evil: The Supernatural Game: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
6756
Voti su BGG:
4642
Posizione in classifica BGG:
1318
Media voti su BGG:
6,98
Media bayesiana voti su BGG:
6,45

Voti e commenti per A Touch of Evil: The Supernatural Game

5

Ho comprato A touch of evil insieme all'espansione Something wicked dopo aver letto svariate recensioni nei forum di mezzo mondo. Notando i pareri fortemente discordanti, ho esitato più volte nell'acquisto, ma, come spesso accade, alla fine ho ceduto. Il tema è per me molto interessante e devo dire che l'ambientazione si sente tutta: la cura riposta nei materiali così come nelle illustrazioni è davvero maniacale e catapulta il giocatore all'interno di un vero e proprio film dell'orrore. più volte è stato azzardato il paragone con Sleepy Hollow e, acconti fatti, è davvero azzeccato: nell'ottocentesco villaggio di Shadowbrook accadono cose strane, compaiono creature mostruose e la gente del villaggio inizia a scomparire... sta agli eroi di turno scoprire il covo dell'orrenda creatura ed ucciderla una volta per tutte! Il gioco offre una collezione di mostruosità davvero da non perdere: si va dal vampiro al licantropo, dallo spaventapasseri al consueto cavaliere senza testa. L'espansione Something Wicked, poi, aggiunge più personaggi, sia buoni che malvagi: ci troveremo, dunque, ad affrontare anche un Gargoyle, un fantasma e perfino il mostro della laguna. Insomma, sotto il punto dell'ampiezza dell'offerta A touch of evil non scherza; allo stesso tempo, non si risparmia nella quantità di materiale proposto: decine e decine di tessere, sterminati segnalini salute, una quantità enorme di gettoni investigazione, centinaia di carte e moltissimi dadi. Con l'espansione, del resto, le cose aumentano e si corre il rischio di fare molta confusione. Dopo la dovuta lode di merito che il gioco si merita per la qualità dei materiali, arriviamo alla meccanica di gioco vera e propria che è, a conti fatti, l'unica cosa veramente importante. Purtroppo, una volta apprese le regole (davvero poco chiare e con molte lacune insolute), una volta tenuti sott'occhio gli oggetti da utilizzare, il gioco delude amaramente: la varietà dei malvagi affrontabili, la moltitudine degli eroi presenti, la quantità degli ambienti esplorabili (considerando anche l'espansione) non garantiscono affatto un'esperienza soddisfacente né tantomeno divertente. Il tutto si riduce ad un banale tirare i dadi, spostare la propria pedina e interagire con l'area visitata che il più delle volte consiste nel pescare una carta la quale, a sua volta, ci impone di tirare nuovamente dei dadi per applicare finalmente gli effetti della nostra mossa. Tutti i luoghi si assomigliano, sembra quasi di girare in un lungo e in largo per lo stesso ambiente in cerca di cosa poi?! L'unica cosa che troveremo sarà un esiguo numero di nemici con cui dovremo lottare tirando i dadi, test di abilità che dovremo risolvere semplicemente con un tiro di dadi o, se va bene, delle belle armi da accumulare in vista dello scontro finale. L'interazione tra i giocatori è pressoché assente, perché ognuno pensa per se e si accaparra tutto il possibile prima di provare ad uccidere il villain di turno: le tessere mostro che compaiono sulla mappa non sono molte e visitare più e volte gli stessi luoghi è un'esperienza tutt'altro che gratificante alla lunga. In più, sebbene il regolamento permetta di giocare seguendo tre modalità diverse (cooperativa, competitiva o a squadre), non si apprezzano particolari diversità né ahimè miglioramenti. Questo perché non occorre strategia alcuna per vincere, non si pagano gli errori fatti e non serve pensare accuratamente al da farsi: si, certo si può giocare una carta che metta temporaneamente fuori gioco un avversario, si può rubare l'equipaggiamento ad un altro giocatore, costringerlo a combattere al posto nostro ecc.. ma tutto ciò capita saltuariamente e non garantisce profondità alcuna. Anche la bella trovata degli "Anziani del villaggio" è utilizzata in maniera pessima: a che serve sprecare tempo per capire chi è leale e chi tradisce se con la carta giusta le cose possono cambiare o, peggio, se chi era malvagio e poi muore ritornerà in vita a fianco del mostro?? A che serve perderci del tempo se, alla peggio, si tratterebbe di affrontare un nemico ulteriore con un punto salute quando il mostro, da solo, può arrivare a superare i quindici punti salute? Insomma, si tratta di un gioco dell'oca travestito da gioco impegnato, in cui si vince a caso e, spesso, senza strategia alcuna. Le azioni sono ripetitive ed il ritmo di gioco soporifero: ci sono talmente tante cose da fare in un turno (ovvero, dadi da tirare) che si perde il conto e non ci si capisce più nulla. Troppo troppo troppo macchinoso e assai poco fluido. Si finisce inevitabilmente per cadere in una noia mortale, ripetendo allo sfinimento le solite due o tre mosse e visitando i luoghi a caso: come ho già detto, non ci sono strategie dietro alle mosse e i luoghi si differenziano pochissimo l'un l'altro... Che rabbia! E pensare che le premesse sono ottime... verrebbe voglia di riscrivere il regolamento da capo.
Riservato a chi cerca un gioco molto leggero, in cui la fortuna la faccia da padrona e non ci sia bisogno di strategia alcuna per vincere: chi, al contrario, predilige meccaniche più profonde ed almeno un pizzico di tensione guardi altrove. Peccato, una delusione immensa. Espansione: nonostante in molti abbiano gridato al capolavoro, non ho trovato l'espansione essenziale né così travolgente. Certo, ci sono alcune carte cattivelle che rendono il gioco più difficile ma niente di più. Si consiglia, comunque, di giocarlo in modalità competitiva. Mi dispiace davvero giudicare così in malo modo un gioco del genere, ma purtroppo nonostante la tematizzazione sia forte il "succo" è poca cosa, e per giunta amara.
Voto:4/5.

8

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7

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6

E' stato una mezza delusione. D'accordo che trattasi di un gioco tira- muovi-equipaggiati-combatti, ma tutto risente eccessivamente del caso, tanto che si avverte la sensazione costante di non decidere quasi nulla: tutto pare relegato al risultato che si ottiene con i dadi.
Per rimanere nell'ambito delle associazione di idee con altri giochi, mi viene da avallare il giudizio di chi lo reputa più simile al gioco dell'oca o a Talisman piuttosto che ad Arkham Horror, quest'ultimo - a mio parere - molto più strategico e profondo.

Fattori positivi: l'ambientazione forte (ma non così tanto da farmelo apprezzare a pieno) e la presenza degli anziani, con la conseguente necessità di indagarne i segreti (peculiarità che mi fa propendere per la sufficienza risicata).

5

L'ottima qualità dei materiali lo fa arrivare a malapena al 5. Per quanto mi riguarda è un gioco dell'oca travestito da giocone. Il tabelone è monotono e piatto. Si gironzola su di esso senza un minimo di pathos. Gli anziani hanno un valore limitato ed alcuni personaggi sono sbilanciati in senso positivo o negativo. Basti pensare a quello che per riuscire in qualsiasi impresa può fare 4,5,6: 50% contro 33%, praticamente l'incredibile Hulk! L'originalità è praticamente a zero. Quando, dopo aver girato per la mappa in cerca di potenziamenti, ci si sente pronti, si sfida il cattivo di turno. L'interazione tra giocatori è minima e spesso il dado fa la differenza. E' vero anche che il fattore fortuna deve esserci, ma in altri giochi come Arkham, dove il dado ha una notevole importanza, l'atmosfera e la strategia hanno una valenza sicuramente superiore. Non me ne voglia chi lo ha trovato un buon articolo, ma personalmente lo ritengo un bluff.

5

Premesse interessanti, da amante dei collaborativi. Risultati invece deludenti. Le opzioni collaborativo-competitivo-squadre sembrerebbero positive, ma le possibilità di movimento-azioni di gioco risultano banali, ripetitive e prive di mordente. Nota lieta potrebbe essere la durata, ma in quel caso opterei per trascorre la serata giocando ad altro. Il confronto con Arkham, nel genere, non può che risultare impietoso, anche solo per rapporto coinvolgimento+divertimento.
Un gioco dell'oca farcito di gdr a sfondo horror, in definitiva, con la sfida al cattivaccio finale, una volta che ci si è potenziati a dovere. Viene in mente il sempreverde Talisman, più oca che horror, ma pur sempre un classico per tipologia, cosa che ATOE non ha la presunzione di essere, benchè certamente ne condivida la tediosità.
Mezzo voto in più per la confezione del prodotto, ma col "Supernatural senno di poi" l'avrei lasciato sullo scaffale del negozio.

8

voto: 7,5; Giocato: una decina di volte.

Bel gioco della serie: muovi-pesca-combatti. Ottimi materiali e ambientazione stupenda (personalmente parlando). Sì possono avere diversi gradi di difficoltà e differenti metodologie di gioco (cooperativo, a squadre o in solitario). Non è troppo lungo se giocato in numero contenuto (8 sono davvero tanti giocatori!! ).
ovviamente vi devono piacere questo tipo di giochi quì (muovi-pesca-combatti). Io non ne sono un grande estimatore ma questo e Arkham riesco a tollerarli più che volentieri :)

7

Dopo aver venduto con grandissimo dispiacere Arkham Horror, visto che a tutti i miei amici non piaceva neanche un po', ho pensato di puntare su questo ATOE nella speranza che una versione più leggera di AH potesse far presa anche su di loro (e memore anche dell'ottimo successo che aveva avuto a casa mia Last Night On Earth, sempre della Flying Frog). Come capite dal voto a me è davvero piaciuto, ma con grande delusione ho fatto un altro buco nell'acqua con gli amici. Questo mi porta a pensare che questo gioco può piacere davvero tantissimo a chi, come me, è in grado di andare "oltre" il gioco e viverlo come una vera e propria avventura. Ecco allora che ATOE - con tutta la sua cura nella grafica e nell'ambientazione - esprime tutto il suo fascino, e vi sentirete davvero immersi in un piccolo villaggio alla Sleepy Hollow in cui aleggia una presenza malvagia che si svela piano paino nel corso della partita, e saranno impagabili ad esempio le sortite del Villan (il "cattivone") nel villaggio durante la Mistery Phase e tutte le chicche che regalano le varie carte. Se però vi limitate alla meccanica del gioco (e solo quella) temo farete la fine dei miei amici, annoiati dalll'"andare in giro a raccogliere e basta".

8

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