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Torres: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
14124
Voti su BGG:
9738
Posizione in classifica BGG:
737
Media voti su BGG:
7,09
Media bayesiana voti su BGG:
6,77

Voti e commenti per Torres

7,5

Un ottimo astratto

6,5

Non sono una persona calma di indole, anzi, mi irrito facilmente. Ma di aver voglia di scaravoltare il tavolo con un gdt mi è capitato soltanto una volta, ed era con Torres.

Il gioco c'è tutto, ed è davvero carino e ben fatto, ma la possibilità che con una carta ti freghino 40 punti così, dal nulla, non lo sopporto.

6,8

Un bell'astratto, che nonostante i tanti anni alle spalle può dire ancora la sua

7

Un buon gioco

7,5

Buon german molto interattivo e strategico.

9,5

Mi sono innamorato di questo gioco da quando ho aperto la scatola la prima volta: i materiali erano di una semplicità disarmante ma anche di una cura incredibile e... tutti quei pezzi di torre con porte e merli da incastrare fra loro! Mi pareva di tornare a giocare con le costruzioni (non che abbia mai davvero smesso)! Da allora, il mio amore non è scemato, anche se devo ammettere che non sempre ho voglia di giocare a Torres (a volte preferisco un po' di bluf, a volte un po' di aleatorietà, a seconda dei momenti) e, soprattutto, non sempre ho a disposizione giocatori con il giusto approccio mentale...

Il difetto del gioco, infatti, è anche la sua bellezza, ovvero la sua tipicità, il suo carattere: la matematicità dello svolgimento, il calcolo minuzioso delle mosse e delle tattiche, i ridottissimi margini di vantaggio nei vari castelli che determinano la vittoria o la sconfitta, la morbidezza del fattore competitivo, che porta la sfida ad essere spesso più con se stessi nella ricerca della soluzione più vantaggiosa che contro gli avversari (anche se poi non mancano occasioni per mosse "bastarde"), la bassissima o nulla aleatorietà (a seconda se si gioca pescando le carte o con tutto il set), l'immersione intellettuale scacchistica mista alla dolcezza della dama cinese. E' un gioco che ho imparato a proporre a soggetti a cui intuisco possa piacere flipparsi il cervello così, ed in situazioni isolate da ogni possibile distrazione... è tutto meno che un party game, piuttosto un gioco da stanza buia e faro puntato sul tavolo. Ed inoltre è un gioco che piace anche a chi di solito non gioca, perchè ha poche regole molto chiare e pulite, dura poco e può risultare stimolante come esercizio intellettuale anche al di là del fattore competitivo.

Ecco, mi sto già dilungando e non sono ancora entrato nel merito di questo commento!

Torres ha una meccanica che trovo quasi perfetta e, se dopo parecchie partite, inizia a risultare ripetitivo nello svolgimento, vuol dire probabilmente che è arrivato il momento per i giocatori di modificare il proprio approccio e cercare di variare le proprie strategie. Qui c'è forse un possibile difetto, perchè se è vero che per buona parte della partita il giocatore ha la possibilità di costruire la propria strategia, è anche vero che, a ridosso delle ultime mosse e del calcolo dei punti, è frequente che i movimenti siano matematicamente obbligati (un po' come a volte capita negli scacchi); poco male, perchè il gioco si fa veloce e si può passare direttamente ad un'altra mano.

E poi ci sono sempre le carte Master che stravolgono tutto ed è bello giocarne una ogni tanto anche solo per ricordarsi di quanto fondamentalmente sia splendido il gioco base. E poi c'è sempre la possibilità di modificare a piacere l'assetto di partenza delle torri, solo per il gusto di vedere che succede.

E' fondamentalmente un gioco astratto, con una spolverata di ambientazione che poteva anche non esserci, ma che comunque ho sempre trovato molto simpatica: i giocatori sono i figli del vecchio Re che devono ricostruire il castello crollato per un terremoto, ottenendo così il titolo di erede... una lotta non violenta per un fine comune, quindi, che ben rappresenta, a mio parere, lo spirito di Torres: fatte le congratulazioni al vincitore, col mio gruppo di affezionati ci siamo sempre trovati a fine partita a commentare la conformazione dei castelli da un punto di vista estetico, orgogliosi di averli tirati su con tanta fatica, e spesso ci siamo soffermati a ripetere le ultime mosse, solo per vedere quale scelta avesse determinato il vantaggio decisivo rispetto alle altre possibili.

Quanto a scalabilità e durata, le varianti per numero di giocatori le trovo accurate (e rese chiarissime grazie alle apposite carte) ed il tempo di gioco sempre inferiore all'ora (con giocatori un minimo pratici è difficile superare i quarantacinque minuti).

Tutto il gioco, sia per meccaniche che per estetica, mi è sempre parso un'opera d'arte anche se, devo ammettere, il contatore kramer ai bordi del tabellone lo trovo inutilizzabile da chi, come me, ogni tanto fa movimenti inconsulti e rischia facilmente di spostare i segnalini mandando a monte la partita! Meglio carta e penna.

(lo so, è il commento più lungo di sempre, chiedo venia)

Secondo solo a tigris&eufrates come astratto

6

Per i miei gusti un pò troppo meccanico

6

Nessun commento

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