
Lungo? Sì. Vecchio? Pure. Ma ad oggi, è ancora l'unica risposta ufficiale a chi cerchi un gioco ambientato in questo mondo, che ne riproduca davvero l'epica. Da 6 secco!
Set thousands of years in the future, Dune the board game is based on the Frank Herbert novels about an arid planet at the heart of the human space empire's political machinations. Designed by the creators at Eon of 'Cosmic Encounter fame, some contend that the game can best be described as Cosmic Encounter set within the Dune universe, but the two games bear little in common in the actual mechanisms or goals; they're just both set in space. Like Cosmic Encounter, it is a game that generates player interaction through negotiation and bluffing. Players each take the role of one of the factions attempting to control Dune. Each faction has special powers that overlook certain rules in the game. Each turn players move about the map attempting to pick up valuable spice while dealing with giant sandworms, deadly storms, and other players' military forces. A delicate political balance is formed amongst the factions to prevent any one side from becoming too strong. When a challenge is made in a territory, combat takes the form of hidden bids with additional treachery cards to further the uncertainty. The game concludes when one faction (or two allied factions) is able to control a certain number of strongholds on the planet. Note that the Descartes edition of Dune includes the Duel Expansion and Spice Harvest Expansion, the "Landsraad variant from Avalon Hill's General magazine, and additional character disks not provided by AH.
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Sedendosi al tavolo si ritorna tra le pagine del libro di Frank Herbert: alleanze e tradimenti, battaglie sanguinose e colpi di scena, diplomazia e negoziazioni, fazioni asimmetriche e poteri unici, tempeste di sabbia e vermi giganti. Considerato che la genesi del gioco risale oramai al 1979, oggi risulta un po' macchinoso ma riesce comunque a regge bene l'urto del tempo. Da giocare solo in 6 per gustarne la totale epicità, gli intrecci e le varie dinamiche che vengono a formarsi tra le fazioni.
Giocata una partita (incompleta) in 5, forse un player count infelice, infatti sono rimasto senza alleato, però stavo per vincere con la Gilda Spaziale.
Bel gioco, da giocare secondo me in 6 e basta (quindi non finirà in collezione, purtroppo). Gli ho preferito Dune:Imperium (di un bel po') sia per il range di azioni maggiore, che per un diverso equilibrio delle parti. L'atmosfera si sente molto (da questo punto, più di Imperium). Promosso in ogni caso, lo rigiocherei volentieri.
Un reperto archeologico di quelli che erano gli anni d'oro della Avalon Hill.
Questo rappresenta probabilmente l'apice di quel tempo.
Ora il game design è cambiato, anche molto. Altre esigenze, altri modi di godersi tale hobby.
A mio avviso, solo per chi vuole approfondire il mondo dei giochi da tavolo del passato.
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