E' un gioco di indubbio valore e, come tutti sanno, con grandi possibilita' strategiche ... ma rientra nelle categoria degli satratti pure che difficilmente riescono a coinvolgermi ...
commento basato su un innumerevole (oltre 20) numero di partite
Chess is a two-player, abstract strategy board game that represents medieval warfare on an 8x8 board with alternating light and dark squares. Opposing pieces, traditionally designated White and Black, are initially lined up on either side. Each type of piece has a unique form of movement and capturing occurs when a piece, via its movement, occupies the square of an opposing piece. Players take turns moving one of their pieces in an attempt to capture, attack, defend, or develop their positions. Chess games can end in checkmate, resignation, or one of several types of draws. Chess is one of the most popular games in the world, played by millions of people worldwide at home, in clubs, online, by correspondence, and in tournaments. Between two highly skilled players, chess can be a beautiful thing to watch, and a game can provide great entertainment even for novices. There is also a large literature of books and periodicals about chess, typicially featuring games and commentary by chess masters.
The current form of the game emerged in Southern Europe during the second half of the 15th century after evolving from a similar, much older game of Indian origin. The tradition of organized competitive chess began in the 16th century. The first official World Chess Champion, Wilhelm Steinitz, claimed his title in 1886. The current World Champion is Magnus Carlsen, Norway. Chess is also a recognized sport of the International Olympic Committee.
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indubbiamente Il Gioco.
Assenza totale di fortuna,riflessione a livelli massimi,pianificazione a lunghissimo termine.
L'unico fattore destabilizzante può essere l'esperienza: chi gioca da decenni diviene praticamente un computer,sapendo sempre quali mosse portare avanti in determinati momenti.
Questa è l'unica pecca che abbassa il voto: dopo troppi anni può smettere di divertire e divenire(solo per gli esperti)un mero esercizio meccanico.
Adoro gli scacchi,comunque.
Un gioco per me controverso.. davvero non saprei che voto dargli. Sicuramente fa assaporare un'idea di infinito per quel che concerne le possibilità che offre a livello di strategia e tattica, oltre al fascino del calcolo matematico/probabilistico, ma al contempo è terribilmente freddo e meccanico... Mi chiedo quanto vi sia di reale abilità e quanto di memoria. Forse è un perfetto connubio di entrambe; fatto sta che soffre di due difetti molto gravi, almeno secondo me: il primo riguarda il fatto che lo si assapora solo se giocato con un avversario di abilità grossomodo analoga. Il secondo difetto invece è la necessità di dedicarsi solo ad esso per raggiungere un livello di gioco soddisfacente. Per me sarebbe invotabile, quindi gli assegno un voto medio.
Il gioco dei re il re dei giochi.
Gli scacchi rimangono uno dei giochi piu' affascinanti del mondo forse grazie al fatto che il fattore fortuna e' sempre pari a zero. Inoltre gli scacchi sono un vero e' proprio sport.
Inoltre mai dimenticarsi che il gioco degli scacchi e' il primo esempio di gioco di simulazione di guerra (wargames).
è un mondo a parte..
il gioco coniuga semplicità e profondità a livelli insondabili. di origine antichissima, è pure estremamente moderno. nonostante sia trascorso qualche millennio dalla sua nascita, il gioco pare inesauribile tatticamente. i limiti del gioco, non sono imputabili allo stesso, ma solo alle menti che gli si avvicinano. gli scacchi, se giocati ad alto livello (ed io, purtroppo, non ne sono in grado), assumono una profonda valenza artistica, cosiccome le biografie di certi campioni passati/presenti (vedi bobby fisher per esempio..). a prenderci la passione poi, ci sono manuali su manuali che approfondiscono lo studio e la conoscenza di questo gioco in ogni sua fase (apertura/medio gioco/finale), per evitare errori banali fin da inizio partita (come aprire con un pedone di torre per esempio..), e migliorare pian piano il proprio gioco tramite un'analisi mirata ed efficace. risulta chiaro a questo punto che gli scacchi non offrono molto, a chi non è disposto a dare nemmeno una sbirciata nel loro mondo. li troverà troppo cervellotici e complessi, spaesato e annichilito da un numero pressochè infinito di varianti e sottovarianti..
chi però avrà tempo e voglia, potrà iniziare ad esplorare sentieri e varianti, affinare il gioco combinatorio, e percepire, squarciando velo dopo velo, l'infinito che si cela dietro il gioco degli scacchi.
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