
Gioco di cui si salva veramente poco. Il primo vero passo falso di Pfister.
Hong Kong has been struck by a large scale unexpected blackout. As the government struggles to maintain control, you decide to take matters into your own hands and try to bring back some kind of societal order! Daily life as you were used to it has quickly dissolved. Even the most mundane tasks have become incredibly challenging without electric power. Whoever best manages this situation and restores the semblance of order will surely claim a position of power in post-blackout Hong Kong! In Alexander Pfister's Blackout: Hong Kong, you have to manage ever-changing resources and a network of various specialists to keep Hong Kong from descending into chaos while also staying ahead of your rivals. —description from the publisher
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Altro buon prodotto sfornato da Pfister, anche se a mio parere non raggiunge i livelli di eccellenza di GWT e Mombasa.
Pur riprendendo alcuni aspetti dei suddetti titoli (Mombasa in primis), le sensazioni che restituisce sono diverse, tutto sommato quindi non pecca di originalità.
Dopo un numero limitato di partite però mi ha lasciato poca voglia di rigiocarlo, questo perché a livello strategico non c'è così tanta varietà, le molte carte differenziano una partita dall'altra, però in generale si ha la sensazioni da fare cose molto simili (per giocare bene fai un po' di tutto e devi seguire dei passaggi obbligati).
Ottimo titolo che conferma la qualità degli ultimi prodotti da Pfister, dopo GWT un altro titolo da avere in libreria. Ottima l'idea degli aiutanti che entrano in gioco, strategico, stretto, ben fatto. La grafica che a molti fa storcere il naso a me non dispiace, non entro nel discorso "tema" cìè chi lo fa meglio di me, ma a me è piaciuta molto la strategia di quale carta giocare nella mia plancia per ottimizzare il turno. Ottima anche la plancia giocatore che dopo la prima spiegazione fa girare liscio tutto il resto della partita essendo ben descritta. Lo consiglio.
Ottimo gioco di cui si apprezza una sorta di deck building modulare, in quanto le carte acquisite vanno prima sbloccate e poi ti rientrano in mano per essere giocate gradualmente. All'ottima si aggiunge anche una buona grafica, ciò che non fa alzare il voto è un'ambientazione completamente appiccicata e per i miei gusti non molto attraente, ma queste sono considerazioni soggettive che nulla tolgono al gioco
[VOTO 8,5]
Ottimo titolo per un autore che si conferma una certezza dopo Mombasa e Great Western Trail. Titolo originale, profondo, molto vario e teso fino alla fine. I punti non sono pochi ma si sudano tutti fino all'ultimo in una gestione tattica delle risorse e molto strategica delle carte e del piazzamento su mappa. Davvero un bel gioco che purtroppo è prodotto con una grafica e dei materiali che non gli rendono onore. Da provare
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