
Meno denso di roba rispetto ai precedenti, ma anche meno originale e, se possibile, con un'ambientazione ancora meno pervenuta. Stiamo a vedere.
Quando meno te l’aspetti, ecco che la Eggert Spiele fa uscire a sorpresa il nuovo gioco di Pfister e la fiera di quest’anno all’improvviso ti sembra più bella.
La seguente anteprima è basata sulla sola lettura del regolamento ed in nessun modo ha valore di recensione.
Nel gioco siamo ad Hong Kong nel 2020 durante un blackout totale che ha paralizzato la città e generato un crescente caos man mano che le ore passano. Ci troveremo a rappresentare una fazione (non bene identificata) che cerca di fronteggiare la situazione attraverso azioni di intervento operate dai propri specialisti e volontari.
Abbiamo di fronte un eurogame per 1-4 giocatori abituali, della durata compresa fra i 75 ed i 150 minuti, età consigliata 14+, basato su controllo territorio, deckbulding e gestione della mano.
La partita si dipana in un numero imprecisato di round composti dalle seguenti fasi risolte nell’ordine da tutti i giocatori, tranne l’ultima :
La fine del gioco viene innescata il turno in cui si esaurisce il mazzo di carte obiettivi, si completa questo turno e se ne un gioca un altro ancora. Dopodiché, tutti i giocatori convertono le risorse rimanenti in una moneta ciascuna e ogni 5 monete in un punto. Si aggiungono anche i punti delle carte acquistate (ad eccezione di quelle nell’ospedale e quelle rimaste nella zona degli obiettivi da fare) ed i punti dati a seconda del numero di tessere scout presenti a faccia in su.
Il gioco riprende elementi di Mombasa e di Great Western Trail a cui sono stati aggiunti delle altre meccaniche interessanti, fra cui l’innovativa rondella delle risorse.
Di Mombasa mantiene la gestione delle carte, rendendola ancora più stretta perché si potranno recuperare solo se rimangono meno di 4 carte in mano e solo la fila che in quel momento ne contiene di più, imponendo una attenta pianificazione strategica. Inoltre, ne mantiene la componente di lotta sulla mappa attraverso il controllo territorio, basato più che altro sul piazzamento, perché i cubetti dei giocatori potranno coesistere nello stesso spazio e far ricevere a tutti PV quando verrà chiuso un distretto.
Da Great Western Trail riprende invece il punteggio sulle carte che verranno acquistate ed il concetto di timing condiviso da tutti i giocatori per innescare il finire della partita, ovvero quando termina il mazzo di pesca delle carte per il mercato comune. Inoltre, trasmette la stessa impressione di girare come una macchina ben oliata perché il flusso di gioco è coerente ed organico, senza elementi separati come ad es. il tracciato dei libri di Mombasa.
Le perplessità sono date dalla mappa tutta nera e dalla modalità campagna abbastanza triste e non adeguatamente sviluppata, probabilmente per poter far uscire il gioco a questa Essen.
La campagna si limita, come nella prima espansione di Port Royal, ad un set up diverso e un obiettivo di fine partita differente, nessuna cosa viene modificata o conservata fra una partita e l’altra, tanto che gli scenari potrebbero essere giocati in qualsiasi ordine. Lo considero un vero peccato, perché l’ambientazione così particolare si prestava bene ad una modalità storia più corposa, che desse quel quid in più da rendere il gioco veramente innovativo e non il classico german con un tema appiccicato (l’autore stesso ha dichiarato che è stato l’editore a scegliere di ambientarlo ad Hong Kong).
Fatto sta comunque che sembra essere un must have per gli amanti del genere ed io l’ho già preordinato!
Meno denso di roba rispetto ai precedenti, ma anche meno originale e, se possibile, con un'ambientazione ancora meno pervenuta. Stiamo a vedere.
Anche GWT era un mix (denso) di meccaniche già note... chissà che questo non ci stupisca allo stesso modo! Finalmente un titolo che mi lascia la voglia di seguirlo e provarlo!
Preordinato, cosa che non faccio mai...
però in GWT c'era almeno l'dea di creare un percorso circolare aggiungendo edifici personaliAnche GWT era un mix (denso) di meccaniche già note... chissà che questo non ci stupisca allo stesso modo! Finalmente un titolo che mi lascia la voglia di seguirlo e provarlo!
Per chi come me che non va Essen o Lucca e non ha la possibilità di provarli se non alla prossima Gobcon, l'unica soluzione è preordinare qualcosa dei giochi in uscita. Poi, a differenza di tanti, onestamente preferisco scommettere su un autore che mi piace ed un editore serio che in un Kickstarter
anche a questo giro Feld mi lascia tiepido, anche questo titolo di Pfister non mi impressiona... sono curioso di sapere cosa diranno gli amici pelleverde dopo che l'avranno provato
Comunque dal punto di vista grafico, se paragonato a GWT, non sembra tirato via... di più!!!
Sinceramente mi è parso troppo complesso e dipendente dai materiali per poter essere in qualche modo giudicato dalle regole. Non ci sono meccaniche di spicco che mi facciano venir voglia di provarlo, ma non posso escludere che possa comunque essere un gioco interessante. E' una pessima situazione per chi si trova a valutare un acquisto...
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