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Archipelago: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
10779
Voti su BGG:
8221
Posizione in classifica BGG:
580
Media voti su BGG:
7,29
Media bayesiana voti su BGG:
6,90

Voti e commenti per Archipelago

9

Nessun commento

8

Rivedo il mio voto al ribasso.
Il gioco è geniale nella sua ventata di novità. Un prodotto che osa e osa benissimo. Purtroppo il gioco è di difficilissima lettura e nemmeno l'ambientazione migliore riesce a comunicare il senso della partita. E' un gioco epico, ma, se non lo si prende per il verso giusto, sarà difficile goderselo appieno.
Speriamo sia solo l'embrione di ciò che avverrà.

6

Una recensione fatta dopo pochi turni ad Essen esprimeva da parte mia molte perplessità su questo titolo che all'epoca fu per me una grande delusione. A parecchi mesi di distanza mi sono deciso a dargli una seconda opportunità e ci ho giocato nuovamente, questa volta una partita intera (con obbiettivi medi).
E devo dire che il mio giudizio sul titolo è addirittura peggiorato!
Francamente posso anche capire gli entusiasmi di quanti si sentono molto immersi nell'atmosfera del titolo, intanto perché è ben ambientato e con ottimi materiali, e poi perché le scelte sono teoricamente numerose e c'è tanta carne al fuoco.
Ma ancora una volta per me la tanta roba spesso genera giudizi negativi e non entusiastici! Come per altri titoloni che io non apprezzo particolarmente anche questa volta mi trovo a giudicare male un gioco che ha voluto, ai miei occhi, strafare senza curare a dovere le cose.
Cerco di spiegarmi: Archipelago ha tante piccole e medie "sbavature" che messe tutte insieme rendono l'esperienza per me davvero negativa. Facendo un rapido elenco:

-l'esplorazione:
un'azione fondamentale del gioco, sia per ricompense che per ambientazione, che ha degli elementi ranodomici pesantissimi che possono pregiudicare interi turni di un gioco che non ne prevede centinaia! Che bisogno c'era di far fallire completamente un'azione sulla base di pesche sfortunate degli esagoni? Si poteva dire che ne pescavi almeno due e sceglievi, che la merce bonus la ottenevi comunque, o altre mille regole migliori che levano alea pesante in un titolo che non è certo per chi si aspetta secchiate di dadi e tanta fortuna!

-le crisi:
il sistema di risoluzione e pagamento delle crisi è pessimo! Perché deve funzionare in modo tale da far capitare o che decide il primo giocatore chi si ritrova con tutti gli omini abbassati e chi no? O peggio ancora sovente il solo giocatore in possesso dei beni necessari a scongiurare la crisi è costretto a sacrificarsi per il tavolo senza alcun tornaconto.....solo perché ha avuto la sfortuna di usare una sua precedente azione per raccogliere delle risorse che in modo casuale sono proprio quelle necessarie a scongiurare la crisi di turno!

-le carte:
alcune permettono di arrecare danni pesantissimi ad altri giocatori senza nessuna particolare motivazione o dinamica di protezione se non il ricatto! Perché?

-le materie raccolte:
se come obiettivo scoperto ti esce uno che richiede, ad esempio, il legno. e hai la fortuna di aver pescato e piazzato un esagono che fornisce due legni, hai praticamente vinto l'obiettivo senza alcun merito! O quanto meno sei parecchio facilitato....... E il ferro? Vogliamo parlare del ferro? A che serve? Se non rientra in un tuo obiettivo cosa ci dovresti fare con il ferro che è poco e non serve a nulla? Bho......

-gli obiettivi segreti:
Perché rendere segreto e quindi pesantemente aleatorio il principale sistema di fare punti? Facile dire che i giocatori devono cercare di intuire da come giocano gli altri gli obiettivi segreti che stanno cercando di fare. A parte il fatto che non e AFFATTO semplice capire una cosa simile ma che bisogno c'era? Tanto per rendere ancora più frustrante e aleatoria la fine del gioco?

-la fine del gioco:
come per gli obiettivi anche il termine della partita è completamente a caso e alcuni motivi di fine sono nettamente più semplici e facili da raggiungere di altri. Perché? Qual'è il valore aggiunto dell'incontrollabilità della durata che ovviamente rende frustrante qualsiasi strategia a lungo termine?

Ci sarebbe altro ma mi fermo quì.........sicuro che ci sarà chi la pensa diversamente (e meno male) ma altrettanto sicuro della validità dei MIEI motivi per giudicare male questo titolo.

8

Gioco molto difficile da valutare, profondo, complesso e in un certo senso innovativo nel mescolare una grande quantità di meccaniche e opzioni di gioco. A mio parere attualmente sottovalutato tra le uscite del 2012: un lavoro tosto che scontenta sia i "germanisti" (troppa negoziazione e qualche elemento di fortuna, impossibilità di pianificare a lungo termine), sia gli "americanisti" (troppo marcata la componente gestionale). Un prodotto ambizioso, con molta carne al fuoco che però non risulta slegata, di difficile assimilazione e da provare svariate volte per gustarlo appieno. Voto che a sensazione tenderà a salire, se mai riuscirò a giocarlo come e quanto si deve.

9

molto bello anche in solitario.

8

Nessun commento

6

Mah... sicuramente accattivante nella grafica e nella componentistica, per il resto non è sicuramente il capolavoro che vogliono far credere.
La parte di esplorazione/produzione e gestione risorse/risoluzione eventi negativi, per quanto vista e rivista (spesso con soluzioni migliori di questa), non è neanche male, così come ritengo buona la possibilità di scegliere a priori la durata della partita (breve/media/lunga).
Quello che mi convince poco sono le carte obbiettivo segrete di ciascun giocatore (che però a fine partita valgono per tutti, come succede a Troyes, per esempio): essendocene 10 diverse, ma entrandone in gioco un numero pari ai giocatori (max 5) l'unica strategia possibile è quella di perseguire, oltre ovviamente a quello comune per tutti, il proprio obbiettivo (sul quale difficilmente saremo contrastati) e sperare di azzeccare (anche in base agli "indizi" lasciati) quello di un altro giocatore... Tutto questo però prima che la partita termini improvvisamente per il raggiungimento di una delle condizioni di fine gioco, anch'esse a priori sconosciute in quanto stabilite dalle stesse carte personali su cui sono indicati gli obbiettivi (altro fattore che aumenta l'incontrollabilità del gioco stesso).
Sempre che la partita non termini perché i ribelli indigeni superano in quantità gli abitanti dell'arcipelago (eventualità nella quale tutti perdono, a meno che qualcuno non avesse proprio quell'obbiettivo specifico), il che in effetti introduce un aspetto semi-collaborativo che non guasta affatto.
In conclusione, per via dei vari aspetti comunque positivi che ho riscontrato, gli do la sufficienza, ma niente di più... A confronto con altri giochi usciti recentemente di ben altro spessore, a cui questo vorrebbe fare concorrenza, qui siamo a livelli decisamente più bassi.

9

Archipelago è uno dei giochi più sottovalutati dalla rete che abbia mai provato. Come spesso capita recensioni approssimative della prima ora impediscono a questo o quel gioco di essere adeguatamente provato dal grande pubblico relegando titoli di assoluto valore nel dimenticatoio fino a che qualche recensore più blasonato si degna di sperimentarlo per bene. E a quel punto tutti a comprarlo e a rivalutarlo. Speriamo che ciò capiti anche a questo stupendo gioco. La mia personale opinione è che archipelago amalgami meccaniche sicuramente già viste in un modo assolutamente funzionale e ben progettato. Il gioco dopo i primi turni di assestamento scorre via liscio fino alla fine appagando la vista e il cervello con materiali ottimi e una meccanica di gioco intrigante ma mai inutilmente complessa. Anzi, la varietà delle azioni e delle possibilità strategiche aumenta con il procedere dei turni introducendo poco alla volta per ogni turno nuove possibilità per fare punti. La natura semi cooperativa del gioco è però la vera innovazione. Ognuno gioca per sé ma il sistema vince se non si tengono d'occhio alcuni parametri. Si è quindi costretti ad aiutare gli altri scambiando risorse e trattando per gestire le crisi continue che il gioco ci mette di fronte. perché si aiuta anche se stessi il tutto però solo fino ad un certo punto. Infatti ognuno ha delle specifiche condizioni di chiusura della partita che può grosso modo controllare cercando di rallentare o velocizzare la chiusura in base al proprio vantaggio. Nel complesso è un gioco che diverte e intriga senza diventare cervellotico offrendo un'esperienza di gioco veramente completa! Per me è un 9 pieno, la mancanza di particolare originalità gli impedisce di essere valutato come 10. Consiglio di provare da subito gli obiettivi di media durata, quelli brevi non consentono di apprezzare il gioco pienamente lasciando una sensazione di incompletezza che giustifica in parte le prime fredde recensioni del gioco. Inoltre il regolamento è assai ben scritto lasciando solo qua e là qualche ambiguità che utilizzando un po di buon senso si risolve in un attimo.
Ps su bgg finalmente si vedono recensioni entusiastiche da parte di quelli che gli hanno dato una chance!

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