Wings of War: per cominciare...

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Flatulo

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Approfittando anche della presenza in Tana di uno degli acclamati autori (il sempre disponibile Angiolillo), chiedevo qualche ragguaglio per addentrarmi nel ricco mondo di Wings of War. Naturalmente mi rivolgo a tutta la Tana e non al solo demiurgo del gioco...
- Prima di tutto l'ambientazione: è solo una questione di gusti storici, o ci sono differenze tra WWI e WWII? Vi dico già che sarei (per mestiere) più vocato alla 2°
- Il set base è sufficiente per "impressionare" i giocatori, o è meglio puntare anche nel breve periodo ad una espansione?
- Se si, quale è consigliata? Se non sbaglio ce ne sono un paio per epoca già pronte...
- Non l'ho detto, ma pensavo di partire direttamente dalle miniature: decisamente troppo ghiotte e accurate per farsi solo di carte. Veramente complimenti ai creatori!
- C'è qualcos'altro che devo sapere prima di far saltare sotto la mia mitragliatrice la coda di un Messerschmitt?

Come sempre, grazie in anticipo della vostra infinita saggezza
 

mr_jones

Grande Saggio
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mr jon3s
Flatulo":3okmbgqw ha scritto:
Approfittando anche della presenza in Tana di uno degli acclamati autori (il sempre disponibile Angiolillo), chiedevo qualche ragguaglio per addentrarmi nel ricco mondo di Wings of War. Naturalmente mi rivolgo a tutta la Tana e non al solo demiurgo del gioco...
- Prima di tutto l'ambientazione: è solo una questione di gusti storici, o ci sono differenze tra WWI e WWII? Vi dico già che sarei (per mestiere) più vocato alla 2°
Ciao, le differenze ci sono tra WWI e WWII.oltre ovviamente alla tipologia di aerei, ci sono anche un paio di regolette in più nella versione WWII.La presenza di carburante per incominciare,presente nel WWII, e anche la possibilità di scegliere se fare virate(e altre manovre) lunghe o corte e strette: questa tipologia di scelta ti farà consumare pù o meno punti carburante(no la ESSO e affini non c'entrano :grin: ).questa la novità più evidente direi, offre più strategia in partita.
- Il set base è sufficiente per "impressionare" i giocatori, o è meglio puntare anche nel breve periodo ad una espansione?
- Se si, quale è consigliata? Se non sbaglio ce ne sono un paio per epoca già pronte...
Secondo me, se ti riferisci al set deluxe, quello è il modo migliore per iniziare.Hai 4 aerei con il loro mazzo di carte-manovra,segnalini e se opti per il WWI deluxe avrai carte danno in più.Per il WWII invece sono presenti segnalini danno se non ricordo male.
- Non l'ho detto, ma pensavo di partire direttamente dalle miniature: decisamente troppo ghiotte e accurate per farsi solo di carte. Veramente complimenti ai creatori!
Come detto sopra, secondo me, se parti con il deluxe sei a posto: hai la possibilità di fare partite fino a 4 giocatori e se il gioco prende piede,e sarà così sicuramente, potrai sempre decidere di espanderlo con aerei singoli aggiuntivi.Questo tipo di discorso ti vale sia per WWI che per WWII.
- C'è qualcos'altro che devo sapere prima di far saltare sotto la mia mitragliatrice la coda di un Messerschmitt?
non so se hai già visto questo topic a riguardo.

Come sempre, grazie in anticipo della vostra infinita saggezza
Prego,ma non sono "infinitamente" saggio,anzi :grin:


p.s. ovviamente faccio menzione(e consiglio) del gioco provvisto di modellini ;)
 

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Se vuoi giocare a Wings of War allora meglio cominciare subito dai modellini... è tutta un'altra cosa :)
 

Angiolillo

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Non posso che sottoscrivere quanto già ti hanno detto. Grazie a tutti! ;)
 
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Flatulo

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Grazie mille delle succose dritte. Ho sviscerato anche l'ampio topic di Zeta Zeta, che ha aggiunto ulteriore profondità...

Non posso che inchinarmi di fronte al Clarissimus Angiolillo per il lavoro storico che ha fatto (visto che è il mio mestiere, la memoria del '900 si conserva anche giocando).
Vi saprò dire non appena gioco le mie prime impressioni. Giusto in arrivo la tredicesima...
 

Angiolillo

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Interessante... ma che lavoro fai, posso chiedere?
 
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Flatulo

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Sono storico e coordinatore del Museo Cervi a Gattatico (RE). La casa dei sette fratelli uccisi dai fascisti durante la Resistenza. Se, come ricordo, Angiolillo sei passato dalle nostre parti, dovresti avere presente.
Lo troveresti molto cambiato, rispetto ai primi anni '90...
E mi occupo, dunque di veicolare attraverso tanti modi la storia del '900 agli studenti (10.000 su 30.000 visitatori nel 2009): teatro, laboratori interattivi, lezioni frontali, e anche giochi di ruolo.
Scusate lo sproloquio, che forse era materia di mp, ma a domanda risposta. Credo comunque che data la buona casua mi perdonerete l' "off-topic"
 

Angiolillo

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Come no, un anno passato in servizio civile a Gattatico... Congratulazioni, bel lavoro e meritorio!

Ci tornerò da quelle parti, vorrei portarci mia figlia e la mia compagna. Spero tra non molto (anche ase per ora Valeria ha un anno e non apprezzerebbe tutto). Ovviamente il museo sarà una meta.

D'accordissimo sulla necessità di conservare la memoria storica! Io non so cosa WoW possa fare in questo senso, ma a me ha aiutato a recuperarla e approfondirla. Qualcosa traspare dal gioco, del contesto storico, e non solo negli ovvi dettagli tecnici degli aerei e dei piloti per cui per esempio certi aerei come motore rotativo girano meglio a destra che a sinistra (il tutto però senza sovraccarichi di tabelle o regole come nelle vecchie simulazioni, con quella che chiamo "complessità nascosta" - vedi risposta 4 qua http://www.wingsofwar.org/forums/showthread.php?t=284). O nella gamma delle nazionalità, per cui giocando si trovano aerei romeni e turchi e bulgari e olandesi in una gamma che non ha precedenti negli altrri giochi del settore, e magari si scopre chi era con gli imperi centrali e chi contro. Ma anche aerei polacchi, ucraini, cecoslovacchi, bolscevichi, di un corpo di spedizione inglese a supporto dello Zar, di un governo filosovietico ungherese, liutuani, greci, ancora turchi, della rivoluzione messicana che danno un'idea di cosa potesse essere l'Europa e non solo quella a "guerra finita" (le virglette sono d'obbligo, purtroppo).

Ci sono dettagli più fini, se letti con cura. Per esempio la regola dell'inceppo: in alcuni scenari c'è chi inceppa solo con le carte inceppo rosse, non con le verdi. Questo riflette il comportamento di alcui piloti come Silvio Scaroni (secondo asso italiano dopo Baracca) che toglievano i proiettili dai nastri, li sceglievano uno per uno e rimettevano solo i buoni mentre scartavano i difettosi. Da qui si può riflettere sulla mobilitazioe di massa, le fabbriche i cui lavoravano anche done e ragazzi e operai improvvisati, le linee di produzione militarizzate in mano all'esercito che dirige le fabbriche guardando alle quatità ma senza sapere in realtà il mestiere di capo officina... E da una regoletta piccola piccola esce il quadro di una grande guerra seza precedenti, che coinvolge anche le popolazioni civili a cetinaia - o migliaia - di chilomentri dal fronte. Anche direttamente, se pensi ai bombardieri tedeschi che dal Belgio colpiva Londra in una prima, meno conosciuta ma comunque sanguinosa Battaglia d'Inghilterra (cui hanno contribuito anche i dirigibili Zeppelin).

Anche la copertina di Watch Your Back! è indicativa:

Vedi che l'aereo austriaco spara: si vedono nuvolette di condensa e i traccianti. L'aereo di Scaroni in primo piano spara anche lui: vedi le nuvolette... ma non i traccianti. A partire da Baracca, vari assi li toglievano. Questo perché aumentavano il rischi che l'aereo nemici prendesse fuoco. In termini militari ovviamente che l'aereo avversario s'incendi è un vantaggio, ma Baracca pensava che far morire un avversario tra le fiamme fosse atroce, per cui per spirito cavalleresco toglieva tali proiettili (in termini di abilità opzionali degli assi, questo si riflette nell'abilità d'asso "Spirito cavalleresco" che rende gli incendi più improbabili ma consente in cambio di scegliere altre due abilità). In termini storici, si vede che parlare di loro (o almeno di alcuni di loro) come dei "cavalieri dell'aria" on è vuota retorica, ma ha basi storiche che il gioco riflette.

Questi sono esempi tutti tratti dalla versione prima guerra mondiale. Ma ce ne sono anche per la seconda. E anche lì vale il discorso delle scoperte sulle nazionalità (a partire dagli svizzeri che hanno abbattuto vari tedeschi e combattuto anche gli americani...) e sui conflitti minori (sino-giappnese, guerra civile spagnola...).

Parlando di Resistenza, una delle curiosità del mio gioco nella scatola "Fire from the Sky" (oltre a una pilotessa, Lilya Litvak "la Rosa Bianca di Stalingrado", e a un francese della Francia Libera con stelle rosse sulle ali che combatteva in Russia con un'intera unità inviata laggiù da De Gaulle) è uno Stuka partigiano:



Ovviamente titino... ma scoprire che c'era una forza aerea partigiana perfettamente efficiente è stata una vera sorpresa per me.

Grazie di tutto e a presto!

Andrea
 
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Flatulo

Guest
E tu chiami la storia nel tuo gioco come "qualcosa che traspare dal gioco"?!?!?
A me sembra che tu abbia fatto un lavoro di grandissimo scrupolo storiografico, di archivio, di ricerca. Insomma hai fatto il lavoro dello storico, con l'aggiunta della equidistanza dai fatti richiesta dalla creazione di un sistema di gioco equilibrato.
Conosco un sacco di colleghi (che pubblicano regolarmente presunti libri di storia) che usano un decimo del tuo rigore scientifico...
Quindi ancora di più giù il cappello. Non vedo l'ora di addentrarmici. mi sembra di capire una velata predilizione per la Grande Guerra (prima che dovessimo numerarle) e per l'epica del volo dei grandi assi, "cavalieri del cielo" come dici tu, sostanzialmente assente nello sforzo bellico del 39-45. Dove la supremazia tecnica e quantitativa, la strategia di guerra su larga scala hanno contato più dell'onore tra i cieli.
A terra, invece, per i fanti le cose andavano già male (anzi peggio), nelle trincee e nei massacri delle linee "convenzionali". Trentamila morti inglesi solo il primo giorno di combattimenti...
Vabbè. Comunque complimenti ancora. E' bello sapere che anche la nostra polverosa disciplinaserve a qualcosa ;)
[/i]
 

Angiolillo

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Beh, intanto ho avuto ottimi collaboratori. Gli amici Gregory Alegi e Paolo Varriale, storici dell'aeronautica, che mi hanno aiutato da vicino, e altri loro colleghi interrogati qua e là. Cerca i loro nomi su Amazon o Google e vedrai che hanno fatto bei libri, non solo in italiano...

Poi Vincenzo Auletta, l'illustratore, è uno specialista di aerei storici e ci mette molto della sua cultura ed esperienza.

Più che altro, sul "trasparire", intendevo dire che se ovviamente sono evidenti i dati storici più spiccioli di macchine, uomini, armi, a guardare bene e controluce ci si possono leggere dentro i grandi fatti, la grande Storia. I grandi eventi e le loro dinamiche sono evocate, peròà bisogna scavarci un po' dentro...

Il primo prototipo aveva aerei sia della I che della II GM. A me interessano entrambi i periodi. Poi abbiamo iniziato a lavorare prima sulla collana I GM, anni dopo su quella della II GM... al di là dei fattori che dici, tutti verissimi, sono quindi più ferrato ed esperto sulla prima.

Ma non disdegno la seconda, cui ho anche dedicato altri giochi come per esempio questo (a quattro mani con lo storico Gregory Alegi):

http://www.angiolino.info/index.php?pag ... =ita&id=21



Sul fatto che la guerra sia in realtà un inutile massacro concordo. E che i fanti se la passassero peggio non si discute. Il padre di una mia amica, medaglia d'argento sui cieli di Tobruk su un biplano Fiat nel 1941, diceva proprio che quando era in cielo passava un'ora terribile... ma sempre meglio della vita al fronte.
Detto questo concordo anche con l'Umberto Eco del Diario Minimo per cui i giochi di guerra possono essere uno strumento di sensibilizzazione e di presa di coscienza, più che qualcosa da demonizzare come avviene in Germania. Ma questo è un thread già sviluppato altrove...

Ciao e grazie ancora di tutto!

Andrea
 
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