Vignette del Medico della Peste

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Dreamlands - I luoghi dei miei sogni - Parte 2





Mondo Costiero


A differenza delle Isole, i luoghi ambientati nella costa hanno la caratteristica di essere o molto realistici (Nel senso che è tutto fisicamente fattibile, dall'architettura, all'urbanistica, fino ai luoghi stessi e alla loro flora\fauna) o addirittura luoghi effettivamente esistenti.
La "Capitale" delle città costiere è Diamante (Un luogo molto importante, spiritualmente, per me).
L'unico elemento che mi permette di rendermi conto di star sognando, è l'ubicazione sfasata di questi luoghi, tutti molto vicini fisicamente. All'interno di un sogno ambientato nella Costa sarebbe possibile, ad esempio, raggiungere tranquillamente a piedi il porto di Napoli, partendo da un qualsiasi lido Calabrese.
Beh... Questo almeno alla "genesi" di questi luoghi.
In generale, anche se l'ambiente sembra\parte sereno e gioioso, c'è sempre l'ombra di una qualche minaccia che rende la costa sottilmente inquietante. Un altro tratto distintivo che rende la costa unica rispetto ad altri luoghi onirici è il cambio di prospettiva: mentre in altri sogni sono un semplice spettatore degli eventi, i personaggi della costa (sottointeso la qualunque, quindi non solo presenze speciali che in altri sogni fungono da guida\rivale\risolutore...) interagiscono attivamente con me, cercando addirittura di aiutarmi poiché, in tutti questi sogni, io mi ritrovo smarrito o abbandonato.

-Pre isolamento: non ci sono sogni inerenti alla costa in questa fase della mia vita

-Post isolamento: I luoghi costieri fanno la loro comparsa dopo i 19 anni, in una fase di transizione psicologica particolare per il sottoscritto. Qui non hanno ancora delle caratteristiche vere e proprie, è più un sogno ricorrente, dove la gente vive "barricata" in cima alle montagne, affrontando quotidianamente tsunami titanici come se nulla fosse. D'altra parte, io vengo sempre travolto... Non mi capita nulla di male, ma le onde riescono a raggiungermi e trascinarmi via anche quando scalo i succitati monti.
L'unico sogno che spezza la "routine" ha a che fare con uno dei miei fratelli, all'epoca molto piccolo: sognai che si tuffò deliberatamente nell'acqua profonda, pur non sapendo nuotare; ed io, nel tentativo di salvarlo, affondai con lui, annegando...

-Pre morte: Anche qui, il patten è più o meno identico. Sogno sempre di stare in viaggio con la famiglia. Tuttavia, non riusciamo mai a goderci i posti visitati, poiché i miei famigliari cercano di fuggire da qualcosa... E nella fretta, puntualmente vengo abbandonato. Qui è dove fa la comparsa la "città inevitabile" descritta nel post dove parlo del Male. Quando ai "locali", vivono una situazione simile al venir a conoscenza dello scoppio di una guerra mentre si è in vacanza: l'epicentro del Male è lontano e qui è possibile vivere una situazione relativamente tranquilla, ma si respira una sensazione di angoscia terribile

-Post morte: Nonostante anche la Costa sia stata colpita dal Male, i sogni al suo interno sono i più "popolosi" e idilliaci. Una delle conseguenze più palpabili del Male, è l'isolamento: non so se le distanze si sono ingigantite o se molti luoghi abitati sono stati semplicemente spazzati via; in ogni caso, i luoghi visitati nei sogni sono completamente isolati. Come detto qui le persone sono felici, ma non è possibile entrare o uscire: in quelle occasioni in cui esprimo il bisogno di tornare a casa, mi vien sempre tristemente detto "lascia perdere" (quando parlai di mia madre che mi ammonì di non tornare a casa, l'ambiente era proprio un paesello costiero. Il più tranquillo e incontaminato dal Male dei luoghi onirici finora sognato)
Nei luoghi costieri dove il Male è invece più palpabile, questi si manifesta con un cielo coperto da nuvole cariche di pioggia e il mare agitato dal vento in tempesta.




Purgatorio

Si tratta di un luogo molto raro. Non serve neanche parlare di periodi pre-post: letteralmente sono quattro le volte che ho sognato questa sorta di "non-luogo".
Ironicamente, a fungere da portale verso il purgatorio sono edifici purificati dalla presenza del Male: continuano ad essere enormi e non euclidei, ma sono popolati da gente (anche) viva, sono ben illuminati e bianchi e immacolati come il marmo (cit involontaria a Homelander, sorry. Il personaggio è uno st*nzo, ma quella frase mi piace molto)

Una di queste volte l'ho raccontata nel post dedicato alla Morte nei miei sogni; un'altra ancora riguarda la città di Napoli, che richiede un capitolo a sè.
Ecco le altre due esperienze:

-La prima settimana in cui mia madre morì: buio assoluto e assenza di sensi. L'unica cosa percepibile era un brusio di sottofondo incessante, che io attribuii alle anime del purgatorio. In particolare, sentivo la presenza di tre entità, tutte maschili, che si appostarono vicino a dove dormivo, parlando tra loro come farebbero delle persone comuni al baretto. Anche se tutti i miei sensi erano annullati, io ero perfettamente consapevole di me in quel scorcio dell' eternità che mi aspetta...

-Un mese dopo la morte di mia madre: ironicamente, l'unico luogo nei pressi dell'epicentro del Male completamente integro era il cimitero del mio luogo d'infanzia. Le varie palazzine dove un tempo erano custoditi i loculi, sono diventati un unico, gigantesco complesso sotterraneo dove erano stati rifugiati tutti coloro che fuggivano dal Male. Qui i dottori, numerosissimi, sono considerati delle autorità inoppugnabili, che amministrano saggiamente ma inflessibilmente questo posto. Purtroppo, sento di essere spinto a scendere sempre più in profondità, fino a immergermi nello stato di non esistenza scritto sopra; non prima di scorgere, in una delle stanze destinate ai malati, l'ombra di mia madre...


Centro commerciale "Utopia"

Sognato una sola volta il mese scorso. Si tratta semplicemente del centro commerciale "Vulcano buono", ma immensamente più grande; di fatto è una città autosufficiente. Sebbene non sia possibile uscire dalle sue mura senza morire, all'interno di Utopia tutti sono felici e protetti dal Male. Quando lo sognai, fui sereno e spensierato per tutto il tempo, risvegliandomi con una piacevole sensazione di aver realizzato qualcosa.
La descrizione potrebbe finire qui, ma vorrei condividere l'interessante interpretazione di mia zia, quando le parlai di questo sogno: dal momento che da un po' vivo da solo (avendo inevitabilmente più tempo da dedicare a me stesso), sto finalmente vivendo momenti di serenità...
 
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