perche' ultimo wekend di paura nel 2010 si puo' definere ancora film?
8-O 8-O 8-O
Ingeneroso, decisamente gratuito, e un po' supponente, caro Spada, come giudizio...
Mi permetto di uscire dal coro dei cinefili da XXI secolo (insieme a solaris e al saggissimo Anatra che quoto in toto) per dichiarare la grandezza assoluta di questo film. IMHO naturalmente.
"Un tranquillo weekend di paura" (con un superbo Burt Reynolds) ha la forza della fotografia e del montaggio volutamente snervante. Il contrasto tra un weekend idilliaco di svago, e lo scivolare inesorabile delle menti umane quando tutto va in vacca! Con conseguenze disastrose, e soprattutto senza un vero perchè.
Un suo strano, più tardo omologo è "Cose molto cattive" se avete presente il film (già anche lui un po' datato).
Per me è geniale, frutto di un epoca in cui (rispetto ai cineasti di adesso) le carte in mano ai registi erano 4-5, rispetto al mazzo da 52 della tecnica filmica (e del linguagggio cinematografico) di oggi: location, musica, montaggio, fotografia, interpretazione. Tutto qui.
Non entro nel merito di rating o di VM 18, 14 o nati prima del 1980...
Può certamente apparire lento, agli occhi frenetici di oggi. E soprattutto può sacrosantamente non piacere.
Ritengo non solo che vada visto rapportato all'epoca. Ma in senso assoluto, che vada preso per un film che riesce ad essere incredibilmente inquietante nel suo ritmo snervante e inesorabile.
Provate voi a fare un film "violento" senza usare lo splatter. Ma solo di sottile, silenziosa violenza psicologica!
Per sintetizzare, agli amici Goblin più giovani: non fidatevi delle maldicenze di questo post e del maniscalco della Academy, il buon vecchio Spada

. . . provate a vedervi questo film con occhi ripuliti dal pregiudizio, e godetevi un gioiello sofisticato, deliziosamente retrò, genuinamente sconvolgente, ed epocale...
P.S. Naturalmente potevo essere meno elegante, ad esempio consigliandovi una retrospettiva di Pieraccioni...