Un romanzo d'autore sui wargame (Third Reich)

[Angiolillo]

Lo hai divorato, complimenti!

 

[Fabmat]

...già, tenendo conto delle 325 pagine stampate in caratteri più piccoli del normale (o è la spaziatura tra le righe che è più ridotta?), è stato davvero un tour de force!

Sono curioso di vedere se il riferimento alla "La Variante di Lüneburg" di Maurensig (libro che mi è piaciuto tantissimo...) è calzante!

A presto!

Fabrizio

 

[Angiolillo]

Non so, a me non sarebbe venuto. Certo è un paragone interessante, anche se la costa spagnola degli alberghi vacanzieri e delle discoteche per fortuna non è lo stesso ambiente del romanzo di Maurensig, e quindi le cose hanno un altro peso.
Ma per evitare spoiler... non dico altro.

 

[Fabmat]

Ma per evitare spoiler... non dico altro.

fiuuu...grazie!

Fabrizio

 

[Umb67]

Certo è un paragone interessante, anche se la costa spagnola degli alberghi vacanzieri e delle discoteche per fortuna non è lo stesso ambiente del romanzo di Maurensig, e quindi le cose hanno un altro peso.

Si, ma questi sono i dettagli di ambientazione, che sono senz'altro molto diversi, ma il tema di fondo di entrambi i romanzi è il rapporto gioco/vita, che può anche avere risvolti drammatici.

Diciamo che, come dopo aver letto "La Variante di Lüneburg", è probabile che si vedrà il gioco degli scacchi sotto una luce un po' diversa, "Il Terzo Reich" mi ha fatto più o meno la stessa impressione.

E' interessante il fatto che, mentre il tema della partita a scacchi come metafora di scontro per la vita è stato usato anche altre volte, anche nel cinema (es. "Il Settimo Sigillo"), è sicuramente la prima volta che il gioco protagonista è un wargame!

Del resto, Terzo Reich era probabilmente quello più adatto ad essere inserito in questo modo in un romanzo, visto che su di esso sono stati scritti moltissimi articoli su aperture e strategie, e si può considerare il rappresentante di un'epoca.

 

[eux]

evvai adesso ordino pure questo "La Variante di Lüneburg" :grin:

*** ATTENZIONE INIZIO POTENZIALE SPOILER ***
Del libro di Bolano mi è piaciuto molto il modo in cui rende la distanza che il gioco vissuto così intensamente pone rispetto alla realtà dello svago "comune": sole/mare/cazzeggio/sbronze, e soprattutto rispetto ai profani: alla fidanzata del protagonista prima di tutti.
Contemporaneamente, se da un lato è una fonte di distacco ed isolamento, dall'altro diventa uno strumento di avvicinamento, conoscenza, e interazione con l'enigmatico quemado.
E'una rappresentazione del gioco drammatica, problematica, lontana da celebrazioni e facili entusiasmi ma tutto sommato realistica.
*** FINE POTENZIALE SPOILER ***