Neo Tokyo higurashi
Maestro
Love Love Love!
Osservatore
Like a Ninja
1 anno con i Goblins!
First reaction SHOCK!
Giocato ieri sera.
Seduto al tavolo con aspettative tiepide poiché non stravedo per i R&W.
Però...visto che prima di Inscription c'è Twilight e una Hacan primeggia in copertina...io dovevo giocarlo.
Partiamo con quello che dovrebbe essere un mantra: Inscription NON è una esperienza condensata di Imperium.
È un gioco ambientato in quell'universo che vuole unire il roll&write e il 4X.
Il flusso di gioco è lineare. Non ci sono eccezioni da ricordare. Nonostante questo la spiegazione è lunga poiché nonostante i simboli si ripetano va descritta ognuna delle 4 plance che compongono l'area di gioco personale.
Come detto il gioco fila. All'inizio (sensazione personalissima) ci si ritrova spaesati sulla strada da intraprendere perché il gioco ne offre davvero parecchie.
Ma una volta giocate 5/6 carte tutto comincia a diventare chiaro.
Cosa mi è piaciuto?
Alla fine...l'eleganza. Si, avete capito bene. Una volta spianata la matassa iniziale ci si trova di fronte ad un R&W "serio" dove combo e ragionamenti stuzzicano parecchio e le regole non appesantiscono.
Le tempistiche. Rispettate. Ma il fatto che sia un solitario di gruppo aiuta parecchio.
Cosa non mi è piaciuto?
Interazione non pervenuta.
Si ok...le battaglie...ma...STIAMO PARLANDO DI TWILIGHT IMPERIUM...
Dove sta la tensione di vedere un giocatore spingere l'acceleratore della fase bellica?
Eppoi...diciamocelo...tutti chini sul proprio foglio di calc...ehm...di gioco come se invece di Conquistatori galattici fossimo ragionieri!
Pathos ed epica?
Ok...non pretendo centinaia di miniature...ma unire puntini e pensare che quella sia la mia potente flotta per annichilire le pretese delle altre razze...ha lo stesso effetto della ragazza che vi piace ma lei "vuole solo essere la vostra migliore amica".
Inoltre il cerchio qua, scrocio là...non aiuta a dipanare nel cuore e nella mente del giocatore la "storia" che ci si aspetta da un gioco (omogeneizzato) nella tradizione di Twilight imperium.
Scalabilità. Ma scherziamo? Giocarlo in 8...tanto vale fare due tavoli da 4 e ognuno si diverte a modo suo.
Che senso avrebbe condividere una esperienza con qualcuno dall'altra parte del tavolo di cui probabilmente non sapremo mai niente? Ah...no...quando voteremo potrò urlarti di andare a farti benedire perché hai votato sfavorevole una legge che mi premiava.
Lo rigiocheri? Ma si dai...un'altra partita me la farei...ma solo se mi promettono che poi la prossima è una 8 ore al vero Imperium.
Ma quindi fa schifo?
No. Assolutamente.
Il gioco funziona. Semplicemente hanno preso un american (o l'American se preferite) e lo hanno adattato agli amanti dell'euro game. Ecco. Se siete dei german e la parola Twilight...vi fa venire i brividi (e se siete cinefili dovreste farveli venire) hanno fatto il gioco (forse) per voi.
Come? C'è Eclipse? Ah vabbè...
Nota bene: le impressioni sopra esposte sono da considerarsi squisitamente personali. Nessun giocatore german è stato maltrattato o imbrattato con i pennarelli in dotazione al gioco.
Seduto al tavolo con aspettative tiepide poiché non stravedo per i R&W.
Però...visto che prima di Inscription c'è Twilight e una Hacan primeggia in copertina...io dovevo giocarlo.
Partiamo con quello che dovrebbe essere un mantra: Inscription NON è una esperienza condensata di Imperium.
È un gioco ambientato in quell'universo che vuole unire il roll&write e il 4X.
Il flusso di gioco è lineare. Non ci sono eccezioni da ricordare. Nonostante questo la spiegazione è lunga poiché nonostante i simboli si ripetano va descritta ognuna delle 4 plance che compongono l'area di gioco personale.
Come detto il gioco fila. All'inizio (sensazione personalissima) ci si ritrova spaesati sulla strada da intraprendere perché il gioco ne offre davvero parecchie.
Ma una volta giocate 5/6 carte tutto comincia a diventare chiaro.
Cosa mi è piaciuto?
Alla fine...l'eleganza. Si, avete capito bene. Una volta spianata la matassa iniziale ci si trova di fronte ad un R&W "serio" dove combo e ragionamenti stuzzicano parecchio e le regole non appesantiscono.
Le tempistiche. Rispettate. Ma il fatto che sia un solitario di gruppo aiuta parecchio.
Cosa non mi è piaciuto?
Interazione non pervenuta.
Si ok...le battaglie...ma...STIAMO PARLANDO DI TWILIGHT IMPERIUM...
Dove sta la tensione di vedere un giocatore spingere l'acceleratore della fase bellica?
Eppoi...diciamocelo...tutti chini sul proprio foglio di calc...ehm...di gioco come se invece di Conquistatori galattici fossimo ragionieri!
Pathos ed epica?
Ok...non pretendo centinaia di miniature...ma unire puntini e pensare che quella sia la mia potente flotta per annichilire le pretese delle altre razze...ha lo stesso effetto della ragazza che vi piace ma lei "vuole solo essere la vostra migliore amica".
Inoltre il cerchio qua, scrocio là...non aiuta a dipanare nel cuore e nella mente del giocatore la "storia" che ci si aspetta da un gioco (omogeneizzato) nella tradizione di Twilight imperium.
Scalabilità. Ma scherziamo? Giocarlo in 8...tanto vale fare due tavoli da 4 e ognuno si diverte a modo suo.
Che senso avrebbe condividere una esperienza con qualcuno dall'altra parte del tavolo di cui probabilmente non sapremo mai niente? Ah...no...quando voteremo potrò urlarti di andare a farti benedire perché hai votato sfavorevole una legge che mi premiava.
Lo rigiocheri? Ma si dai...un'altra partita me la farei...ma solo se mi promettono che poi la prossima è una 8 ore al vero Imperium.
Ma quindi fa schifo?
No. Assolutamente.
Il gioco funziona. Semplicemente hanno preso un american (o l'American se preferite) e lo hanno adattato agli amanti dell'euro game. Ecco. Se siete dei german e la parola Twilight...vi fa venire i brividi (e se siete cinefili dovreste farveli venire) hanno fatto il gioco (forse) per voi.
Come? C'è Eclipse? Ah vabbè...
Nota bene: le impressioni sopra esposte sono da considerarsi squisitamente personali. Nessun giocatore german è stato maltrattato o imbrattato con i pennarelli in dotazione al gioco.
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