Impressioni Tiny Towns e vari family games - Valgono veramente quello che costano?

SaraCuriosa

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Prendo spunto da quello che mi è capitato recentemente, per cercare punti di vista diversi, appoggi, dissensi, insomma mi piacerebbe capire cosa ne pensate a riguardo.
Sono nuova del forum, quindi magari il tema è già stato trattato, ma nei titoli di thread recenti non ho trovato nulla di simile.

Quindi, veniamo a noi e all'esempio come da titolo (dato che la scimmia si è impuntata su questo attualmente ? ): Tiny Towns è uscito nella prima metà del 2019, mentre l'edizione italiana mi pare sia uscita per Lucca. Il titolo è un family, quindi adatto (anche) a giocatori casuali. Ora la domanda è: i giochi, in questo caso specifico i family games, devono tenere conto del target di riferimento per stabilire il prezzo di vendita?

Amplio il concetto: nel progettare un gioco, si deve partire dal range di giocatori scelto per poi pensare al prezzo di vendita e quindi ai materiali più adatti da utilizzare per rimanere nel budget?
Perché sì, Tiny Towns ha tanti cubetti di legno, questo ne fa alzare indubbiamente il prezzo. Ma era l'unica alternativa possibile? Dei token quadrati da defustellare dei vari colori non avrebbero fatto comunque il loro dovere, tenendo il legno solo per le costruzioni finite (ammesso che ne avrebbero fatto abbassare il costo di produzione)? Se un gioco vuole essere un peso medio, da far comprare a tutti, non si pensa che un giocatore casuale sia poco avvezzo a sborsare 45 Euro per un gioco? Che, appunto, il giocatore casuale vede lì al momento sullo scaffale, non guarda tutorial o gameplay o legge tante recensioni prima di decidere. Semplicemente passa oltre.
I party games non attirerebbero, se il prezzo fosse alto. Infatti sono fatti con materiali consoni, carte, token, eccetera.
I gioconi da 100 e passa Euro esistono, e vengono comunque acquistati, perché sono fatti apposta per giocatori di un certo tipo, che non hanno problemi a spendere molto per un gioco, esempio a caso Nemesis e la sua plancia enorme, miniature, token, carte, eccetera.

NB: non ne sto facendo un discorso meramente economico, ieri ho acquistato Puerto Rico, incellophanato, edizione italiana Giochi Uniti, a 55 Euro. Ecco, per PR li ho spesi (o investiti) volentieri, perché so che mi diverte e ci giocherò sicuramente molto. Non ho la stessa certezza con Tiny Towns: in due non ci giocheremmo molto (avendo già Patchwork che ci diverte un casino), con i compagni di ludoteca magari una volta ogni tanto (perché ci sono sicuramente giochi migliori che conoscono, a parità di durata), potrei farlo provare ai miei amici che ogni tanto giocano, per non dover sempre tirare fuori Catan (che mi piace eh, ma si ritorna al "per me ci sono giochi migliori") e quindi il problema è: compro a scatola chiusa, lo provo ad intavolare con qualcuno e poi, nel caso, finirà sullo scaffale a prendere polvere? Io non mi reputo una collezionista. Io i giochi voglio giocarli, non possederli solo per levarmi la scimmia di dosso. Per fare un acquisto al buio, 45 Euro mi sembrano tanti. Tutto qui.

Naturalmente questo è un mio sfogo per calmare la scimmia, scritto di pancia, ma spero sia anche uno spunto per una riflessione.
 

Lorenzo7

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Devi anche considerare il punto di vista opposto: materiali peggiori fanno sì abbassare il prezzo, ma fanno vendere meno copie perchè non fanno un'ottima figura.

esempio: Blood Rage funzionerebbe benissimo con i cubetti di legno al posto delle miniature, e costerebbe 40 euro invece di 80, ma chi lo comprerebbe? nessuno.

ovvio che un editore deve pensare alla fascia di pubblico target, ma non sempre questo significa abbassare il prezzo grazie a materiali meno scenografici.

un consiglio: non comprare un gioco senza averlo provato. faresti centro una volta su 5, sì e no. e questo vale soprattutto per giochi come Tiny Towns: che è evidentemente il tipico gioco "carino ma non stupendo", "bei materiali ma gameplay ancora tutto da dimostrare" e quindi diventa difficile proporlo a qualcuno che non sia tuo marito Stefano, visto che anche le altre persone hanno giochi dello stesso livello, se non migliori
 

Badger28

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Guarda, sarò sintetico: il prezzo lo fa il mercato.
Possono raccontarti quello che vogliono, i cubetti o le miniature, le carte piccole, grandi, i token il tabellone le cavallette... ma la verità è che, passata la soglia del costo di produzione, da lì in su il prezzo si alza quanto più l'editore ritiene sia sostenibile/accettabile per massimizzare il proprio guadagno.
Dico cose ovvie forse, ma siccome ci ho sbattuto anch'io la testa qualche volta, cercando altre logiche...
Riguardo la frase "non si pensa che un giocatore casuale sia poco avvezzo a sborsare 45 Euro per un gioco"... guarda, lo pensavo anch'io. Poi ho visto Play degli ultimi anni, con la gente a fagocitare pile di giochi anche mediocri (ma nuovi) proprio a quella cifra o similare (tra i 40 e i 50) ESAURENDO tutte le copie in mezza giornata. E così OGNI anno.
Tu sarai anche nuova sul Forum, ma sei chiaramente una giocatrice consapevole. Il "casual" vero non ha la percezione del valore perchè in molti casi non ha nemmeno una memoria storica dei prezzi. Quindi se un po' tutto è sui 45 €, quello sarà il prezzo giusto per un gioco "medio". Anche se 10 anni fa per un gioco analogo (o proprio LO STESSO) si pagava 30-35.
Così è la vita!
 

Thegoodson

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Guarda, sarò sintetico: il prezzo lo fa il mercato.
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Dico cose ovvie forse, ma siccome ci ho sbattuto anch'io la testa qualche volta, cercando altre logiche...
Riguardo la frase "non si pensa che un giocatore casuale sia poco avvezzo a sborsare 45 Euro per un gioco"... guarda, lo pensavo anch'io. Poi ho visto Play degli ultimi anni, con la gente a fagocitare pile di giochi anche mediocri (ma nuovi) proprio a quella cifra o similare (tra i 40 e i 50) ESAURENDO tutte le copie in mezza giornata. E così OGNI anno.
Tu sarai anche nuova sul Forum, ma sei chiaramente una giocatrice consapevole. Il "casual" vero non ha la percezione del valore perchè in molti casi non ha nemmeno una memoria storica dei prezzi. Quindi se un po' tutto è sui 45 €, quello sarà il prezzo giusto per un gioco "medio". Anche se 10 anni fa per un gioco analogo (o proprio LO STESSO) si pagava 30-35.
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risposta esaustiva e condivisibile al 100%, per quanto mi riguarda
 

Lorenzo7

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Possono raccontarti quello che vogliono, i cubetti o le miniature, le carte piccole, grandi, i token il tabellone le cavallette... ma la verità è che, passata la soglia del costo di produzione, da lì in su il prezzo si alza quanto più l'editore ritiene sia sostenibile/accettabile per massimizzare il proprio guadagno.
Dico cose ovvie forse, ma siccome ci ho sbattuto anch'io la testa qualche volta, cercando altre logiche...
Riguardo la frase "non si pensa che un giocatore casuale sia poco avvezzo a sborsare 45 Euro per un gioco"... guarda, lo pensavo anch'io. Poi ho visto Play degli ultimi anni, con la gente a fagocitare pile di giochi anche mediocri (ma nuovi) proprio a quella cifra o similare (tra i 40 e i 50) ESAURENDO tutte le copie in mezza giornata. E così OGNI anno.
Tu sarai anche nuova sul Forum, ma sei chiaramente una giocatrice consapevole. Il "casual" vero non ha la percezione del valore perchè in molti casi non ha nemmeno una memoria storica dei prezzi. Quindi se un po' tutto è sui 45 €, quello sarà il prezzo giusto per un gioco "medio". Anche se 10 anni fa per un gioco analogo (o proprio LO STESSO) si pagava 30-35.
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giustissimo
 

SaraCuriosa

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Grazie per i commenti.
Rispondo in maniera generale, integrando il ragionamento che ho fatto.
Giustamente giochi come Blood Rage non attirerebbero senza miniature, infatti per me sta nel target del giocatore incallito, al pari dell'esempio di Nemesis, che a discapito del prezzo è andato esaurito se non erro. Chi gioca da anni, giustamente, ha voglia di "qualcosa di più", perché le meccaniche di molti giochi bene o male si somigliano (tornando al gioco oggetto del thread, abbiamo molti giochi simili, dai giochi stile tetris stile Cottage Garden, Indian Summer, eccetera ed è anche associabile, se giocato in solo o in tanti, ad un flip and write stile Welcome to, o ad un flip and write con tetris stile Seconda Chance XD ).
Quindi posso sbilanciarmi nel dire che, se uno ha solo uno dei giochi che ho messo tra parentesi, Tiny Town è un "upgrade", quindi comprabilissimo.
Per chi come me, giocatrice non incallita ma nemmeno casuale, Tiny Towns è un titolo che (non attirandomi per la modalità solitario, già vista) mi interessa se fosse possibile intavolarlo coi miei compagni di gioco abituali, ma questo non posso saperlo a priori, perché è improponibile chiedere ad un giocatore casuale di guardare una recensione o un gameplay su internet. Sarebbe stupendo un "noleggio" del gioco, in modo da avere un assaggio e poi fare un acquisto ponderato. Lo so, sono una inguaribile ingenua ?
Già in ludo ho provato diversi giochi, poi comprati. E quegli acquisti (che si contano sulle dita di due mani, eh) che ho fatto senza prima provare il gioco sono stati fatti sempre dopo un attento esame (recensioni, regolamenti, gameplay) e sono stata quasi sempre soddisfatta.
Purtroppo è da una decina d'anni che non riesco ad andare ad una fiera, ma Ste per altre sue passioni ci va regolarmente, e il costo del biglietto di entrata mi pare oscilli tra i 15 e i 20 Euro, quindi non metterei nemmeno i visitatori alle fiere come giocatori casuali. Pertanto ci sta che, già che è entrato in fiera e magari ha provato un gioco, o è entrato in fiera per altro e ha visto di sfuggita un gameplay dal vivo, uno si lasci prendere dall'entusiasmo del momento e compri il gioco che ha lì davanti, piuttosto che ponderare l'acquisto e poi doverlo fare, pagando anche eventuali costi di spedizione.
Probabilmente posso anche sbagliare la definizione di "giocatore casuale": per me è uno che non supera se va bene una giocata al mese, con altri interessi (e che quindi spende per questi), ma che non disdegna il fare una partita di massimo un'ora con la compagnia giusta. E probabilmente non verrà mai sul forum della Tana (di cui non sa l'esistenza) per dirmi che ho ragione XD
 

phalanx

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phalanx72
Io Tiny town l’ho comprato usato. Per me il gioco merita ed è molto interessante.
Detto questo, 45 è un prezzo percepito abbastanza alto per le alternative presenti per quella fascia di prezzo (penso ad azul ad esempio) e soprattutto per il mercato italiano.
Faccio un paio di considerazioni sparse:
-il prezzo originale è 40$ che si traducono in 35€ e non 45€. A me personalmente sapere che il resto del mondo paga un prezzo più equo mo infastidisce e spesso mi spinge nella direzione dell’acquisto dall’estero. Se fosse costato 35 non saremmo qui a parlarne.
2) costo della vita in Italia. In svizzera con 40€ ci faccio 2 biglietti del cinema senza considerare il parcheggio. Non mi bastano per 2 pizze e birre. Ne va di conseguenza che se associo un gioco al costo di due pizze, la spesa per qualcosa che mi durerà per parecchie sere, la spesa mi sembrerà congrua.
3) libreria: quanti titoli abbiamo a casa per quella tipologia di gioco? Con che frequenta intavoliamo lo stesso titolo? Se inconsciamente sappiamo che lo giocheremo poco, allora il prezzo ci sembrerà esagerato.
 

Badger28

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Purtroppo è da una decina d'anni che non riesco ad andare ad una fiera, ma Ste per altre sue passioni ci va regolarmente, e il costo del biglietto di entrata mi pare oscilli tra i 15 e i 20 Euro, quindi non metterei nemmeno i visitatori alle fiere come giocatori casuali. Pertanto ci sta che, già che è entrato in fiera e magari ha provato un gioco, o è entrato in fiera per altro e ha visto di sfuggita un gameplay dal vivo, uno si lasci prendere dall'entusiasmo del momento e compri il gioco che ha lì davanti, piuttosto che ponderare l'acquisto e poi doverlo fare, pagando anche eventuali costi di spedizione.
Probabilmente posso anche sbagliare la definizione di "giocatore casuale": per me è uno che non supera se va bene una giocata al mese, con altri interessi (e che quindi spende per questi), ma che non disdegna il fare una partita di massimo un'ora con la compagnia giusta. E probabilmente non verrà mai sul forum della Tana (di cui non sa l'esistenza) per dirmi che ho ragione XD

Più che altro non esiste una definizione univoca e stringente di "giocatore casuale". Il punto è che il "casuale" di cui parli tu (diciamo ULTRACASUALE) a mio avviso è esclusivamente da Party Game: Exploding Kittens in una serata alcolica in cui a un certo punto dopo cena viene 'sta idea del gioco, ma del gioco non frega granchè a nessuno, è tanto per passare il tempo in modo diverso.
Tiny Towns nella sua leggerezza si rivolge ad un pubblico già diverso, può piacere anche ai gamer ovviamente, ma può vendere a 45 € senza problemi soprattutto al "CASUAL CONVINTO", categoria a parte, che, ti garantisco, è la tipologia di giocatore che ha permesso il "boom" del nostro hobby negli ultimi anni. E' il frequentatore medio di Play, rappresenta almeno il 50% dei visitatori (sto basso). Gente che fino a 10 anni fa (ma anche meno) non sapeva neanche dell'esistenza di Play, ma ora ci va regolarmente e con gioviale entusiasmo (va anche a Lucca, spesso). Sono quelli che passano dalla Asmodee come primo target, quasi sempre senza essersi particolarmente informati, ma dopo mezza demo o anche solo due occhiate alla scatola, vanno di shopping selvaggio (come dici anche tu).
Sono gli acquirenti "alla cieca" del vincitore dello SdJ e di tutto ciò che è in hype selvaggio: alla Azul o Wingspan.
E sono la categoria che fissa il prezzo (cioè finchè comprano tutto, vuol dire che il prezzo va bene).
NB: alcuni di loro prima o poi fanno l'upgrade a "gamer" e cambia la visione delle cose. Ma questa è un'altra storia.
 

volmay

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un consiglio: non comprare un gioco senza averlo provato. faresti centro una volta su 5, sì e no. e questo vale soprattutto per giochi come Tiny Towns: che è evidentemente il tipico gioco "carino ma non stupendo", "bei materiali ma gameplay ancora tutto da dimostrare" e quindi diventa difficile proporlo a qualcuno che non sia tuo marito Stefano, visto che anche le altre persone hanno giochi dello stesso livello, se non migliori
Già in ludo ho provato diversi giochi, poi comprati. E quegli acquisti (che si contano sulle dita di due mani, eh) che ho fatto senza prima provare il gioco sono stati fatti sempre dopo un attento esame (recensioni, regolamenti, gameplay) e sono stata quasi sempre soddisfatta.
Mi intrometto riprendendo questi due stralci di risposte per dire che - sarò di bocca buona, fortunato oppure molto oculato - di acquisti davvero sbagliati ne ho fatti pochissimi da quando mi sono avvicinato ai giochi da tavolo. Un solo titolo è finito sotto al divano perché mia moglie lo ha odiato dal primo turno di prova, un altro lo stiamo testando con poca convinzione (un compulsivo da dieci euro), mentre gli altri vedono il tavolo abbastanza spesso, a seconda delle possibilità che hanno in base al tempo e all'impegno che possiamo dedicare in quel momento.

Forse in futuro qualcuno prenderà la strada del "sottodivano" o del "soprarmadio", ma certo non potrò bollarli come acquisti sbagliati. Stiamo parlando di una dozzina di scatole, quindi tutto il contrario rispetto a "un centro su cinque" sopra citato.

I giochi, salvo non li abbia già comprati una coppia con la quale condividiamo quasi settimanalmente una serata ludica, non li provo praticamente mai... e in genere non compro quelli che hanno già i nostri amici. Anzi, in genere lo fanno loro coi nostri.
 

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che poi questo hobby, se non ci si facesse prendere da smanie di acquisti e si facesse almeno una ventina di partite allo stesso titolo come ai vecchi tempi (e chi lo fa più? :rolleyes:), è più economico di tanti altri eh
 

SaraCuriosa

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Ora che siete tanti, mi tocca citarvi per provare a fare commenti sintetici ?

@phalanx se mai rivendessi usato Tiny Towns, o ti capitano altri affari, contattami! (sempre che la scimmia non vinca anche questo duello ? )
Confermo tutto quello che dici, se il prezzo fosse più basso non staremmo qui a parlarne (non di questo gioco), ma la mia voleva appunto essere uno spunto per una discussione di più ampio spettro. Il mercato è già saturo di giochi simili, quindi per la legge della domanda e dell'offerta il prezzo di vendita dovrebbe scendere, ma come dice giustamente @Badger28 (sotto ti rispondo sul giocatore casuale))siamo anche in tanti a fare acquisti compulsivi. Anche il fatto che le edizioni italiane costicchino sempre un po' di più non mi va tanto a genio, ma dall'altra parte ho la necessità di comprare giochi se possibile in lingua italiana, sempre per cercare di invogliare chi non gioca abitualmente.
L'unica cosa su cui dissento, da buona forchetta, è il paragone culinario: se devo decidere se spendere 45 Euro in due per andare a mangiare fuori a cena, oppure per comprare Tiny Towns per giocarci una volta in due, scelgo il ristorante tutta la vita! ?

@Badger28 Il tipo di persone che mi circondano e che io definisco giocatori casuali non è da party games (o almeno non solo, io ho provato a coinvolgerli in giochi diversi). Ha provato a giocare e ha apprezzato titoli come Carcassonne, Finca, Egizia, ma anche Sushi Go Party (che posso orgogliosamente dire piace anche a me, anche più di 7 wonders).
Non gli sono garbati titoli come Ubongo, Le strade di inchiostro e Ticket to Ride.
Sono nel primo stadio dell'evoluzione del gamer: un interesse allo stadio embrionale, ma genuino.
Con la tua descrizione del casual convinto mi hai fatto cogliere in pieno quello che volevi dire. Cioè l'entusiasta, che si fa prendere la mano subito dopo la scoperta di questo vasto mondo e per lui tutti i giochi sono innovativi e bellissimi semplicemente perché non ha - ancora - un termine di paragone con cui confrontarli.
E quindi, come tristemente dici tu, strappandomi il velo dagli occhi:
Sono gli acquirenti "alla cieca" del vincitore dello SdJ e di tutto ciò che è in hype selvaggio: alla Azul o Wingspan.
E sono la categoria che fissa il prezzo (cioè finchè comprano tutto, vuol dire che il prezzo va bene).

@volmay dai dai che son curiosa: quale titolo è finito sotto al divano, e perché?
Poi logico che dipende da quanto tempo è passato dall'acquisto al trasferimento, come dici giustamente tu.
Due esempi miei, così faccio outing e do l'esempio:
Kingsburg: all'inizio della riscoperta ludica mia e di Ste, lo abbiamo consumato a furia di giocarci. Ora poverino è in pensione, anche se il nostalgico Stefano ogni tanto lo vuole riproporre, soprattutto a chi non lo ha mai giocato. Ah, bei tempi quando si gustavano fino in fondo i pochi giochi che si avevano! @Thegoodson
Sorti decisamente diverse per Colt Express: acquistato nuovo a 30 Euro dopo sì una attenta ricerca, ma che è stato intavolato 3 volte in un anno, perché come già detto, a parità di tempo, c'è roba migliore da intavolare.
E so già che TT farà la sua stessa fine.
 
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volmay

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@volmay dai dai che son curiosa: quale titolo è finito sotto al divano, e perché?
Poi logico che dipende da quanto tempo è passato dall'acquisto al trasferimento, come dici giustamente tu.
No, meglio di no. L'ho già scritto da qualche altra parte, ma visto il prestigio del titolo in questione preferisco mantenere la questione riservata il più possibile. :ninja:
 

darthMax

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Più che altro non esiste una definizione univoca e stringente di "giocatore casuale". Il punto è che il "casuale" di cui parli tu (diciamo ULTRACASUALE) a mio avviso è esclusivamente da Party Game: Exploding Kittens in una serata alcolica in cui a un certo punto dopo cena viene 'sta idea del gioco, ma del gioco non frega granchè a nessuno, è tanto per passare il tempo in modo diverso.
Tiny Towns nella sua leggerezza si rivolge ad un pubblico già diverso, può piacere anche ai gamer ovviamente, ma può vendere a 45 € senza problemi soprattutto al "CASUAL CONVINTO", categoria a parte, che, ti garantisco, è la tipologia di giocatore che ha permesso il "boom" del nostro hobby negli ultimi anni. E' il frequentatore medio di Play, rappresenta almeno il 50% dei visitatori (sto basso). Gente che fino a 10 anni fa (ma anche meno) non sapeva neanche dell'esistenza di Play, ma ora ci va regolarmente e con gioviale entusiasmo (va anche a Lucca, spesso). Sono quelli che passano dalla Asmodee come primo target, quasi sempre senza essersi particolarmente informati, ma dopo mezza demo o anche solo due occhiate alla scatola, vanno di shopping selvaggio (come dici anche tu).
Sono gli acquirenti "alla cieca" del vincitore dello SdJ e di tutto ciò che è in hype selvaggio: alla Azul o Wingspan.
E sono la categoria che fissa il prezzo (cioè finchè comprano tutto, vuol dire che il prezzo va bene).
NB: alcuni di loro prima o poi fanno l'upgrade a "gamer" e cambia la visione delle cose. Ma questa è un'altra storia.
Carina sta definizione del Casual convinto...

Mi ci trovo abbastanza.
Ma sono del parere che i veri sostenitori del mercato sono gli hard gamers.
Ne conosco alcuni che possiedono centinaia di giochi e comprano quasi tutto quello che esce. Molti giochi restano addirittura incellofanati, per mesi.

Gente che gioca 4-5 volte a settimana. Anche di più. E divora regolamenti e puzzilli come popcorn al cinema.

Quelli come me comprano al massimo 2 o 3 giochi all'anno.
Li giocano piu o meno parecchie volte, a seconda di tempo circostanze e favore del gruppo di gioco o conoscenze varie.
Poi tengono solo i beneamati che non cederebbero mai.
Anche se poi ci giocano 2 volte l'anno.

Sono un casual particolare. Alla play ho acquistato al massimo 1 o 2 giochi nelle 3 edizioni cui ho partecipato.

Sherlock holmes consulente investigativo.
Castles of Burgundy.
We were brothers.
Per fare degli esempi. 3 gioielli, per miei gusti.

E l'unico che mi ha deluso poi è proprio l'ultimo che avevo provato alla play.
Comprare alle fiere generalmente non conviene, salvo offerte o primizie.

I miei acquisti sono sempre mirati. Se non riesco a provare il gioco leggo recensioni e guardo tutorial. Poi i vs. pareri sulla tana, sempre graditissimi.
Compro nuovi ma anche classici.
Parto sempre dal presupposto che se un gioco è piaciuto a tanti gamers forse si tratta di un bel gioco.
Se poi il gioco mi stanca, scambio e rivendo.

Scusatemi la digressione, torno in topic.
Ho comprato Tiny towns. Gioco con bei materiali, tempi contenuti, simultaneità nei turni e quindi senza downtime, cervellotico il giusto con la sua meccanica a incastri sulla plancia.

Vale il suo prezzo, secondo me.
Piaciuto a tutti quelli cui l'ho fatto provare.
Quanto durerà? Abbastanza longevo secondo me. Le carte cambiano la logica degli incastri, quindi 2 partite non sono mai uguali.
Bye, Max






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Badger28

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Carina sta definizione del Casual convinto...

Mi ci trovo abbastanza.
Ma sono del parere che i veri sostenitori del mercato sono gli hard gamers.
Ne conosco alcuni che possiedono centinaia di giochi e comprano quasi tutto quello che esce. Molti giochi restano addirittura incellofanati, per mesi.

Gente che gioca 4-5 volte a settimana. Anche di più. E divora regolamenti e puzzilli come popcorn al cinema.

Quelli come me comprano al massimo 2 o 3 giochi all'anno.
Li giocano piu o meno parecchie volte, a seconda di tempo circostanze e favore del gruppo di gioco o conoscenze varie.
Poi tengono solo i beneamati che non cederebbero mai.
Anche se poi ci giocano 2 volte l'anno.

Sono un casual particolare. Alla play ho acquistato al massimo 1 o 2 giochi nelle 3 edizioni cui ho partecipato.
....
Scusatemi la digressione, torno in topic.
Ho comprato Tiny towns. Gioco con bei materiali, tempi contenuti, simultaneità nei turni e quindi senza downtime, cervellotico il giusto con la sua meccanica a incastri sulla plancia.

Vale il suo prezzo, secondo me.
Piaciuto a tutti quelli cui l'ho fatto provare.
Quanto durerà? Abbastanza longevo secondo me. Le carte cambiano la logica degli incastri, quindi 2 partite non sono mai uguali.
Bye, Max

Ma no! Così smonti tutta la mia teoria! ?
Sei evidentemente molto più informato e meticoloso del "mio" CASUAL CONVINTO, eppure ti fai infinocchiare da Tiny Towns!
Niente, non abbiamo speranze allora ?
 

darthMax

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Ma no! Così smonti tutta la mia teoria!
Sei evidentemente molto più informato e meticoloso del "mio" CASUAL CONVINTO, eppure ti fai infinocchiare da Tiny Towns!
Niente, non abbiamo speranze allora
Ahahah...
Dai coniamo una nuova categoria..

GCCSM
(GIOCATORE CONVINTO, CASUAL SUO MALGRADO)



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phalanx

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phalanx72
La discussione su chi sostiene il mercato è abbastanza complessa, ma in soldoni da quanto ho capito il mercato lo sostiene dobble molto più di quanto non faccia terra mystica.
Il trend per cui la complessità media dei nuovi giochi si è abbassata nel tempo è un indice del voler catturare il mercato casual e sta funzionando, vedi il soldout di wingspan ed altri titoli family.
 
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