acidshampoo
Onnisciente





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Dopo il base e l'espansione, ecco un secondo stand alone del più recente bestseller di Reiner Knizia.
Cosa cambia? Prima di tutto non è più un race game in senso classico. In pratica bisogna raggiungere tre diversi templi, recuperare le relative gemme con le quali potremo accedere ad un quarto tempio che fa da traguardo. Vi ricordate i vulcani e i relativi bonus one-shot quando li toccavamo? Ecco, ora ci sono esagoni da non toccare, pena un vantaggio per tutti gli avversari. Oltre a questo cambiano le carte azione e c'è un quarto tipo di territorio che la fa da padrone in questa nuova versione del gioco. Ultima cosa: le monete d'oro extra-carta, spendibili alla bisogna e a volte necessarie per accedere a certe zone.
Che dire? El Dorado è un grande gioco e la cosa non cambia in questa nuova versione, che però ho trovato un po' parca di novità. Devo dire che ho preferito il primo, specie con la sua bellissima espansione. Qua è interessante la corsa coi checkpoint, ma mi sono mancati i vulcani, mentre la meccanica delle monete extra-carta la trovo debole e un po' appiccicata. Agli esagoni che se toccati danno vantaggi agli avversari ho preferito le carte demone che ingolfavano la mano nell'espansione, che spesso dovevi prendere se decidevi di imboccare i passaggi nascosti. Non sono impazzito nemmeno per le nuove carte, che avrei voluto un po' più creative, anche se in un gioco di corse non è che si possa fare chissà cosa. Insomma un ottimo gioco se non si conosce l'originale, altrimenti appare un po' troppo simile. La cosa buona è che è combinabile, in maniera molto naturale ed elegante, sia con l'originale che con l'espansione e ne può uscire una partita davvero epica.
Cosa cambia? Prima di tutto non è più un race game in senso classico. In pratica bisogna raggiungere tre diversi templi, recuperare le relative gemme con le quali potremo accedere ad un quarto tempio che fa da traguardo. Vi ricordate i vulcani e i relativi bonus one-shot quando li toccavamo? Ecco, ora ci sono esagoni da non toccare, pena un vantaggio per tutti gli avversari. Oltre a questo cambiano le carte azione e c'è un quarto tipo di territorio che la fa da padrone in questa nuova versione del gioco. Ultima cosa: le monete d'oro extra-carta, spendibili alla bisogna e a volte necessarie per accedere a certe zone.
Che dire? El Dorado è un grande gioco e la cosa non cambia in questa nuova versione, che però ho trovato un po' parca di novità. Devo dire che ho preferito il primo, specie con la sua bellissima espansione. Qua è interessante la corsa coi checkpoint, ma mi sono mancati i vulcani, mentre la meccanica delle monete extra-carta la trovo debole e un po' appiccicata. Agli esagoni che se toccati danno vantaggi agli avversari ho preferito le carte demone che ingolfavano la mano nell'espansione, che spesso dovevi prendere se decidevi di imboccare i passaggi nascosti. Non sono impazzito nemmeno per le nuove carte, che avrei voluto un po' più creative, anche se in un gioco di corse non è che si possa fare chissà cosa. Insomma un ottimo gioco se non si conosce l'originale, altrimenti appare un po' troppo simile. La cosa buona è che è combinabile, in maniera molto naturale ed elegante, sia con l'originale che con l'espansione e ne può uscire una partita davvero epica.