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Una lunga ma doverosa premessa: ho seguito Warhammer Fantasy Battle dalla terza alla sesta edizione, e dal mio nickname capirete anche il mio esercito preferito
Era il periodo d'oro della Games Workshop, azienda con cui come tutti ho avuto un rapporto di amore e odio. Amore per aver creato un universo meraviglioso, alimentato da giochi, riviste, libri, negozi e chi più ne ha più ne metta. Odio per il malcelato disinteresse verso i propri clienti, visti solo come polli da spennare con prezzi assurdi, regolamenti non all'altezza (in 8 edizioni non si è riusciti ad avere né un regolamento completo né eserciti bilanciati), army list dimenticati (chaos dwarves, mercenari, kisleviti...) e qualità dei prodotti assolutamente altalenante. Cito ad esempio office assassinorum, cento euro per un gioco di una missione! Prodotti fatti, dimenticati, rilanciati e di nuovo dimenticati: blood bowl, epic, ecc. Prodotti mai veramente partiti, come inquisitor. Emblematica la regola che, partendo dal dato di fatto che i regolamenti erano palesemente incompleti, diceva: se una situazione non è coperta dalle regole, mettetevi d'accordo voi giocatori, se non ci riuscite tirate 1d6 e chi fa il risultato più alto ha ragione.... Ma noi niente, convinti che un giorno avrebbero messo la testa a posto. Quanto ci sbagliavamo! Arrivò invece il giorno, da me ribattezzato il giorno del grande tradimento, in cui la GW dichiarò che avrebbe ucciso il suo figlio prediletto, e che nel farlo avrebbe pubblicato end times giusto per tirare su' gli ultimi soldini dal morente. Fu una vera pugnalata al cuore, peggiorata dalla pubblicazione di quella cosa indecente che era la prima versione di Age of Sigmar. Oltre al danno pure la doppia beffa. Ricordo un bellissimo articolo qui sulla tana, il cui il recensore comprensibilmente frustrato non poteva nemmeno dare un voto ad una cosa simile.
Con questi sentimenti nel cuore, penso condivisi da altre persone, scopro per caso il progetto the ninth age, ossia la versione fan-made della tanto agognata nona edizione di Warhammer che, essendo libera e gratuita, si pone due obbiettivi:
1) permettere di continuare a giocare a Warhammer (e chi ci ha giocato cone me non ha certo speso poco) usandone le miniature
2) avere degli eserciti bilanciati
La GW infatti ha sempre avuto questa regola per vendere: l'ultimo army list uscito è più forte dei precedenti, poi quando li ho ristampati tutti creo una nuova edizione e riparto da capo. Eravamo infatti arrivati a situazioni ridicole dove ogni singola unità, persino la più basilare, aveva una o due abilità speciali!
In questo progetto ci vedo un po' la rivalsa degli umili, il popolo (dei giocatori) che alza la testa stufo di soprusi. Ragazzi, che dire oltre? È un progetto libero, è gratuito, dategli un'occhiata!

Con questi sentimenti nel cuore, penso condivisi da altre persone, scopro per caso il progetto the ninth age, ossia la versione fan-made della tanto agognata nona edizione di Warhammer che, essendo libera e gratuita, si pone due obbiettivi:
1) permettere di continuare a giocare a Warhammer (e chi ci ha giocato cone me non ha certo speso poco) usandone le miniature
2) avere degli eserciti bilanciati
La GW infatti ha sempre avuto questa regola per vendere: l'ultimo army list uscito è più forte dei precedenti, poi quando li ho ristampati tutti creo una nuova edizione e riparto da capo. Eravamo infatti arrivati a situazioni ridicole dove ogni singola unità, persino la più basilare, aveva una o due abilità speciali!
In questo progetto ci vedo un po' la rivalsa degli umili, il popolo (dei giocatori) che alza la testa stufo di soprusi. Ragazzi, che dire oltre? È un progetto libero, è gratuito, dategli un'occhiata!