- Registrato
- 26 Aprile 2018
- Messaggi
- 1.588
- Goblons
- 1.280
Buon giorno a tutti,
a ridosso delle feste, con Babbo Nasale sulla porta pronto a punirci per i misfatti annuali e con il carbone sotto l'albero ovviamente consumato dalla carbonaia collegata più vicina non girata, ho notato che in televisione, tra i mille giocattoli di vario genere pubblicizzati per i regali non si parla praticamente più di giochi da tavolo. In effetti questa cosa l'ho notata già da molto tempo.
Probabilmente sono io che non ho mai realmente badato agli spot televisivi e quindi sto per cominciare un lungo fiume di fesserie oppure sono argomenti già trattati e quindi l'interesse per tale argomento è decaduto ma non posso non pormi un dubbio di sorta:
che fine hanno fatto i giochi da tavolo in tv? perchè non li pubblicizzano?
Il tuffo nel passato è doveroso, quindi parto con un banalissimo preambolo: una volta internet non era il sistema di divulgazione standard e ci si basava su tv, radio, riviste, passaparola, parrucchiera e benzinai.
Ora è tutto diverso e lo sappiamo.
Decine di anni fa in tv si vedevano spot di giochi da tavolo, tanti giochi da tavolo: battaglia navale di tutti i tipi (di legno, elettrica, in scala 1:1 in mare aperto), indovina chi, hotel, risiko, topo trap, heroquest, labirinto magico, etc. e potrei andare avanti per ora a citarli; tutti spot mediamente diffusi che generavano anche "tormentoni estivi" al pari di molti cantanti attuali. Chi non ha mai canticchiato la canzoncina di Indovina chi? Ha gli occhiali, ha la barba, ha le unghie sporche? E' Jack, ecco chi è! Indovina chi, giochi Emmebi! La maggior parte dei giochi da tavolo che si trovavano nei negozi, almeno a memoria mia, li ho visti pubblicizzati in tv (brivido con i fantasmi fuori dalla finestra che guardavano i ragazzini giocare), starquest, monopoly.
Bene o male la gente li conosceva quei titoli, sia che fossero appassionati sia che non gliene fregasse nulla, ma per il semplice fatto che erano pubblicizzati sulle reti nazionali (esisteva già il quarto canale e si vedevano i programmi a colori, eh) quindi chiunque li poteva vedere e "ricordare", quindi sotto natale o altre festività, andando per i negozi di giocattoli i genitori conoscevano quei prodotti, i bimbi li desideravano. In pratica c'era informazione.
Ora è tutto diverso e lo sappiamo.
E per la cronaca dalla parrucchiera non credo si parlasse di giochi da tavolo. Forse il gira la moda, ma sono dettagli.
Adesso c'è internet con siti e social, adesso c'è KS, un connubio che secondo me genera un flusso informativo molto più ampio a livello globale ma più "ristretto" a livello puntuale e visto che manco io ho capito ciò che ho scritto, provo a spiegarmelo, poi ve lo racconto.
Ora come ora ho l'impressione che le persone conoscano o vengano a conoscenza di questi prodotti solo per una loro volontà diretta di informazione cercando i canali giusti. E' vero che molti giochi escono solo su KS quindi chi conosce e ha dimestichezza con la piattaforma sa cosa e come pescare ma non c'è più quell'informazione generalista diffusa che, come negli anni XXanta, arrivava nei soggiorni di tutti gli italiani via televisione.
Il concetto è che se una persona è appassionata si cerca informazioni, se è curiosa si cerca informazioni ma se è "fuori dal giro" rimane fuori perchè non ha quello stimolo trasversale generale, come appunto una normale pubblicità. Un genitore che non sa nulla di giochi da tavolo e non ha il piglio di cercare info su internet/social/etc. come fa a scegliere un gioco da regalare? va in negozio e guarda le scatole con una scelta del tutto arbitraria?
Il retail esiste ancora ma non è specifico, o meglio è specifico con negozi specifici ma non ha una diffusione completa: molti titoli retail attuali che siano di case specifiche (cmon, ludus, AR) o che siano giochi specifici (gloomhaven, mage knight, per dirne due a caso) si trovano negli store specifici (online o fisci) ma non si trovano praticamente mai nei negozi di giocattoli o nella grande distribuzione. Perchè in qualsiasi supermercato o negozio di giocattoli posso trovare ticket to ride o labirinto magico ma se voglio BRW piuttosto che Lords of Hellas (due presi a caso) devo per forza rivolgermi a siti specifici tendenzialmente online? Se io voglio BRW devo conoscerlo o conoscere qualcuno che me ne ha parlato, altrimenti non so cosa sia, non esiste una pubblicità che me lo metta in evidenza; quindi se lo voglio comperare vado su internet e lo acquisto ma in negozio (non specifico) di giocattoli se provo a citarlo mi guardano con gli occhi sgranati manco avessi parlato nella lingua di Mordor. Il concetto è: tutti conoscono monopoly, ma solo specifici conoscono BRW (cito questo esclusivamente come esempio ma potrei citare qualsiasi retail moderno apprezzato e conosciuto)
Tornando alla tv, e cercando di concludere....
Perchè si è persa questa cosa di pubblicizzare i giochi retail in tv? non avrebbero un'ulteriore visibilità? Non dico maggiore in quanto ripeto, tra "il giro" di appassionati e/o occasionali sono tutti giochi noti addirittura a livello globale ma parlo di avvicinare quella fetta d'utenza del tutto indifferente o distaccata che se ne sta seduta sul divano e di colpo si trova davanti una pubblicità di un gioco da tavolo che non sia il monopoly.
Se guardiamo il catalogo giochi dei distributori (asmodee, cranio, ms, etc.) ci sono decine se non centinaia di giochi che raggiungono qualche scaffale (e poi qualche kallax), quindi perchè non presentarli al resto del pubblico con spot televisivi? una volta venivano pubblicizzati 10, 15 giochi, ora potenzialmente centinaia, eppure. Non oserei immaginare una pubblicità di gloomhaven oppure di tainted grail in tv.... sarebbe affascinante.
Il riassunto di tutto è:
- una volta che io conoscessi o non conoscessi, venivo bombardato in tv quindi "memorizzavo" e quindi alla lunga cominciavo a conoscere
- ora se io conosco cerco e trovo ma se sono estraneo rimango estraneo, in quanto il flusso di informazioni è specifico su siti specifici e social specifici.
La mia non vuole essere affatto una polemica ma una semplice domanda: come mai? costa troppo uno spot per un reale ricavo? La tv non va più di moda come piattaforma divulgativa? Jack si laverà mai le unghie o sarà destinato ad essere beccato in eterno?
che poi diciamolo.... il colonnello Mustard con la spranga in biblioteca? Io non ci ho mai creduto davvero. Bisognerebbe riaprire il caso.
PS DA LEGGERE PRIMA DEL RESTO, ALTRIMENTI NON HA SENSO IL PS:
Purtroppo arrosto e rosso per l'Immacolata giocano brutti scherzi al fegato e alla lucidità, quindi visto che il post è inutilmente molto lungo ed anche io non ho voglia di leggerlo, vi consiglio di saltare tutta la prima parte e cominciare a leggere da il riassunto di tutto è:
a ridosso delle feste, con Babbo Nasale sulla porta pronto a punirci per i misfatti annuali e con il carbone sotto l'albero ovviamente consumato dalla carbonaia collegata più vicina non girata, ho notato che in televisione, tra i mille giocattoli di vario genere pubblicizzati per i regali non si parla praticamente più di giochi da tavolo. In effetti questa cosa l'ho notata già da molto tempo.
Probabilmente sono io che non ho mai realmente badato agli spot televisivi e quindi sto per cominciare un lungo fiume di fesserie oppure sono argomenti già trattati e quindi l'interesse per tale argomento è decaduto ma non posso non pormi un dubbio di sorta:
che fine hanno fatto i giochi da tavolo in tv? perchè non li pubblicizzano?
Il tuffo nel passato è doveroso, quindi parto con un banalissimo preambolo: una volta internet non era il sistema di divulgazione standard e ci si basava su tv, radio, riviste, passaparola, parrucchiera e benzinai.
Ora è tutto diverso e lo sappiamo.
Decine di anni fa in tv si vedevano spot di giochi da tavolo, tanti giochi da tavolo: battaglia navale di tutti i tipi (di legno, elettrica, in scala 1:1 in mare aperto), indovina chi, hotel, risiko, topo trap, heroquest, labirinto magico, etc. e potrei andare avanti per ora a citarli; tutti spot mediamente diffusi che generavano anche "tormentoni estivi" al pari di molti cantanti attuali. Chi non ha mai canticchiato la canzoncina di Indovina chi? Ha gli occhiali, ha la barba, ha le unghie sporche? E' Jack, ecco chi è! Indovina chi, giochi Emmebi! La maggior parte dei giochi da tavolo che si trovavano nei negozi, almeno a memoria mia, li ho visti pubblicizzati in tv (brivido con i fantasmi fuori dalla finestra che guardavano i ragazzini giocare), starquest, monopoly.
Bene o male la gente li conosceva quei titoli, sia che fossero appassionati sia che non gliene fregasse nulla, ma per il semplice fatto che erano pubblicizzati sulle reti nazionali (esisteva già il quarto canale e si vedevano i programmi a colori, eh) quindi chiunque li poteva vedere e "ricordare", quindi sotto natale o altre festività, andando per i negozi di giocattoli i genitori conoscevano quei prodotti, i bimbi li desideravano. In pratica c'era informazione.
Ora è tutto diverso e lo sappiamo.
E per la cronaca dalla parrucchiera non credo si parlasse di giochi da tavolo. Forse il gira la moda, ma sono dettagli.
Adesso c'è internet con siti e social, adesso c'è KS, un connubio che secondo me genera un flusso informativo molto più ampio a livello globale ma più "ristretto" a livello puntuale e visto che manco io ho capito ciò che ho scritto, provo a spiegarmelo, poi ve lo racconto.
Ora come ora ho l'impressione che le persone conoscano o vengano a conoscenza di questi prodotti solo per una loro volontà diretta di informazione cercando i canali giusti. E' vero che molti giochi escono solo su KS quindi chi conosce e ha dimestichezza con la piattaforma sa cosa e come pescare ma non c'è più quell'informazione generalista diffusa che, come negli anni XXanta, arrivava nei soggiorni di tutti gli italiani via televisione.
Il concetto è che se una persona è appassionata si cerca informazioni, se è curiosa si cerca informazioni ma se è "fuori dal giro" rimane fuori perchè non ha quello stimolo trasversale generale, come appunto una normale pubblicità. Un genitore che non sa nulla di giochi da tavolo e non ha il piglio di cercare info su internet/social/etc. come fa a scegliere un gioco da regalare? va in negozio e guarda le scatole con una scelta del tutto arbitraria?
Il retail esiste ancora ma non è specifico, o meglio è specifico con negozi specifici ma non ha una diffusione completa: molti titoli retail attuali che siano di case specifiche (cmon, ludus, AR) o che siano giochi specifici (gloomhaven, mage knight, per dirne due a caso) si trovano negli store specifici (online o fisci) ma non si trovano praticamente mai nei negozi di giocattoli o nella grande distribuzione. Perchè in qualsiasi supermercato o negozio di giocattoli posso trovare ticket to ride o labirinto magico ma se voglio BRW piuttosto che Lords of Hellas (due presi a caso) devo per forza rivolgermi a siti specifici tendenzialmente online? Se io voglio BRW devo conoscerlo o conoscere qualcuno che me ne ha parlato, altrimenti non so cosa sia, non esiste una pubblicità che me lo metta in evidenza; quindi se lo voglio comperare vado su internet e lo acquisto ma in negozio (non specifico) di giocattoli se provo a citarlo mi guardano con gli occhi sgranati manco avessi parlato nella lingua di Mordor. Il concetto è: tutti conoscono monopoly, ma solo specifici conoscono BRW (cito questo esclusivamente come esempio ma potrei citare qualsiasi retail moderno apprezzato e conosciuto)
Tornando alla tv, e cercando di concludere....
Perchè si è persa questa cosa di pubblicizzare i giochi retail in tv? non avrebbero un'ulteriore visibilità? Non dico maggiore in quanto ripeto, tra "il giro" di appassionati e/o occasionali sono tutti giochi noti addirittura a livello globale ma parlo di avvicinare quella fetta d'utenza del tutto indifferente o distaccata che se ne sta seduta sul divano e di colpo si trova davanti una pubblicità di un gioco da tavolo che non sia il monopoly.
Se guardiamo il catalogo giochi dei distributori (asmodee, cranio, ms, etc.) ci sono decine se non centinaia di giochi che raggiungono qualche scaffale (e poi qualche kallax), quindi perchè non presentarli al resto del pubblico con spot televisivi? una volta venivano pubblicizzati 10, 15 giochi, ora potenzialmente centinaia, eppure. Non oserei immaginare una pubblicità di gloomhaven oppure di tainted grail in tv.... sarebbe affascinante.
Il riassunto di tutto è:
- una volta che io conoscessi o non conoscessi, venivo bombardato in tv quindi "memorizzavo" e quindi alla lunga cominciavo a conoscere
- ora se io conosco cerco e trovo ma se sono estraneo rimango estraneo, in quanto il flusso di informazioni è specifico su siti specifici e social specifici.
La mia non vuole essere affatto una polemica ma una semplice domanda: come mai? costa troppo uno spot per un reale ricavo? La tv non va più di moda come piattaforma divulgativa? Jack si laverà mai le unghie o sarà destinato ad essere beccato in eterno?
che poi diciamolo.... il colonnello Mustard con la spranga in biblioteca? Io non ci ho mai creduto davvero. Bisognerebbe riaprire il caso.
PS DA LEGGERE PRIMA DEL RESTO, ALTRIMENTI NON HA SENSO IL PS:
Purtroppo arrosto e rosso per l'Immacolata giocano brutti scherzi al fegato e alla lucidità, quindi visto che il post è inutilmente molto lungo ed anche io non ho voglia di leggerlo, vi consiglio di saltare tutta la prima parte e cominciare a leggere da il riassunto di tutto è:
Ultima modifica: