Sondaggio: quanta fortuna vuoi nei giochi?

[Utente cancellato 7064]

Sentiamo un pò il vostro rapporto con il fattore fortuna...



PSer partecipare al sondaggio, non essendo riuscito a crearlo come si converrebbe, limitatevi a quotare la frase che più vi immedesima.

Buon sondaggio

1-"La fortuna ed io???Vade retro,eretico!!!"

2-"Va bene, fortuna, stai pure qui a farmi compagnia, ma il boss qui sono io!"

3-"Si, andiamo abbastanza d'accordo...io prendo le decisioni, lei fa il resto..."

4-"Diciamo che mi faccio suggerire le future mosse dalla mia collega fortuna..."

5-"Lei è la signora e io sono il suo ospite!"

6-"Mah...lascio sempre la mia testa a casa, giù in cantina...fortuna carissima, pensa tu a vincere per me, ok?"

 

[pennuto77]

Voto la 1 :grin:

 

[ob1]

Io Voto 3.

(parere personale che non è richiesto nel topic: non considero la fortuna un fattore determinante nelle mie preferenze di gioco)

 

[Jalavier]

Risposta 1, tollero la 2, gioco anche da 3 a 6 ma tendenzialmente i giochi 3 - 6 non entrano nei miei preferiti

 

[Faustoxx]

Quoto la 2 per quello che riguarda il mio ideale di gioco preferito.

Non ho problemi a giocare nel range 1-5, mi rifuto con i giochi del 6.

Buon gioco

Faustoxx

 

[pacobillo]

Paradossalmente, voto la 1 e la 6.
Se si gioca per ridere e divertirsi, allora TUTTA fortuna e nessuna parvenza di strategia, altrimenti nemmeno un briciolo di fortuna deve essere presente...

 

[Fabmat]

Ciao a tutti

sono idealmente su questa linea

Non ho problemi a giocare nel range 1-5

ma vorrei aggiungere che partecipo volentieri e mi diverto sia a giochi a fortuna zero (ma esistono? L'assegnazione iniziale, il vantaggio del tratto... c'è sempre qualche elemento destabilizzante! ) sia a quelli dove la buona sorte ti deve assistere per vincere (...ma anche in questo caso NON puoi lasciare la testa in cantina! I giochi 6 non esistono!...anzi, sono quelli tipo il Superenalotto! ... ma non c'entrano niente con noi.)

E poi, perchè la fortuna dovrebbe rovinare un gioco? Perchè vanifica le nostre strategie?
Avete mai giocato a Backgammon? Si lanciano i dadi e la fortuna sembra essere la padrona assoluta...ma provate a giocare con qualcuno più bravo di voi: qualsiasi risultato esca, porterà le pedine fuori dalla tavola prima di voi!
A dimostrazione che la fortuna è solo uno dei tanti elementi di gioco, più o meno preponderante, da gestire .

Lo ammetto, sono ludicamente cresciuto in un periodo dove i dadi erano presenti in tutti i giochi... e forse per questo ho metabolizzato il fattore K!

Fabrizio

 

[kadaj]

Per quanto mi riguarda dipende dal tipo di gioco che sto facendo...

Apprezzo veramente ogni tipo di giochillo, da quello fortunoso a quello iperstrategico...

Diciamo che potre tranquillamente votare la 1, la 2, la 3 e la 4 (troppa troppa troppa fortuna no, dai... O quantomeno, ancora non ho incontrato giochi che si basano così TANTO sulla fortuna)

 

[Normanno]

Non saprei... forse da 2 a 4, ma per me la fortuna deve essere un elemento presente nel gioco. Preponderante no, a meno che uno non gioca davvero per farsi quattro risate (Dungeonquest), ma comunque sono d'accordo con quanto ha scritto Fabmat. Il fattore alea c'è praticamente sempre nei giochi, e comunque anche in quelli che vengono considerati di sola fortuna, normalmente è il più bravo che vince. Certo, statisticamente può capitare la partita in cui vince qualcun altro, ma non sta nella campana della gaussiana, per intenderci.
Quindi alea!

 

[VecchioUnno]

Secondo mè il fattore fortuna ( o casualità ) deve essere coerente con il tipo di gioco che lo utilizza .
Un gioco che simula un comportamento umano deve avere un elevato grado di casualità ( esempio , simulazioni belliche . Gestionali magari meno , ma deve comunque esserci ) , invece un gioco che simula dei movimenti meccanici e/o logici non deve essere presente ( esempio : Blokus , scacchi , ecc ) lì il fattore umano delle scelte ( a volte apparentemente ) irrazzionali li mette il giocatore stesso
Poi chiaramente dipende dai gusti personali , e quelli sì che son strani , altro che le possibilità di un D6 :lol:
Ciao da Massimo

 

[Prousseau]

Anche per me è difficile pensare ad un gioco con fortuna zero (al momento mi vengono in mente solo scacchi, Venice Connection...).
Il fattore aleatorio è e secondo me è bene che sia presente in tutti i giochi. Diciamo che sono delle fazioni 1-2-3, però con una modifica sostanziale sulla 3: il caso (e non la fortuna) fa qualcosa, poi io prendo le decisioni. Il bello dei giochi è proprio quello di prendere decisioni, e l'aleatorietà presente in tanti giochi danno modo di aggiustare la propria strategia, quindi di prendere decisioni non previste alcuni turni prima, in seguito agli avvenitmenti (che possono essere le scelte degli avversari o appunto fattori casuali).
Comunque gioco volentieri a tutti i giochi, da 1 a 6. La preferenza è 1-3, solo perché forse dànno più soddisfazione in caso di vittoria, ma quando gioco prendo il gioco per quello che è: se si basa sulla fortuna, va beh, giochiamo e vediamo come va a finire, ci si diverte lo stesso (per questo modificherei anche la 6: non chiedo alla fortuna di farmi vincere, gioco e basta :grin: )

 

[Fabmat]

Ciao

Anche per me è difficile pensare ad un gioco con fortuna zero (al momento mi vengono in mente solo scacchi,

Si parte con gli stessi pezzi e la stessa disposizione ma il bianco (proprio per questo denominato attaccante!) ha il vantaggio del tratto ovvero ha la "fortuna" di iniziare per primo.

Piccolo vantaggio, forse, ma pur sempre un vantaggio (deciso dalla casualità: assegnazione iniziale.) che rompe l'equilibrio di forza tra i giocatori ...

Fabrizio

P.S. non sono mie illazioni bensì principi accettati dagli scacchisti professionisti!
ma esiste una letteratura immensa a riguardo

 

[MaestroZen]

In generale preferisco la 2, ma se siamo in parecchi va benissimo anche 6, alla fine l'importante è divertirsi!

Ciap

 

[Ramsey]

Preferisco le prime 2 frasi, non ho problemi a fare giochi in cui il "sedere" conta molto.
Dovendo dare una risposta unica la 1.

 

[Angiolillo]

Anche per me è difficile pensare ad un gioco con fortuna zero (al momento mi vengono in mente solo scacchi,

Si parte con gli stessi pezzi e la stessa disposizione ma il bianco (proprio per questo denominato attaccante!) ha il vantaggio del tratto ovvero ha la "fortuna" di iniziare per primo.

Teoricamente ogni gioco a informazione completa senza randomizzatori non ha posto per la fortuna. Vale anche per dama, go, hex, forza quattro, molti giochi con carta e matita...

Se non sorteggi chi gioca per primo, ma lo decidi, la fortuna non c'entra. Ci può essere un vantaggio per chi muove per primo, o anche per chi muove per secondo - dipende dal gioco, ma puoi per esempio darlo a chi è meno esperto (dal tuo punto di vista la fortuna di muovere per primo compensa la fortuna dell'avversario di aver avuto più occasioni nella vita di giocare a quello stesso gioco, se vuoi vederla in termini di foryuna, e quindi il vantaggio del tratto serve ad annullare la fortuna anziché inserirla).

Inoltre esistono metodi per annullare il vantaggio, come la regola dello scambio: il primo giocatore effettua la prima mossa, per esempio muovendo un pezzo bianco degli scacchi (o dell'hex, o di quel che vuoi), e poi il secondo giocatore può scegliere fra muovere a sua volta o scambiare le parti, nell’esempio muovendo un pezzo nero o cedendo i pezzi neri all'avversario che muoverà a sua volta. Non è l'unico sistema, ce ne sono anche altri: si può anche fare un'equalizzazione a tre mosse, dove la scelta del secondo giocatore di quale lato usare avviene dopo una mossa del bianco, una del nero e una seconda del bianco tutte effettuate dal primo giocatore. Ovviamente questo porta a costruire una situazione iniziale equa, altrimenti l'avversario si impossessa del lato più vantaggioso.

Maggiori dettagli nel mio prossimo libro, entro Natale (spero).

 

[Raistlin]

Direi che per me l'ottimale si assesta tra il 2 e il 3; tollero anche i valori successivi, ma difficilmente, molto difficilmente tollero l'1, perchè tendenzialmente cozza con la mia idea di gioco e di divertimento.

 

[Fabmat]

Ciao Andrea

Teoricamente ogni gioco a informazione completa senza randomizzatori non ha posto per la fortuna. Vale anche per dama, go, hex, forza quattro, molti giochi con carta e matita...

Se non sorteggi chi gioca per primo, ma lo decidi, la fortuna non c'entra.

Beh, decidere preliminarmente il turno già implica la tacita ammissione del fattore fortuna nell'assegnazione iniziale. (citi dama, forza quattro... altri giochi in cui conta molto muovere per primo -tanto è vero che ci si alterna-!)

Appartengo ala frangia dei giocatori che ritiene non esista il "gioco perfetto" ovvero quello in cui il fattore fortuna sia assente e, di conseguenza, i giocatori si affrontino "alla pari".

Avvisa quando esce il libro: sono consapevole della mia ignoranza ludica e sono avido di letture ...che oramai sono rilegate solo a saltuari libri ...ah, i bei tempi di PERGIOCO!

Fabrizio

P.S. scrivo qui perchè è un appunto goliardico:
certo che suona molto strano questa difesa della mancanza di fortuna da parte del fondatore/editore di "Kriege und Kaempfe" un bollettino di Diplomacy (dove l'assegnazione iniziale è fonte di tensione ed isterismi!)!!
:lol:

 

[Angiolillo]

Che memoria, che ricordi antichi!

In verità distinguerei. Ammetto che ci siano giochi dove c'è un vantaggio del primo giocatore, altri dove c'è un suo svantaggio. Talvolta tale vantaggio è così forte che uno dei giocatori non può perdere, se gioca bene, o addirittura vince sempre (e allora parliamo di giochi "risolti").

Però, semplicemente, dico che sono giochi non equilibrati, e che questo non ha a che fare con la fortuna.

>ovvero quello in cui il fattore fortuna sia assente e, di conseguenza, i giocatori si affrontino "alla pari".

Il gioco perfetto che dici sarebbe quello perfettamente equilibrato, che è un passaggio in più oltre ad essere privo del fattore fortuna. Il tris (quello con tre file di tre caselle, io metto croci e tu pallini, chi ne allinea tre ha vinto) non è un gioco perfetto: nonostante la fortuna sia assente, i giocatori non si affrontano alla pari (il primo ha un forte vantaggio e se è bravo non può perdere).

Se non ci sono dadi, carte, roulettine, oggettini da sorteggiare e nemmeno cose nascoste da indovinare, ci può essere una disparità che non ha niente a che fare con la fortuna: è una superiorità tattica, strategica, posizionale, di risorse... Tanto è vero che ci si pone rimedio in vari modi che, di nuovo, non hanno a che fare con il caso: con gli handicap, con il sistema dello scambio prima spiegato, giocando partite ad andata e ritorno e così via. Con gli handicap anche se vuoi tenere conto di altre asimmetrie dovute all'esperienza, o anche alla bravura nel gioco.

La fortuna a mio parere c'entra quando ci sono questioni probabilistiche in mezzo. Quando c'è un dado, un'estrazione, una pesca di carte che possono andare bene o male. E magari meglio o peggio di come in media ci si aspetti.

Se sorteggi chi inizia e iniziare ha un vantaggio o uno svantaggio allora la fortuna torna in gioco anche nei giochi che dicevo, ma in realtà nel sorteggio più che nel gioco vero e proprio.

 

[danyjey]

Assolutamente mi piazzo al Punto 3.
Senza la casualità di un tiro di dadi o una pescata di carte imprevedibile per me non sarebbe gioco.

 

[Flatulo]

Da 2 a 4 io mi diverto sempre. Senza eccessi. Il brivido dell'imprevisto trasforma un algoritmo in gioco.