Io la penso esattamente come Rubbia: attualmente conosciamo l'esistenza di una quantità assolutamente enorme di galassie, ciascuna con miliardi di soli e migliaia di miliardi di pianeti. Considerando ciò in termini probabilistici, la probabilità che la Vita esista "altrove" è più elevata della probabilità che non esista.
Solo che ci sono 3 grossi problemi concomitanti a causa dei quali non abbiamo mai incontrato coscientemente delle forme di vita aliene ed a causa dei quali difficilmente ne incontreremo:
1) Distanza. Tali forme di vita, ammesso che esistano, sono a distanze tali (centinaia, migliaia, milioni di anni-luce) che non potremo mai venire in contatto (con le attuali tecnologie).
2) Tempo. L'Universo ha più o meno 15 miliardi di anni, la vita sulla Terra esiste da circa 3 miliardi di anni, i mammiferi da 50 milioni, l'Homo sapiens da circa 300,000 anni, l'uomo "moderno" (noi, Homo sapiens sapiens) da meno di 40.000: una bazzecola! Durante questo lunghissimo periodo, innumerevoli forme di vita, dalle più semplici alle più complesse, potrebbero essere apparse e scomparse nell'Universo senza che noi ce ne siamo accorti, dato che siamo qui da pochissimo! Altre potranno apparire tra milioni di anni, quando probabilmente noi non esisteremo più. Eccetera.
3) Relatività, ovvero la somma di 1 e 2. Non si può viaggiare più veloci della luce, quindi una civiltà lontana solo qualche centinaio di anni luce è virtualmente irraggiungibile (punto 1). Inoltre, le immagini che noi riceviamo dallo spazio lontano sono vecchie di centinaia, migliaia, miloni di anni (punto 2). Se mai "vedessimo" una città di simpatici omini verdi su un pianeta a 300,000 anni-luce di distanza, significa che noi stiamo vedendo cose vecchie di 300,000 anni fa: significa quindi che, se loro stessero reciprocamente osservando noi, vedrebbero degli ominidi dare la caccia al mammuth, piuttosto che i grattacieli di Manhattan. Nel frattempo, magari 15,000 anni fa, gli omini verdi potrebbero essere stati spazzati via da una catastrofe naturale.
A questi 3 problemi spazio-temporali, ne aggiungerei un quarto di natura biologico-filosofica:
4) Entità. Cos'è un "alieno"? Cos'è una "forma di vita"? Potremmo già avere sotto gli occhi una "forma di vita" aliena (a parte i partecipanti alle ModCon!) e non riconoscerla come tale, dato che è talmente avulsa a qualsiasi concetto di vita che abbiamo da sfuggire alla nostra comprensione. Attualmente, la definizione di essere vivente è: un organismo costituito essenzialmente da molecole organiche (ovvero a base di C, N e O), composto da una o più cellule, che è in grado di nascere, crescere, riprodursi e morire. Ciò detto, funghi, protozoi, batteri, virus e prioni rasentano i confini del concetto di essere vivente, eppure ce li abbiamo sotto agli occhi tutti i giorni. Per esempio, non è da escludere che alcuni virus possano essere arrivati sulla Terra dallo spazio (di vedi xenobiologia). Per esempio, una galassia non potrebbe già di per sé essere considerata a priori una forma di vita, dato che probabilisticamente la contiene?
Insomma, potremmo essere in compagnia, ma troppo lontani nello spazio-tempo e/o troppo diversi per poter riconocerci ed interagire.
Meditate...