Segnalazione: GdR "filler"

[KorinDuval]

C'è da capire di cosa interessa stabilire il primato - se della durata della sessione di gioco, della facilità di inizare a giocare (molti giochi avevano scenari introduttivi con personaggi già pronti), della brevità delle regole. Quest'ultima una possibilità su cui, negli anni '80/primi '90, ho avuto discussioni assai accese.

Intanto, grazie della disponibilità. ^_^

Poi, più che di primati in senso assoluto bisognerebbe mettere insieme un po' tutte queste cose, più anche la varietà ed il concetto di "un buon gioco" (qualsiasi cosa uno intenda con ciò).

Personalmente, tra le cose che citi potrei mettere. in una classifica a mio gusto personalissimo, i moduli di On Stage e I Giochi Del Duemila (chissà in quale trasloco li ho persi... -.- ) tra i primi posti (innovazione, sperimentazione, praticità d'uso) e TWERPS tra gli ultimi, vuoi perché non aggiunge niente di nuovo, vuoi perché alla fine si riduce a: "tira sotto il tuo valore (o uno che ti dirà il GM), quando te lo dice il GM".

TWERPS è quasi un gioco-parodia su "come si facevano i GdR all'epoca", che un gioco "vero".

Ora so che da queste ultime righe partirà una contestazione infinita: in un altro Thread, GRAZIE.

 

[Cyrano]

Ed in questo di che si parla visto che il famoso pdf non lo ha letto nessuno? :-?

 

[RosenMcStern]

Sul blog ci sono diversi minigiochi interessanti che puoi leggere.

 

[Cyrano]

Mi erano proprio sfuggiti. Una di queste sere allo mi metto a googletradurli visto che sono cortini

 

[crotalo]

anche sul flying circus (ma forse lo ha già segnalato khana) c'erano dei filler molto belli e dei giochi one shot veramente interessanti

ora non ho i link sottomano ma dovrebbero essere facili da trovare tramite google

 

[KorinDuval]

Ed in questo di che si parla visto che il famoso pdf non lo ha letto nessuno? :-?

Di GdR particolarmente brevi, agili e veloci da spiegare e giocare, di qualsiasi nazionalità o epoca, meglio se sono in qualche modo innovativi.

 

[Angiolillo]

In effetti anche l'intero filone dei "giochi di comitato" rientra in pieno in questa definizione. Non sono "live" (di norma non prevedono costumi e siu svolgono seduti, anche se Mancini e Teragnoli fanno belle sperimentazioni in merito). Sono sicuramente agili e one-shot. In Italia arrivano nel 1991, a Roma. Di sicuro influenzano fortemente l'innovazione del gdr nostrano, da On Stage! a De Eloquentia.

 

[KorinDuval]

In effetti anche l'intero filone dei "giochi di comitato" rientra in pieno in questa definizione. Non sono "live" (di norma non prevedono costumi e siu svolgono seduti, anche se Mancini e Teragnoli fanno belle sperimentazioni in merito). Sono sicuramente agili e one-shot. In Italia arrivano nel 1991, a Roma. Di sicuro influenzano fortemente l'innovazione del gdr nostrano, da On Stage! a De Eloquentia.

I GdC, però, non prevedono "meccaniche" che influenzino la fiction e tendono a finire, per quel poco che ho provato, dopo un tempo fissato.
Nella mia testa è proprio questo che li differenzia dai GdR.

Ho iniziato a leggere il famoso libro (non ho ancora conferma sulla legalità del .PDF): questi vogliono essere dei GdR con delle meccaniche definite.

Ad esempio, uno dei primi parla di tre vecchietti che si lamentano (è un gioco semiserio) e ha delle meccaniche di risoluzione (se si arriva allo scontro fisico, per esempio, il vecchietto A vince sul B, B su C, C su A) e delle condizioni di endgame molto ben definite.

 

[Angiolillo]

Dipende. Delle "meccaniche" nei giochi di comitato possono anche esserci. "Agatha", che era una serie di giochi di comitato polizieschi di cui abbiamo fatto anche una versione televisiva per Rai Tre (ma è andato in onda solo il numero zero) aveva per esempio dei vincoli per cui il gioco era in tre manche, e in ogni manche ogni giocatore aveva un foglietto con una notizia che doveva inserire in maniera nascosta all'interno della conversazione. Certo era una meccanica ludica, che vincolava la libertà del giocatore e influenzava la fiction.

Nei giochi di comitato non c'erano di norma meccaniche simulative relative ai PG (tira un dado per vedere se il tuo personaggio riesce a fare una data azione o no). Tendenzialmente nemmeno relative ai "PNG", o se si preferisce all'ambiente, ma di questo non ne sono sicurissimo. Dovrei ridare un'occhiata al libro di Griffith e a quel po' di giochi di comitato che possiedo sparsi qua e là.

La durata più o meno prefissata è comune alle avventure di giochi di ruolo che già negli anni '90 si basavano sul concetto di one-shot, come On Stage! e De Eloquentia. Da capire se intendi fissata "a cronometro", a numero di scene, a obiettivi raggiunti. Comunque non valuterei questo elemento come una differenza fra gdr e giochi di comitato. Anzi, io considererei appunto i giochi di comitato una forma di gioco di ruolo molto alleggerita e pulita. Per cui se mai non direi che certi aspetti li differenziano dai giochi di ruolo, ma se mai che li differenziano dalla maggior parte degli altri giochi di ruolo (almeno di quelli della loro epoca).

 

[RosenMcStern]

I GdC, però, non prevedono "meccaniche" che influenzino la fiction e tendono a finire, per quel poco che ho provato, dopo un tempo fissato.
Nella mia testa è proprio questo che li differenzia dai GdR.

Se dici così, però, implichi che ciò che contraddistingue un GdR è il fatto di avere una meccanica per la risoluzione dei conflitti (o l'influenzare la fiction, che è un concetto un po' più ampio) e il non avere una durata prefissata. Non la trovo la miglior definizione di GdR.

Francamente, io non vedo problemi a interpretare i GdC come una delle tante forme dei GdR. E le barriere che citi tra i due (tempo e meccaniche) non sono barriere stagne. Esistono anche GdR che finiscono dopo un tempo fissato, dopo tutto. Che ne so, LMVCP o il gusto del delitto sai bene dove vanno a parare e in quanto tempo più o meno. E non dirmi che non sono GdR!

 

[Galdor]

Nella seconda metà degli anni '90 provai sia "Role", che "TWERP", che "I Giochi del 2000", che i "Giochi di Comitato". :grin:

Di tutte queste esperienze ho trovato davvero innovativi sia "I Giochi del 2000" che i "Giochi di Comitato" :!: : sono davvero Giochi di Ruolo?
Anch'io mi posi questa domanda, alla quale ancora oggi non ho dato risposta :lol:

Certo è significativo anche solo il fatto che ti fanno porre alcune domande.

Belli, da provare sicuramente :idea:

 

[KorinDuval]

@Angiolillo & RosenMcStern: quello che intendevo dire non era dare delle definizioni-spartiacque tra categorie, che fanno più male che bene (cfr. mio articolo su Riflessioni Appassionate a.k.a. INCbook 2010, che è praticamente un inno a favore dei giochi "ibridi" che sfuggono alle categorie ^_- ).

Volevo solo puntare il dito su un fattore, di novità: l'avere meccaniche che influenzano la fiction (chi decide cosa per quali personaggi, e in che tempi e modi, per esempio) come elemento fondante del gioco.

Come dite voi, credo che sia corretto definire i GdC come un "sottoinsieme" dei GdR.

Quei pochi che ho provato, però, si affidavano di più alla contrattazione tra giocatori "in character" che a meccaniche.

Per esempio, al Play Modena 2010 ho provato Il Serpente di Cenere.

Eccolo qua: http://www.flyingcircus.it/il_serpente_di_cenere

Anche questo mi ha dato una forte impressione di essere borderline tra GdC e GdR live: ha alcune meccaniche, ma sono davvero minimali e molte cose sono lasciate alla contrattazione sociale.

Comunque siamo scivolati OT, possiamo proseguire in un nuovo topic, se interessa.

 

[Angiolillo]

Il Curioso 77 - Carte da gioco e trenini

Un dettaglio.

Da curatore dei Giochi del Duemila, ringrazio dei bei commenti. Segnalo comunque che mentre diversi volumetti hanno dato alla luce materiali prima inediti, altri (come appunto i citati Mediterraneo, Role, CYB e diversi altri ancora) hanno riproposto, magari in forma aggiornata e rivista, giochi già apparsi in precedenza. Andando a valutarne la novità e l'impatto è quindi opportuno ricordare che risalgono a diversi anni prima dell'esordio della collana, che è avvenuto nel 1995 (all'edizione di marzo di Lucca Games, se ben ricordo). Notarella marginale, dati gli anni trascorsi, ma mi pareva opportuno farla anche a riconoscere il merito delle varie riviste, fanzine e altro che pubblicandoli hanno reso vivace il mondo giocodiruolistico d'allora.

 

[KorinDuval]

Re: Il Curioso 77 - Carte da gioco e trenini

Notarella marginale, dati gli anni trascorsi, ma mi pareva opportuno farla anche a riconoscere il merito delle varie riviste, fanzine e altro che pubblicandoli hanno reso vivace il mondo giocodiruolistico d'allora.

Verissimo!
Mi metto figurativamente sull'attenti ad onorare la gloria di quelle gloriose riviste, ormai tristemente scomparse.

OT o quasi: In compenso, gioisco perché ho appena saputo che potrò incontrare Luca Giuliano all'INC! Autografo su On Stage SUBITO, poi procederò a tritargli i mar... A chiedergli MILLE cose! Speriamo in qualche sugosa anticipazione sui suoi lavori.

Domanda: ma se lui e Ron Edwards si danno la mano, rischiamo che la risonanza nel lato luminoso della Forza danneggi gli edifici circostanti? XD

 

[Cyrano]

No, al massimo con l'altra mano tireranno fuori le loro copie personali di Pathfinder da una tasca dei jeans e si sfideranno lì sul momento per sfogarsi. :lol:

Ok verrò ribannato ma chi resisteva :lol:

 

[rgrassi]

Anche Roberto col suo Levity fece qualcosa del genere, magari ci aggiorna lui stesso

I filoni con cui mi occupo di queste cose sono qui:

Levity x 2 (collana per due giocatori):
http://www.levity-rpg.net/it/?page_id=81

Quick Play (per giocatori superiori a due):
http://www.levity-rpg.net/it/?page_id=83

Chissà se sono poemi...
Mi accontento che nel futuro siano rivalutati come i componimenti di Trilussa.

« Io che conosco bene l'idee tue
so' certo che quer pollo che te magni,
se vengo giù, sarà diviso in due:
mezzo a te, mezzo a me...Semo compagni
No, no - rispose er Gatto senza core -
io non divido gnente co' nessuno:
fo er socialista quanno sto a diggiuno,
ma quanno magno so' conservatore »
(Trilussa, Er compagno scompagno)

Ciao,
Rob