Io ne ho giocato uno epico e divertente, dedicato alla parte della saga che ha decretato il vero successo di questa serie animata, ovvero la Corsa alle Stanze di Arles attraverso le [glow=red]Dodici Case[/glow] dello Zodiaco.
Il [glow=red]tabellone[/glow] decisamente grande presenta il percorso, diviso in caselle, che casa per casa conduce sino alle Sale del Grande Sacerdote.
I cinque Cavalieri dello Zodiaco e i Cavalieri d’Oro sono rappresentati da miniature di plastica morbida.
Ciascuna delle 12 case è ampia 9 [glow=red]caselle[/glow] (sono quadrati di 3 caselle per lato). Le case distano tra loro mediamente 3 caselle (ma il movimento lungo il percorso cambia rispetto a quando si è all’interno dei templi).
Non ci sono dadi. I [glow=red]movimenti[/glow] sono regolati da una roulette che decreta di quanto, a seconda della situazione, progredisce la scalata dei paladini della Dea Athena verso il nemico finale.
Nella stragrande maggioranza delle case i giocatori devono affrontare il Cavaliere d’Oro che ne è custode. I vari scambi di colpi nei duelli vengono gestiti sovrapponendo due tessere da [glow=red]combattimento[/glow], quella del Cavaliere d’Oro e quella del Cavaliere dello Zodiaco che lo sta affrontando: alcuni custodi del Grande Tempio sono più forti, più spietati (perché non nutrono alcun dubbio nei confronti del Grande Sacerdote che difendono) o hanno il vantaggio di affrontare Pegasus e compagni nell’ultima fase della scalata, quando i 5 eroi sono più stanchi, quindi dispongono di una tessera-combattimento più ‘performante’ (e son dolori).
D’altra parte Sirio il Dragone, Andromeda e gli altri inizialmente dispongono di una tessera da combattimento meno funzionale, poiché ancora poco avvezzi a sostenere l’offensiva di colpi lanciati alla velocità della luce. Poi, battaglia dopo battaglia, cominciano ad ‘intravedere’ il [glow=red]Settimo Senso[/glow] -ottenendo una seconda e migliore tessera di combattimento-, fino ad acquisirlo e farlo proprio, arrivando a poter utilizzare la terza tessera a loro disposizione.
Non è comunque detto che durante la partita tutti e cinque i protagonisti giungano a tale livello di maturazione, perché la progressione da codesto punto di vista dipende da diversi fattori.
Ad esempio in questo senso giocano un ruolo significativo la prima e la settima casa, quelle legate alle costellazioni dell’[glow=red]Ariete[/glow] e della [glow=red]Bilancia[/glow]. Nella prima il Grande Mur, amico ed alleato, ripara/rinforza le armature degli eroi e parla loro del Settimo Senso, mentre nella settima il custode è assente (poiché il Maestro dei Cinque Picchi, addestratore di Sirio, è in Cina durante l’impresa) ma fornisce il suo supporto mediante un momento di tregua proprio a metà della grande corsa e l’eventuale aiuto delle Armi della Bilancia: il tutto è rappresentato dai token bonus ‘Maestro dei Cinque Picchi’.
Lungo il percorso attraverso le case il primo cavaliere ad attraversare alcune caselle dovrà pescare una [glow=red]carta evento[/glow]. Alcune sono forme d’aiuto, come l’intervento di Tisifone, i consigli spirituali del Maestro dei Cinque Picchi, la sicurezza trasmessa dal Grande Mur dell’Ariete e in misura minore da suo fratello Kiki (rimasti a vegliare Lady Isabel in fin di vita ai piedi del Grande Tempio), le preghiere di Fiore di Luna e soprattutto lo sprone che Athena dà ai suoi pupilli mediante il suo cosmo divino. Altre carte evento invece sono brutte grane e quasi sempre c’è dietro lo zampino di Arles e della sua influenza maligna.
Il finale è lo scontro con il Grande Sacerdote nelle sue Stanze, l’unica parte del tabellone realizzata in tre dimensioni. Qui un potere peculiare del Cavaliere d’Oro di Gemini, la [glow=red]Dimensione Oscura[/glow], è stato realizzato con una ruota che gira a livello del pavimento e che può inghiottire (con effetto botola) un cavaliere ‘sprofondato’ nella Dimensione Oscura stessa.
Il gioco era in [glow=red]lingua giapponese[/glow] e noi ci siamo salvati perché una delle ragazze del gruppo, quella che teneva Crystal il Cigno, conosce abbastanza bene tale idioma. Anche se poi, una volta capiti meccanismi, per giocarlo basterebbe avere la traduzione delle carte evento e delle scritte che compaiono sul tabellone in corrispondenza di certe caselle (non moltissimo testo). Il manuale delle regole ad esempio è pieno di illustrazioni e tante cose si intuivano anche solo sfogliandolo.
Tra i giochi che ho provato dedicati a questa serie (il pessimo ‘Il Grande Scontro’ by Giochi Preziosi e i due giochi di carte, uno dei quali molto carino), questo mi è sembrato il più divertente, per quanto sicuramente leggero e spensierato. Intendiamoci, non stiamo parlando di Age of Conan o Gears of War come suspence, epicità o pulizia, ma i Cavalieri dello Zodiaco conservano un fascino unico anche a distanza di anni.