il_Nadir":eb7sugal ha scritto:
Mi sembra una visione troppo radicale la tua Koba.
Lo so Nadir, ho volutamente calcato un po' la mano
![Smile :) :)](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
) . Ma se mi permetti, ci terrei a puntualizzare le tue osservazioni (facendo l'avvocato del diavolo, ovvero cercando di interpretare le opinioni di editori, distributori e giocatori che si chiedono se valga ancora la pena presenziare alla fiera):
il_Nadir":eb7sugal ha scritto:
Dunque la fiera per un editore è importante per tanti motivi.
1. Presentare le proprie novità, ai giocatori e ai negozianti. In modo che possano provare e vedere i giochi che vogliono proporre sul mercato per la stagione in divenire
Siamo sicuri che, nell'era delle presentazioni virtuali tramite internet (e dell'hype informatica che ne scaturisce) serva ancora questo tipo di contatto fisico? I giocatori (e intendo i "players") spesso arrivano alla fiera conoscendo vita, morte e miracoli dei titoli presenti (e anche di molti non presenti, vedi le novità di Essen che fisiologicamente non potevano arrivare in tempo).
Spesso e volentieri i giocatori ordinano i prodotti direttamente via internet o dal loro rivenditore di fiducia, senza nemmeno averli visti dal vivo. Quindi, in teoria, a loro non serve questo tipo di contatto (mia personalissima opinione, veh).
Diverso è il discorso dei giocatori occasionali (i "babbani"), per i quali ha un senso la "Visibilità" del prodotti. Ma normalmente i babbani *non* vengono a Lucca per i games...
il_Nadir":eb7sugal ha scritto:
2. Contattare altri operatori del settore
Anche qui, non è più comodo e veloce farlo attraverso internet?
il_Nadir":eb7sugal ha scritto:
3. Vendere i propri prodotti.
Se il main target della vendita è il distributore/dettagliante, ha un senso che solo ad essi sia riservata la fiera. Se è il giocatore, per come la vedo io, rientriamo nell'ambito "sconti" per invogliare l'acquisto non on-line.
il_Nadir":eb7sugal ha scritto:
Tutte e tre le cose possono essere realizzate con un minimo di logica.
Per questo motivo gli editori organizzano tavoli dimostrativi dedicandoci spesso molte risorse e impegno.
Per gli stessi motivi non scontano le novità per non danneggiare la distribuzione del prodotto che si spera non venda SOLO a chi va alle fiere ma ad un pubblico più vasto che per essere raggiunto ha bisogno della catena distributiva che non può essere minata alla partenza da sconti indiscriminati.
Su questo non sono molto d'accordo: se sono in fiera, il gioco lo compro direttamente lì. Se non sono in fiera, come faccio a sapere del gioco se non tramite passaparola/web? Se ricado in questa categoria, mi sta bene comprare dal distributore/rivenditore al prezzo che mi fa lui. Ma se sono già in fiera, perché dovrei attendere che il gioco arrivi al distributore prima di acquistarlo? E' sotto i miei occhi, lo prendo adesso. E visto che non passo attraverso la distribuzione e i suoi costi, trovo lecito chiedere un piccolo sconto.
il_Nadir":eb7sugal ha scritto:
Per gli stessi motivi tutti i titoli non novità vengono proposti ai giocatori a prezzi scontati, e spesso nelle fiere vengono anche organizzati zone discount utilissime per fare veri affari per i giocatori e svuotare fondi di magazzino per gli editori.
Se l'editore stesso pratica sconti per liberarsi delle rimanenze (o per logiche commerciali sui titoli non nuovi) significa che un margine per parlare di sconti c'è e che "l'idea fissa di ottenere uno sconto" forse non è "profondamente sbagliata", come è stato scritto in questo stesso topic. O devo accettare quello che fa l'editore senza poter chiedere altro?
il_Nadir":eb7sugal ha scritto:
Per cui tutti gli obbiettivi vengono perseguiti non solo alcuni e sopratutto non alcuni a discapito di altri.
E ripeto non è solo Lucca che spesso viene criticata come un refren, ma Essen funziona allo stesso modo, le novità NON vengono scontate per non danneggiare la distribuzione, il resto si trova con sconti interessanti fino alle vere e proprie super offerte.
Non metto in dubbio l'impegno e la serietà degli editori, ci mancherebbe.
Però non puoi citarmi Essen come paragone con le meccaniche di prezzo per poi omettere il fatto che Essen non è solo una mostra mercato come Lucca ma dedica ampio spazio alle demo e in questo è maggiormente assimilabile a una gigantesca Play...
il_Nadir":eb7sugal ha scritto:
Koba, sei passato allo stand GU e quindi so che hai avuto modo di dare un occhio a come era organizzato e a cosa puntava quel tipo di organizzazione.
La priorità (come gli spazi dedicati chiaramente evidenziavano) era data alla presentazione dei giochi.
In secondo luogo c'era la vendita dei prodotti, con le novità a prezzo pieno e tutto il resto del catalogo a prezzi scontati. E comprando diverse cose si ottenevano sconti ulteriori (e i clienti abituali, i super appassionati ecc ti assicuro che sono sempre stati trattati benissimo...).
Infine GU aveva organizzato un piccolo stand a parte dedicato alle occasioni con dentro molti prodotti a prezzi d'occasione 10/5 euro a pezzo.
E infatti voi siete stati molto coerenti con la filosofia che mi hai spiegato. Non tutti però hanno seguito questa linea di pensiero.
Ma a questo punto il dubbio rimane: a un editore conviene o no andare a Lucca? E per chi ci va? Perché se ci va per stringere accordi commerciali non serve aprire la fiera anche ai giocatori; se ci va per fare le demo e far conoscere il gioco esistono occasioni e spazi (anche non virtuali, vedi Play) molto più consoni e meno costosi; se ci va per vendere il gioco ai giocatori deve invogliarli in qualche modo.
Personalmente, io vado a Lucca principalmente per incontrare persone che non avrei occasione di vedere di persona in altro modo. Non ci vado certo per comprare giochi, per le ragioni di cui sopra. Però se mi trovo tra le mani un'occasione non è che la lascio là...
![Wink ;) ;)](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)