Sono lieto di vedere che la Asterion, come al solito, si distingue per comunicazione, approccio e professionalità. Grazie mille dell'intervento che è arrivato spontaneamente (non ho ancora fatto il tentativo degli MP perché sono arrivato ora in ufficio).
Vorrei puntualizzare un paio di cose. Qui si parla del fatto se sia conveniente o meno impedire la presenza di un regolamento italiano scaricabile dalla rete.Impedirla, cioè rendere impossibile avere le regole italiane in altro modo (legale) se non comprando il gioco dal produttore italico.
Chiedere la sostituzione di materiale tradotto in modo amatoriale con quello ufficiale o semplicemente rimuoverlo perché tanto sul proprio sito si mette a disposizione la traduzione ufficiale è una cosa molto diversa. Direi anche legittima e corretta in quanto si cerca di evitare traduzioni potenzialmente dannose e non all'altezza. Diviene una questione di proprietà e di qualità del prodotto che trovo ottima e professionale.
Quello che invece vorrei approfondire è proprio l'esempio portato da Jones.
La disponibilità di una traduzione on line di regole straniere danneggia il mercato e i produttori della versione nostrana? Nel caso di Jones sembrerebbe essere addirittura causa del fatto che i giochi NON verranno proprio tradotti, una casistica addirittura peggiore della rimozione del solo regolamento. Certo si parla di giochi esenti da testo se non nelle regole. Ovvio che una localizzazione di tali titoli ha un impatto minore sul mercato ma paradossalmente questa casistica è la peggiore in assoluto poiché rende impossibile agli utenti giocare a tale titolo se non si conosce la lingua originale del gioco, dato che non c'è neppure la possibilità di spendere di più ma avere il titolo in italiano.
Secondo me e secondo molti mercati e ditte, la libera fruizione del sapere incentiva il mercato e le vendite. Basti pensare all'industria della musica o a internet in generale. Oppure alle centinaia di App gratuite per smartphone che anche dove vengono scaricate gratuitamente generano notevoli introiti per i loro creatori. Ma non voglio farla facile. Ogni mercato e realtà economica ha le sue dinamiche. Ed io appunto vorrei discutere e capire quelle del nostro hobby.
Dico la mia però.
Io penso che un approccio "liberale" come quello di Asterion (mi permetto di fare il nome perché è intervenuto nel forum in prima persona) paga. Paga per la pubblicità positiva, paga per la serietà e fiducia che trasmette e ottiene. Paga perché sono convinto che la maggior parte dei compratori, a prescindere dalla dipendenza del linguaggio e dalla disponibilità dei regolamenti tradotti, preferirà sempre
comprare la versione italiana di un gioco. Nel mio piccolo conosco parecchi titolari di negozi e/o store online e TUTTI. Ripeto TUTTI. Dicono che giochi come Power Grid e Ticket to Ride, anche se completamente indipendenti dalla lingua, vendono MOLTO di più in italiano.
La Asterion poi ha fatto anche un ulteriore passo avanti con le promozioni che scontano i proprietari del gioco straniero se comprano quello italianizzato da loro. Geniale! Non solo diminuiscono l'impatto della presenza del gioco in altre lingue ma lo rendono un'occasione di business per "erodere" fette di mercato originariamente già perse PRIMA dell'uscita del gioco italiano.
Io credo e sono convinto che un BRAVO imprenditore non risente di certe dinamiche se fa bene il suo lavoro (non voglio offendere nessuno sia chiaro), semplicemente ci sono canali, comportamenti, logiche pubblicitarie e di marketing, che sfruttano e volgono a loro vantaggio proprio la diffusione gratuita di certe informazioni.
Tuttavia ripeto, ho queste convinzioni ma sono anche certo che non conosco tutto e magari mi sfuggono certe dinamiche/informazioni cruciali che, se qualcuno ci fa il piacere di discuterne insieme, magari mi faranno cambiare idea..... :grin: