Carcassonne dal 15% in su, a seconda del numero di giocatori. In 2 giocatori la fortuna incide poco, ed un giocatore più bravo avrà la meglio quasi sempre salvo rovesci incredibili. In 4-5 giocatori invece, la fortuna diventa preponderante.
Citadels 10-15% la pesca degli edifici può avere importanza, ma ci sono modi per aggirare la cosa. Prevedere psicologicamente le scelte degli altri giocatori è molto più importante di tutto il resto
Risiko! Piazzamento iniziale, dadi, carte rinforzo, chi più ne ha ne metta... poi certo, ci vuole un pò di abilità tattica e soprattutto tanta diplomazia. 50-60%
Notre Dame 20-30% non solo per via dell'uscita delle carte ma anche per un altro "fattore casuale" che i gamers tendono a dimenticare sempre e cioè la posizione al tavolo. Se trovi un "giocatore kamikaze" ovvero uno di quelli che pur di non aiutare il giocatore successivo è disposto a danneggiare se stesso, non puoi vincere, indipendentemente da quanto tu sia bravo o meno. Non ci ho giocato 200 partite, ma una trentina sì, e la mia osservazione empirica è che sono state TUTTE vinte da quello seduto dopo il giocatore meno esperto. Tra giocatori di perfetta pari bravura, allora le carte sono praticamente l'unico discriminante, quindi verrebbe da dire che conta per il 10%, ma anche per il 100% (perchè a parità di bravura, è l'unico fattore casuale presente a decidere, no?).
Coloni di Catan 40% il piazzamento iniziale fa metà del gioco, l'altra metà la fanno i dadi e gli scambi. Certo nell'arco della partita i numeri tendono a distribuirsi lungo la normale curva a campana, ma sono i primi 10-15 lanci che decidono l'andamento della partita, in genere.
Big Manitou giocato poco per cui fatico a darti una percentuale, la sensazione è che si possa fare lo stesso discorso fatto per Notre Dame: posizione al tavolo e pesca delle carte fanno la differenza.
TTr Marklin 15-20% in breve, il meno fortunoso dei Ticket to Ride, ma l'ho giocato poco.
infine,
Kingsburg. Penso di dovere una risposta civile a Fenomeno...
Kingsburg 80% non vi offendete, l'ho giocato poco e visto giocare poco di più, ma TUTTE le partite che ho visto sono state decise dal lancio di dado finale. In aggiunta, è un gioco dove se ai dadi fai poco prendi poco e se fai tanto prendi tanto... senza praticamente nessuna possibilità di influenzare coscientemente questo fatto... mah
Fenomeno io non mi sono offeso e quindi non ti offendere tu se ti dico che il tuo giudizio mi sembra frutto di un pre-giudizio che vedo accumunare parecchi utenti della stessa area geografica... forse i primi giocatori che hanno provato il gioco a Roma e dintorni ne hanno avuto una brutta impressione ed in questi casi il passa-parola negativo può avere effetti devastanti (non voglio nemmeno pensare che questo possa dipendere da ragioni personali nei confronti dell'autore o dell'editore del gioco, ovviamente).
Intanto, è bene distinguere tra il gioco base e l'uso dei gettoni per l'invio dei soldati in inverno.
In questo secondo caso, a parere praticamente unanime dei giocatori di tutto il mondo o quasi, il peso della fortuna si riduce a non più del 10-15%, pertanto se non lo hai mai provato in quella versione, ti suggerirei di dargli un'altra possibilità usando i gettoni, così si elimina "il tiro del dado finale che risolverebbe tutto" (non è il caso di comprare l'espansione, basta farsi da soli i gettoni, o delle carte di valore 0,1,1,2,3,4 le regole le trovi ovunque).
Anche con il dado del re, comunque, quello che forse ti (vi) sfugge è che bisogna arrivarci preparati. Kingsburg, che certo nella versione base rimane un gioco per giocatori occasionali e quindi direi che ha un incidenza della fortuna tra il 30 e il 35% è stato progettato in modo che la sconfitta in una sola battaglia (e particolarmente quella finale) sia un'eventualità da evitare a tutti i costi. Il gioco ti dà la possibilità di decidere quanto rischiare, se affidarsi alla fortuna, oppure scegliere strategie più solide.
Sarebbe un pò come dire che il texas hold'em è un gioco dove la fortuna conta all'80% perchè in tutte le partite che hai visto ha vinto il giocatore con le carte migliori all'ultima mano... 8-O 8-O
L'affermazione poi se mi permetti meno corretta è invece proprio
è un gioco dove se ai dadi fai poco prendi poco e se fai tanto prendi tanto... senza praticamente nessuna possibilità di influenzare coscientemente questo fatto
. Questa definizione, che si applica alla perfezione a
Stone Age dove se io ho tre omini sul legno e lancio 3 prendo un legnetto e tu che hai tre omini sul legno e fai 18 ne prendi 6 (quanti attrezzi dovrei avere per influenzare questo fatto? Da un minimo di 3 a 15?), a Kingsburg si applica solo in parte. Non voglio certo discutere che tirare sempre 17 non sia meglio che tirare sempre tra 3 e 5, dico solo che nel gioco sono stati appositamente inseriti meccanismi per aiutare il giocatore che sia colpito da serie momentanee di tiri di dado bassi:
dall'ordine di turno che varia favorendo chi ha ottenuto il punteggio più basso (al punto tale che spesso con giocatori bravi è proprio chi ha fatto il tiro migliore ad ottenere alla fine meno merci o comunque non quelle desiderate) alla possibilità di costruire la Chiesa per rilanciare se fai un punteggio troppo basso, all'uso del Mercato e dei gettoni +2 per aggiustare i tiri, all'inviato del Re per ottenere comunque le tue merci, al dado del re in primavera se sei rimasto indietro nella costruzione... ti sembrano sufficienti modi per influenzare il fatto che sì, ottenendo punteggi minori ai dadi potresti ottenere meno risorse?
Ulteriori correttori di casualità sono presenti nell'espansione, ma per limpidezza di ragionamento eviterò di citarli.
Giocando davvero a Kingsburg (con giocatori di pari abilità, ma questo era il presuppposto iniziale) non è infrequente vedere giocatori che hanno ottenuto 7 o 9 ai dadi ottenere lo stesso numero di risorse (o addirittura un numero maggiore) rispetto a giocatori che hanno lanciato un 14 o un 15 (se mi dici come questo può succedere in Stone Age ti offro una birra).
Scrivo questo non per amore di polemica, ma perchè mi piacerebbe che il gioco fosse analizzato e commentato, al di là dei gusti personali che ovviamente esistono e vanno rispettati, in maniera oggettiva, e mi spiace se in un gruppo di giocatori si è creato un pregiudizio negativo, quali che ne siano i motivi
Chiudo con l'invito a te, ed a tutti gli altri giocatori della TdG romana che volessero uscire da questo pregiudizio, a fare una partita insieme, magari a Play! così da analizzare serenamente le situazioni di gioco e le meccaniche... che ne dite?