Grazie all'ottimo intervento di Seldon, per ridimensionare un attimo il significato di "investimento" nello sbustare carte TCG. Aggiungo qualche opinione. Per parlare di investimento bisogna registrare i flussi in uscita e in entrata (magari considerando fattori come anche l'inflazione, ad esempio i Pokemon li comprammo in lire e li rivendiamo in euro, difficile capirci in modo puntuale). E ti parla una persona che ha liquidato la sua vecchia collezione pokemon per alcune migliaia di euro ed anche così non me la sento di dire serenamente "che ci ho guadagnato".
Ma questo è un caso diverso da quello che auspichi (compro ora con la consapevolezza di vendere in un futuro più o meno remoto) rispetto a vendere materiale vintage fermentato una ventina di anni. Pensare al collezionismo come investimento richiede ad esempio: 1) un controllo puntuale delle spese e dei guadagni 2) un controllo del consumo di tempo per acquistare e per concludere le vendite, spedire i pacchi, contrattare ecc. 3) stare sul pezzo per beccare il timing giusto dei prezzi e concludere le vendite (roba che si avvicina alla sfera di cristallo...)
Anch'io ogni tanto ricasco nel loop di voler collezionare TCG ma poi mi rendo conto che è solo una scimmia da hype (nel mio caso), e la mia passione si spegne rapidamente qualche tempo dopo perché non ho una community di amici che li collezionerebbe con me.
In conclusione, il mio consiglio se vuoi collezionare carte TCG, considerala come una spesa di tempo e denaro per qualcosa che sia una tua passione. Non trascurare il fattore community locale (scambio e alimentazione della passione). E poi come fattore ultimo, se un domani (forse) acquisiranno valore e vorrai sbarazzartene, ben venga.
My 2 cents.