Pubblicare qualcosa.

[MindbendeR]

La caratteristica che più mi sbalordisce di "questi tempi", che effettivamente riconduco alla 'new age', è stata la possibilità di guadagnare con i gdr. Di pubblicare qualcosa, e di venderlo. In più, solitamente si tratta di qualcosa di genuino e interessante, più bello e curato delle classiche case editrici dei gdr. Pensavo derivasse dall'utilizzo di internet, ma, a ben pensarci, il suo uso era per la diffusione e condivisione gratuita delle creazioni di singoli (o sparuti gruppi di) appassionati, prendo come riferimento le bbs o i newsgroup, per poi passare ai primi siti.
Questo passaggio lo avverto solo io? Quando è avvento? Con lo "smarrimento" dei mostri sacri statunitensi? L'idea di campare scrivendo di gdr era molto più forte allora che non oggi, e non ha attecchito, neppure ci ha provato, non perché fosse inconciliabile con la realtà, di fatto si sapeva che fosse un sogno, ma per... cosa? Per mero senso di comunità? Per non saper quantificare gli appassionati? Per il poco rilievo dei gdr a quei tempi?
Così, un paio di riflessioni che stavo facendo.

 

[Falcon]

Che ci campino anche adesso non so, che un appassionato con una buona idea possa guadagnarci qualcosa invece lo credo.
In primo luogo secondo me è da attribuire il merito a un affinamento dell'uso di internet (sì, c'era anche prima, ma è più "recente"* la capacità di finalizzarne con successo l'uso alla vendita dei gdr). Per i mostri sacri non mi pare siano spariti, ma in generale c'è più variazione e si trova uno spazio (seppur piccolo) più facilmente. In questo senso più ceh "spariti" direi che ora se gioco di ruolo SO che non esiste solo D&D, e magari prima non era così.


*recente è ovviamente molto relativo, visto che ormai saranno una decina d'anni, ma se si pensa al recente uso di kickstarter e simili nel mondo ludico si dovrebeb capire a cosa mi riferisco.

 

[Domon]

Il pioniere di questa rivoluzione IMO é stato ron edewards: scriveva e autopubblicavabgdr, invitandonaltrina farlo invece di passare per la pubblicazione convenzionale, giá nel 96.

Nel 2001 ha fondato the forge, sito dedicato a supportare autori intenzionati ad autopubblicarsi, si che ha chiuso da poco per "missione compiuta" dop che ha completamente rivoluzionato il panorama mondiale dei gdr.

Uno degli articoli piú significativi su questi argomenti é the nuked apple cart, tradotto in italiano come "il carretto delle mele nuclearizzato".

Cercalo con google!

 

[MindbendeR]

Non mi riferivo proprio nella creazione di qualcosa totalmente nuovo ed innovativo, ma anche solo il fatto di appoggiarsi a qualche altro sistema di regole che già dispone di una buona distribuzione e notorietà.
Un tempo sono stati creati molti supplementi amatoriali di grande impatto, ma sempre, o quasi, gratuiti. Poi si è scoperto che avrebbero costituito un potenziale mercato e, ciò unito al fatto di voler provare qualcosa di diverso, quello per prima sarebbe stato rilasciato come gratuito, viene ora diventato a pagamento.
Mi stupivo per questo cambiamento di mentalità laddove prima c'era chi credeva di fornire un proprio contributo da appassionato ad appassionati, e chi ha visto la possibilità di farci anche due soldi.

 

[RosenMcStern]

Diciamo che da questo punto di vista il grosso spartiacque è stato la nascita della OGL e delle altre licenze "permissive" create per permettere a terze parti di produrre materiale di supporto.

Se prima questo non avveniva, non è solo per via di Internet. E' perché il detentore del marchio originale non ti permetteva di sfruttare commercialmente il suo sistema, e magari aveva qualcosa da ridire pure se offrivi supplementi gratuiti che andassero oltre la fanzine con l'avventuretta. Qualcuno fa ancora così: prova a scrivere un supplemento commerciale per GURPS e mi racconti.

Per dire, non tutti lo sanno ma chiunque può produrre un supplemento per Savage Worlds senza chiedere permesso alcuno. Il permesso esplicito di Pinnacle serve solo per usare il logo "Official Savage Worlds Product" in copertina, ma se non metti il logo "Official" e scrivi "Supplemento indipendente per SW" va benissimo.

 

[Arioch]

Rosen e Domon per me portano insieme due punti molto importanti e complementari.
L'OGL ha dato sicuramente il via alla pubblicazione in massa di prodotti di "terze parti", ma IMHO ha anche contribuito indirettamente allo sviluppo delle pubblicazioni indipendenti.
D'altra parte è necessario riconoscere l'importanza di theForge e del movimento indie, senza i quali dubito che saremmo arrivati al punto in cui siamo.

Io aggiungerei anche che, per un certo verso, si tratta anche di una sorta di "ritorno alle origini". Quando il gdr era ancora giovane, i prodotti compatibili con "il gioco di ruolo" (aka d&d) pubblicati in maniera del tutto indipendente erano relativamente comuni.

 

[MorganaLeFay]

Secondo me si tratta di una rivoluzione a respiro molto più ampio, che poi va a toccare anche la sfera dei gdr.
Un tempo per pubblicare qualsiasi cosa, dovevi appoggiarti a qualche casa editrice, quindi era necessario che qualcuno di esterno e "importante" credesse in te e fosse disposto ad investire i suoi soldi e le sue speranze sul tuo lavoro.
Adesso, con la facilità con la quale praticamente chiunque può riuscire ad autopubblicare, sono sempre di più le persone che fanno diventare una realtà i propri progetti. Se questo accesso alla pubblicazione self fosse stato disponibile, diciamo, 10 anni fa, penso che molti di quei gruppi di adolescenti o universitari che, trovandosi a giocare di ruolo in taverne e garage, davano alla luce progetti, avventure e variazioni di sistema destinate a restare solo tra amici, avrebbero reso disponibile al grande pubblico qualche loro idea. Certo, anche prima potevano farlo, ma sarebbe stato molto più complicato e certamente meno accessibile.
Ora anche i desideri "di nicchia" possono essere esauditi, perché non serve che qualche grande casa ci metta la faccia, e visto che queste cose (magari pure con sorpresa dei grandi mecenati) piacciono e hanno un vasto seguito, noto che sempre più grandi marchi stanno allargando gli orizzonti e cercando di prenderli sotto la propria ala, appunto concedendo il logo o lo spazio sul web... chissà dove ci porterà questa grande apertura di orizzonti!