Da consumatore mi ritengo deluso (anche dal voto dato dalla rivista, a questo punto)...e sono un consumatore anche di quella (abbonato). Pertanto, visto che ho pagato entrambi i prodotti, ritengo giusto dire cosa penso di ciò che ho comprato e pagato per intero. Senza nemmeno il promesso sconto alla fiera di Lucca, perchè li il gioco non arrivò.
Il gioco presenta, a mio avviso, dei difetti di produzione e di progettazione, che brevemente rielenco a beneficio di coloro che non avessero letto i post precedenti:
1) esattamente metà delle carte mestiere sono sbiadite, scolorite, o per meglio dire, con una tonalità di colori visibilmente più tenue dell'altra (vedi foto allegate precedentemente); nessuna sostituzione è prevista dal servizio clienti in quanto trattasi di "difetto normale"; Va riconosciuto che il gameplay non è compromesso, però l'effetto è visibile e non è piacevole;
2) inserto della scatola inadeguato a contenere i pezzi. Nella fattispecie: le carte, se imbustate, non entrano nella sede loro preposta; le tesser paesaggio (peraltro una mancante, da richiedere all'editore) hanno bisogno di una apposita guida per poter entrare negli spazi loro riservati. Inoltre, anche così facendo, risultano avanzare alcuni pezzi che vanno messi sotto il sacchetto delle monete; per fare questa operazione ci vuole molto tempo;
3) il punto 2 di cui sopra va considerato a meno che non si voglia, come è stato proprio in questo thread suggerito dall'editore (o da chi per lui), mettere il tabellone sotto l'inserto (questa dovrebbe essere la modalità normale, cioè quella pensata in fase di progettazione della scatola)...però non si capiscono allora le sagomature di guida per mettere il tabellone sopra l'inserto...Il tutto alla fine risulta comunque "sbilenco", non allineato e in genere direi "mal messo";
4) il coperchio della scatola risulta essere più corto del fondo della scatola stessa. Risultato la scatola non chiude, o meglio: chiude lasciando mezzo centimetro tra la fine del coperchio e quello del fondo della scatola.
5) Il nome di un mestiere è stato cambiato, tradendo la fedeltà all'originale (Organaro/organista)...mi viene il sospetto che sia stato fatto senza reale consapevolezza del significato delle due parole ma solo per una scelta stilistica ("suona meglio")...ma questo è trascurabile (tuttavia per me è un motivo di delusione, rispetto alla precedente edizione).
Queste peculiarità editoriali, a mio avviso, sono tutte categorizzatili come difetti. Nessuno di questi compromette la giocabilità. Tuttavia non li ho di certo graditi a fronte del prezzo pagato, che ritengo troppo alto per una realizzazione a mio avviso (e per i miei gusti) approssimativa. Chiunque fosse intenzionato ad acquistare il gioco in futuro è giusto che ne sia al corrente, semplicemente per diritto (legale) di informazione nei confronti del consumatore. Dopodiché ciascuno è naturalmente libero di fare la sua scelta.