Scusate se porto una ventata di numeri e dati. In questa discussione (OT a parte, che sono stati ampiamente tollerati nonostante le bellicose dichiarazioni) IMHO si sono sovrapposti più problemi.
Capitolo 1
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Thread "Giocatori vs Personaggi", a pagina 5, prima del mio primo intervento, si erano scritti 72 messaggi. "Immedesimazione" e "interpretazioni" erano state usate 108 volte[*] (contro le 80[*] di "personaggio/i"), oltre 20 volte a pagina. E alla conversazione erano già intervenute 12 persone (fra cui ripetutamente Galdor ed Arioch).
In fondo a pagina 5 capiamo che intende Arioch. A pagina 7 (a 90 messaggi dall'inizio, dopo altre decine di messaggi) quello che intende Galdor, che è MOLTO differente da quello che intende Arioch. Anzi, le due definizioni addirittura si contraddicono.
Ora, in una discussione che funziona, io mi aspetto che i messaggi post 75 (il primo con una definizione) siano una catena di "+1", "non sono daccordo, per me è X, Y e Z" o "chiariscimi K". E che da quel momento si concordi una definizione. Oppure che da quel momento in poi, chi parlava dicesse A QUALE definizione si fa riferimento, visto che EVIDENTEMENTE la cosa è fonte di fraintendimento ed acredini. Ma è evidente che si è arrivati a pagina 14 (decine su decine di messaggi dopo) con la confusione che si è chiarita forse e solo fra singoli e più per caso / eccesso di buona volontà che per altro.
La prossima volta che si parlerà di "immersione" (un termine *A CASO* per dirne uno) non si sarà imparato nulla. Verranno fuori ancora 70 messaggi prima che uno abbia una scintilla, dica "Fermi tutti... di che cavolo stiamo parlando, di preciso?" e venga poi tacciato di << [...] Poi, scusate la brutalità, ma la scolastica del "guarda come ti smonto la tua definizione" non la possiamo lasciare a Tommaso D'Aquino? Ovvio che in un sistema poliedrico qual'è la lingua italiana posso (sulla carta) dimostrare tutto ed il contrario di tutto. >> dal Cyrano di turno, in barba a Sargon che dice (citazione a memoria) "Non capite? Chiedete".
Capitolo 2
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Cos'è un "false friend" (falso amico) in inglese? E' una parola come "cave" che significa grotta ma che per assonanza ti porta a tradurla come "cava" ("La Signora in Giallo" insegna, e non è il solo posto dove la ho sentita tradotta male).
Anche il mondo del GdR è pieno di "falsi amici", ma sono parole che SEMBRANO chiare, NON SEMBRANO "termini tecnici" ma in realtà sono parole che:
** Fanno riferimento ad una esperienza diretta **
Se una persona scrive qui, è abbondantemente probabile (se non sicuro) che almeno qualche partia a qualcosa la abbia fatta. Ed avrà fatto una sua esperienza di "immedesimazione". Positiva, negativa, intensa o non intensa non importa. E' la SUA PERSONALE esperienza, legata al gioco/i usato/i (D&D piuttosto che Warhammer piuttosto che Non cedere al sonno), agli amici con cui ha giocao, a cosa pensava mente giocava, a quanto ha giocato. Quindi, in mancanza di una definizione condivisa di qualche tipo, ognuno farà riferimento al significato che la sua esperienza personale ha dato al termine. E presumibilmente saranno significati magari contigui ed equivocabili, forse simili in superficie ma sicuramente MOLTO MOLTO MOLTO differenti appena si gratta via il primo strato di vernice.
** Overloading **
sono spesso termini a cui viene fatto overloading, cioè parole che già hanno un loro significato a cui ne viene affibbiato un altro, spesso simile o attinente ma più specialistico. Se nessuno viene "avvertito" in qualche maniera, probabilmente le interpreterà come parole col significato che hanno nel vocapolario.
ESEMPIO: Arioch ha preso la parola "interpretazione" e ne ha dato una definizione valida solo per l'ambito GdR differente da quella del vocabolario.
** SONO termini tecnici **
è evidente. Quando Arioch e Galdor hanno dato la loro definizione, hanno detto che era limitata la GdR
** Non sono formalizzate **
Sono parole che fanno riferimento ad una esperienza diretta, che però spesso le persone non hanno mai formalizzato neppure con se stesse. Come dicevamo, nel thread "Giocatori vs Personaggi" erano intervenute una dozzina di persone prima della prima definizione. Sono disponibile a scommettere che se avessimo chiesto "a freddo" alle stesse persone di scrivere una definizione ne avremmo ottenute 12 molto poco sovrapponibili. Gli unici due che lo hanno fatto ne hanno dato definizioni contraddittorie (sia chiaro che non vuole implicare nessun tipo di "valutazione" sulle definizioni date: l'unica cosa rilevante è che fra di loro erano diverse ed incompatibili). Eppure in 12 hanno detto la loro. Come avranno mai fatto a capirsi?
Secondo me se vado nel forum dei giochi da tavolo a chiedere una definizione di gioco astratto (che è una delle centinania di termini tecnici che si usano) a 12 utenti a caso ottengo 12 risposte divese ma ampiamente sovrapponibili. Sarà un caso che il livello di conflittualità è parecchio più basso?
Quando dico queste cose poi salta sempre fuori il pirla che, per dimostrare di non aver un neurone da sbattere contro l'altro, mette in mezzo Forge e che lui non vuole usare i termini di Forge per questo o quel tiramento di chiappa. Usasse quelli che gli pare, purché si prendesse il disturbo di definirli e/o mi desse uno straccio di reference dove andare a vedere che cavolo significano. Altrimeti parliamo solo per dare fiato ai denti, non per spiegarci. Se in 12 parliamo di 12 cose diverse ma con lo stesso nome, è un attimo che ci grattugiamo vicendevolmente i nervi.
Io, quando ne sento la necesità, uso i termini "tecnici" di Forge per comodità: un po' per familiarità, un poco perché c'è disponibile una *tonnellata* di conumentazione in italiano ed inglese. Ma li uso comunque molto poco. E' anche possibile scrivere - perfino articoli lunghi ed impegnativi - senza scomodare Forge. "I dadi non hanno senso esteico" è l'articolo che ho scritto per
"riflessioni appassionate" (INCbook 2010). E' stato molto letto e commentato, anche su forum diversi da Gente che Gioca (ad esempio GdRitalia, Dragonisland, etc.). E' stato discusso, criticato, contestato, ma in linea di massima è stato CAPITO. In testa c'era l'abstract e due facciate di deinizioni che non solo davano il significato di una parola di cui avevo fatto un mio personale overloading (Physical Engine), ma andavano a dare definizioni di cosa nell'articolo si sarebbe inteso per "gioco classico", "R0" ed anche "storia". E credo di ricordare di avere usato un termine di Forge non definito solo in una nota a piè di pagina.
Capitolo 3
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SARGON":31r8p1vf ha scritto:
Non posso dire ad un utente come scrivere le sue opinione per quanto assurde o confuse o irrazionali o contraddittorie. Non posso perché non esiste una legge che dice che si può parlare solo quando si ha ragione e la ragione dei più...
"Moana Pozzi ha scritto D&D".
Stando a quanto dice Sargon qui nessuno ha diritto di arrabbiarsi per questa affermazione. Supposto che qui "si chiacchiera" è una mia "chiacchiera" che ha uguale dignità a quella di chiunque altro. Nessuno può richiedere l'intrervento di un moderatore per correggermi, anche a fronte della palese e manifesta falsità di quello che dico.
Da quello che dici è anche irrilevante *come* sostengo le mie opinioni, finché lo faccio in maniera formalmente educata. Posso tranquillamente dire (e bada che questa è una supercazzola usatissima che non faticherai a riconoscere) che
è vero perché lo diciamo "noi". "Noi" noi, ci siamo capiti, no? Noi quelli che parliamno qui. Quelli silenzionsi. La maggioranza silenziosa, ovviamente. Chi siete "voi"? A confronto dei millemila iscritti della Tana siete quattro gatti. E cosa siete a confornto degli Utenti Vecchi? Siete "voi" quelli che hanno dei problemi, mica noi. Se fosse vero che non lo ha scritto Moanuccia bella, allora ci sarebbero migliaia di persone a lamentarsi, non voi quattro gatti. Ed è anche irrilevante che questa opinione venga reiterata - tiriamo fuori un numero a caso - 5 volte ogni post dell'utente medio all'interno del thread.
Anzi, stando a quanto hai scritto non avrei neppure diritto di richiedere l'intervento del moderatore su frasi del calibro "Moana Pozzi ha scritto D&D, lo ha scritto Sargon" (con relativa supercazzola:
dove? da qualche parte qui sulla tana. E' lui che deve dimostrare di non averlo detto. Noi lo ricordiamo tutti. etc. etc. tanto ti puoi immaginare come prosegue). Se non si dividono in una qualche maniera fatti, fregnacce, gusti, opinioni ma sono tutte chiacchiere, questa è una mia "chiacchiera" che sulla carta ha lo stesso diritto di cittadinanza dei tuoi messaggi di moderazione (la frase è educatissima e di suo non ha nulla che non va - tanne che è un falso).
Perdonami, ma faccio davvero TANTA ma TANTA fatica a immaginarmi che tu, Galdor, etc. vogliate effettivamente incoraggiare questo tipo di messaggi. Anche perché un troll con questo livello di perniciosità e virulenza, sostenendo in maniera formalmente presentabile "Moana Pozzi ha scritto D&D" (o una fregnaccia equipollente), ci mette niente a generare flame da decine di pagine.
Così si fa come i vecchietti al bar sport, dove tutti sono allenatori della nazionale e dove "è rigore o no" lo decide chi urla più forte e più a lungo. Che va bene, per carità: ci vuole anche il bar sport. Ma poi bisogna essere felici di viverci dentro. E mi sembra che qui i nervi grattugiati di utenti e moderazione non segnalino esattamente della felicità.
Capitolo 4
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A mia opinione il problema che state affrontando come moderazione è che venite da una esperienza ricca di verità consolidate, diffuse e universalmente note e facili da comunicare. Useremo qui l'aggettivo "cristallizzate". Ad esempio a scacchi non si gioca con i dadi, a Monopoli la banca non si può arbitrariamente rifiutare di pagare o imporre interessi, a Carcassone non si gioca con con le carte da ramino. C'è anche una discreta intesa su cosa è un gioco astratto uno di posizionamento, etc. etc. e lo sanno TUTTI.
Nell'ambiente dei GdR, quale che ne sia la ragione, queste "verità cristallizzate" non ci sono. Anzi, ci troviamo in un momento di tansizione in cui verità considerate cristallizzate fino a poco fa stanno venedo messe in discussione e si stanno creando nuovi termini e nuovi punti di vista (e non solo Forge ma anche Process Model, Jeep, ed anche gli autori di Changeling, per esempio, hanno fatto un interessantissimo articolo su Second Person) per poter discutere e "scavare più a fondo". Comunicare di suo è più difficile perché le parole sono più "scivolose".
I provvedimenti che funzionano nel forum dei giochi da tavolo non possono funzionare uguali anche qui.
SARGON":31r8p1vf ha scritto:
Ad oggi non penso che nei GDR si possa creare un vocabolario unico ed univoco, anche tra GDR della stessa matrice i termini e concetti cambiano.
I giochi da tavolo sono infinitamente più numerosi e un lingo con un qualche tipo di verso lo si è trovato. Io sono molto fiducioso: secondo me si tratta solo di dare tempo al tempo. Ma anche ammesso che Sargon avesse ragione, all'interno di una singola discussione è cruciale capirsi sul significato delle parole, altrimenti non stiamo parlando ma sparando fuori dai denti SOLO aria e fastidio (quello che in cibernetica viene definito "rumore").
SARGON":31r8p1vf ha scritto:
Siamo tutti responsabili, TUTTI, noi voi essi. Il fallimento è della squadra.
Scusa Sargon ma il fallimento è della squadra quando c'è una squadra ed un obbiettivo comune. Mi scuserai se su questo punto in particolare sono molto sconsolato, ma nella mia esperienza (di community e lavorative) colpa di tutti = colpa di nessuno ed in QUALSIASI struttura sociale si inserisca questo concetto è sempre l'anticamera della catastrofe perchè alla fine le persone non sono mai messe di fronte alle proprie responsabilità.
* = risultati dati da ricerca fatta con le stringe "immede" [78], "interp" [30] e "personagg" [80], ma questi ultimi includono anche le cinque occorrenze nel titolo del thread; "immede" è la stringa più trovata nel corpo dei messaggi.
Edit: corretto bbcode, aggiunta nota dimenticata