E siamo dunque alla resa dei conti! Tante domande troveranno risposta e, tra di esse, la principale: riusciranno i nostri eroi a salvare il mondo?
DICEMBRE
[spoil]
ISTANBUL, 04/12/2016
Pensavamo di non vedere più Istanbul, Illusi!!!
Vero è che adesso il clima è più di speranza che di paura. La notizia delle vaccinazioni si è diffusa in città e le persone, quelle che hanno resistito al contagio, ritornano a sorridere.
E noi? Noi siamo di nuovo al laboratorio….
Erdogan ha chiesto il nostro aiuto. In alcune città l’epidemia di C0dA si diffonde così rapidamente, che è impossibile riuscire a vaccinare la popolazione in tempo. L’ EPS quindi si ritrova al laboratorio per pianificare le prossime azioni.
***CHA-LA HEAD-CHA-LA nani ga okite mo kibun wa henoheno kappa***
“IL CELLULARE DI KITANO!!! “
Già, Takeshi…. È ancora dentro la sua Tuta Hazmat, con gli occhi chiusi. Nessuno ne parla mai, nessuno ha il coraggio di menzionane il suo nome, e tutti li lasciamo li e ne scorgiamo solo gli occhi chiusi, speranzosi che un giorno li riapra….
Nel frattempo, Rafaela risponde al telefono
“Pron…”
“MA COSA DIAVOLO PENSATE DI FARE???? PENSATE DI POTER VACCINARE TUTTO IL MONDO?? VOI SIETE SOLTANTO DEGLI ILLUSI!!! E’ TROPPO TARDI!”
“Presidente vada al diavolo! Riusciremo a farcela e verremo a prenderla, e quando ci vedrà la sua vi…..”
“Signorina Do Nascimento, la prego, cosa intende fare? Intende chiamare suo Zio per fare qualche strano rito e risolvere così l’emergenza C0dA?? Ahahahah ma per cortesia…..”
“ Allora sa cosa le dico??”
“Guardi qui sono io quello che dice le cose, ed adesso ho una bella notizia per voi: nella remota ipotesi riusciate a curare QUESTA VERSIONE del C0dA, sappiate che abbiamo vaste scorte segrete di nuove mutazioni pronte per essere schierate! Ma veramente ci credevate degli sprovveduti? Ma vogliamo comunque ringraziarvi. Senza di voi non saremmo riusciti a mantenere l’equilibrio tra paura e speranza, a consolidare la nostra rete militare o a monitorare i progressi del C0dA così da vicino. Quindi grazie, grazie di cuore per aver posto le fondamenta del nuovo governo mondiale. Ci rivedremo un giorno all’inferno, ma non aspettatemi che io arriverò molto molto tardi ah ah ah!!”
**click**
“Rafaela, cosa ti ha detto il presidente?” Si affretta a chiedere Paolo
“Dobbiamo muoverci ragazzi, hanno scorte di C0dA con altre mutazioni e non hanno paura ad usarle, DOBBIAMO TROVARLE!”
“Eh si certo, e dove le cerchiamo? Potrebbero essere ovunque… NEL MONDO!!”
“Voi non preoccupatevi, accendete quella candela ed aspettate che si esaurisca, nel frattempo diamo una mano a Dogan!”
IL CAIRO, 09/12/2016
“Questa maledetta città, ritornarci mi rimette i brividi!”
Adriana è impaurita, lo sarei anch’io se avessi vissuto quello mi ha raccontato. Venire al Cairo è comunque un passo obbligato, il più difficile di tutto il piano di vaccinazioni che ho predisposto. Sembrava già impossibile riuscire a diffondere il vaccino a Ryad, ma alla fine ci siamo riusciti grazie all’aiuto di tutti. Adesso siamo in questa città “fantasma” e dobbiamo cercare di arrivare all’ospedale, dove Tukul ha cercato di rimettere in piedi la struttura. Dovremo stare molto attenti, alcuni spettri si aggirano ancora nel paese, nonostante la maggior parte siano passati a miglior vita.
“Dai muoviti Dogan, cosa fai lì impalato?”
Adriana mi esorta ed ha ragione, ma io ho paura. Non so perché mi sono buttato in questa avventura, maledico il giorno che ho voluto fare l’eroe cercando un modo di salvare il mondo. Forse sarebbe stato meglio sottomettersi al nuovo governo mondiale, ma che mi importava? Non ero stato contagiato, bastava aspettare che si fossero insediati ed obbedire agli ordini, così rischio la vita ad ogni passo!
“ERDOGAN!! DAI ANDIAMO!!”
Ormai è fatta, siamo in ballo e balliamo. Se riusciamo a mettere in salvo questa ex-città, il nostro lavoro sarà in discesa…
ATLANTA, 19/12/2016
“Dai Paolo siamo seri, lo Zio di Rafaela è un ciarlatano! Ma cosa diavolo ci facciamo qua, se ci scoprono ci ammazzano”
Ha ragione Zambo, lo so che ha ragione! Ma ormai sono 10 giorni che cerchiamo informazioni su queste maledette scorte segrete e non siamo arrivati a niente. Tanto vale credere a quello che dice la Zio di Rafaela
“Cercate all’origine, vicino al centro della terra”
L’origine non può essere altro che il CDC di Atlanta ed il punto più vicino al centro della terra sono proprio questi cunicoli nelle fondamenta del palazzo. Sono i rifugi che sono stati costruiti in caso di attacco atomico, ed ovviamente non sono mai stati usati, almeno fino ad adesso
“Dai Paolo, siamo già passati di qua, andiamocene e non perdiamo altro tempo”
“Aspetta un attimo Zambo, mi ricordo che c’era una stanza ancora più in basso…. Il presidente mi confessò di averla fatta
‘per la protezione delle squadre speciali come la vostra’, infatti quando il Maestro ci ha detto di venire qua ad Atlanta ho pensato subito a quella”
“E perché non me lo hai detto subito?”
“Perché non sono sicuro che esista veramente”
“Ehy Paolo, guarda lì!!”
Una macchia nera nel pavimento!
I due tolgono la polvere dalla macchia che si rivela essere una pulsantiera!
“ECCOLA!” Grida Paolo
“Benissimo, conosci la password?”
“Beh….no!”
“E come diavolo facciamo ad entrare Paolo???”
**CLANK**
Proprio in quel momento, si apre una voragine nel pavimento, proprio davanti alla pulsantiera. Una scala sembra portare all’interno della stanza
“Come diavolo hai fatto Paolo?”
“Io non ho fatto assolutamente niente Zambo!”
Una voce dalla stanza interrompe il dialogo tra i due: “Venite pure, vi stavo aspettando”, la voce sembra familiare
Paolo e Zambo si guardano e si scambiano un cenno, Tukul estrae la pistola ed inizia la discesa per primo, Paolo lo segue a distanza. D’un tratto l’Esperto in Operazioni si blocca, come pietrificato
“Che succede Zambo? Ehy Zambo?”
“Butta giù quell’arma Tukul, non ti servirà oggi” il monito della voce proveniente dal basso
“COSA DIAVOLO CI FA LEI QUA??” Urla Zambo verso il basso. Paolo si affretta sulla scala e raggiunge Tukul
“Coraggio scendete, dobbiamo fare una bella chiaccherata ed avrete sicuramente delle domande da farmi”
I due finiscono la discesa della scala posta al lato della stanza, una volta giunti al termine porgono lo sguardo verso l’altra parete. E proprio lì vedono decine, centinaia forse MIGLIAIA di provette! Hanno tutte l’etichetta C0dA, un trattino ed una lettera finale sempre diversa. C0dA-G, C0dA-R, C0dA-T…. Sono tutte le diverse mutazioni del C0dA!
Sull’estrema destra una persona seduta, alta, prestante. Paolo e Zambo si avvicinano alla parete
“Signor Colonnello, perché si trova qua?
“Certo che come prima domanda avete scelto la più banale, ma la risposta non sarà altrettanto ovvia. Vi prego, mettetevi seduti” chiede Kim Jong-Un offrendo loro due sedie
“Dite la verità, non vi è mai passato per la testa che potessi essere un membro dello Zodiaco?”
“Ma…. Signor Colonnello!?!?!”
“Zodiaco_Toro per la precisione”
Zambo cerca di estrarre la pistola, ma Kim Jong-Un è più lesto e riesce a puntare la sua arma alla testa di Tukul prima che lui possa soltanto sfiorare la sua
“Tukul, lei è un ottimo soldato ed una persona intelligente, cerchi di non sprecare l’opportunità che vi sto dando, mi dia quella pistola adesso. Le prometto che getterò a terra la mia”
“Zambo non farlo!” Urla Paolo, ma Tukul prende in mano l’arma e la porge al colonnello
“Ok, ed adesso possiamo continuare a parlare!”
“Perché signor Colonnello, mi dica solo PERCHE!?!?” domanda Tukul
“Il perché è semplice e, se volete, molto banale: potere, soldi, le stesse cose che tutti bramano. Quando il signor Frieden mi chiamò spiegandomi il suo piano, lo mandai a quel paese pensando che fosse impazzito. Ma poi mi fece vedere i dettagli, le persone all’interno dello Zodiaco, mi parlò di soldi e che avrei potuto avere tutto quello che volevo. Alla fine cedetti e diventai Toro, il penultimo membro dello Zodiaco, seguito solo dal figlio di Kitano: Sagittario. Quando iniettammo il virus sul povero Muhammad ancora non mi rendevo conto a cosa saremmo andati incontro. Il presidente ovviamente mi aveva parlato di un virus, ma non pensavo certo che fosse così letale! Lui invece aveva preparato ogni minimo dettaglio. Aveva addirittura pensato alla sua squadra migliore come pagliativo: sapeva che eravate bravi e per questo avreste portato la speranza di debellare il C0dA, ma sapeva anche che, facendo mutare continuamente il virus, non avreste avuto alcuno scampo!”
“Voi…. VOI MALEDETTI FIGLI DI…..”
“Signor Diop la prego, mi faccia finire. Anche perché adesso arriva la parte dove vi facciamo i nostri complimenti! Dicevamo che il presidente pensava che non sareste stati in grado di arginare quella mutazione del C0dA, ma si sbagliava. L’EPS si è rivelato molto più efficiente di quanto pensassimo e siamo dovuti correre ai ripari”
“Ed ha sfruttato la sua amicizia con Kitano per entrare nel gruppo, non è vero?”
“E’ proprio così, sia io che Juanito dovevamo controllare da vicino i vostri progressi. Ma il sergente Davidson si è improvvisamente pentito e dovevamo metterlo a tacere. Ovviamente sapete già che Juanito non c’è riuscito.”
“E lei Colonnello? E’ dovuto intervenire di persona perché eravate una squadra di incapaci oppure lo ha fatto di sua spontanea volontà? “ chiede sarcasticamente Zambo
“Accidenti che toni signor Tukul, non sono consoni alle sue doti di mediatore! Comunque non è stata una mia idea, ma un ordine del presidente. Io ho solo eseguito, e pensare che ho pure rischiato la vita per salvare Rafaela, fossi scappato avreste sospettato qualcosa”
“In realtà Adriana ha sempre sospettato di lei” incalza Diop
“Già Adriana, ragazza intelligente. E’ stata l’unica che è riuscita a sfuggire alla trappola del Cairo. Non fosse stato per lei, a quest’ora sareste tutti infettati dal C0dA… beh ovviamente anche quello stupido di Juanito ci ha messo del suo, ma se lei fosse venuta con voi nella prima spedizione, a quest’ora non saremmo qua a parlare”
“Quindi ci vuole dire che siamo vivi per caso?”
“Già…. Eravate tutti imprigionati ed Adriana è dovuta andare in sudamerica. Non ci fosse stata quella nuova malattia….. e pensare che poi ho dovuto personalmente portarla al massacro nel carcere di Tora. Quello che sapete è che Juanito vi ha fatto evadere tutti, quello che non sapete è che, dopo aver fatto perdere le mie tracce, ho parlato con il presidente e gli ho raccontato del carcere, delle sofferenze atroci delle persone infettate, del fatto che vedere un amico infettato mi ha fatto pensare se tutto questo fosse giusto….”
“Cosa ci vuole dire signor Colonnello?”
“Il presidente mi ha ordinato di passare alle maniere forti, e di farvi fuori tutti con la forza. Con la produzione del vaccino siete diventati una minaccia troppo grande e, arrivati a questo punto, non possiamo rischiare che il nostro piano vada in fumo”
Jong-Un mette la mano dietro la schiena ed i 2 membri dell’EPS si alzano di scatto dalla sedia e cercano di scappare, ma il Colonnello chiude la porta della stanza. Paolo e Zambo sono intrappolati!
“Prendete questo” Jong-Un toglie la mano da dietro la schiena e porge ai due un cellulare
“Un telefono? Cosa dobbiamo fare un’ultima telefonata ai nostri cari?”
“Questo telefono è collegato ad una serie di esplosivi che ho personalmente messo dietro tutte quelle provette, vi basterà premere il pulsante e partirà il conto alla rovescia di un minuto, poi ci sarà l’esplosione. La stanza è un rifugio anti-atomico quindi vi basterà uscire e chiudere la porta per mettervi in salvo. Io comunque fossi in voi, uscirei dall’edificio prima di farlo”
“Ma… dopo tutto quello che ci ha detto, perché fa questo???”
“Perché ho visto la sofferenza con i miei occhi ed ho avuto pietà, perché mi sono reso conto che il presidente è un pazzo maniaco, perché nessuno merita di morire in quel modo. Lo so, è tardi per pentirsi, ma spero che qualcuno se ne ricordi quando andrò all’inferno. Addio!”
Il Colonnello apre la porta ed esce dalla stanza risalendo le scale. Zambo e Paolo si guardano e rimangono impalati per un buon minuto, ancora increduli di quanto hanno visto e sentito. Dopodiché, telefono alla mano, escono dalla stanza e chiudono la porta. Si portano nel parcheggio del CDC e si fermano guardando proprio lo stabile.
Attivano il telefono ed aspettano un minuto…. Non vedono assolutamente niente….
“Avrà funzionato?”
“ E se ci avesse detto l’ennesima bugia?”
E proprio in quel momento il telefono di Tukul squilla….
“Sicuramente vi starete chiedendo se le scorte sono state distrutte…. Non preoccupatevi, la stanza ha retto e tutte le mutazioni del C0dA non esistono più”
“Colonnello ma dove si trova?”
TU TU TU TU TU TU TU TU TU TU TU TU
MUMBAI, 24/12/2016
La vigilia di Natale
Una volta sarebbe stata una giornata gioiosa, ma non quest’anno…. O almeno, non per adesso!
Io e Dogan siamo in India, ci arriviamo dopo che negli ultimi 20 giorni non abbiamo fatto altro che viaggiare di paese in paese per predisporre i vaccini ed istriure il personale su come farlo. Mumbai, è l’ultima tappa.
Siamo al
P.D. Hinduja National Hospital ed ormai l’iter è consolidato. Sappiamo cosa fare, cosa dire e sappiamo farlo abbastanza bene. Mumbai è l’ultima città, poi dovremo solo aspettare e sperare che le autorità ci ascoltino. Abbiamo denunciato il Presidente all’F.B.I. ma, nonostante ci abbiamo detto che avrebbero indagato, non ci sono sembrati per niente convinti.
“Adriana andiamo, qua abbiamo finito” mi dice Erdogan
Siamo dunque arrivati alla fine della nostra missione? Non lo so, ma a Mumbai la produzione del vaccino è iniziata e tra qualche giorno potranno iniziare le prime vaccinazioni
“ STANNO ARRIVANDO!!! ANDATEVENE!! CORRETE, SCAPPATE!!! ARRIVANOOO!!!”
E’ uno dei tanti dottori che si sono offerti di darci una mano, sta correndo verso di noi ed è terrorizzato
“Ma chi, cosa?” gli chiedo. A malapena riesco a fermarlo
“GLI SPETTRI, GLI SPETTRI!!! SONO TANTI E STANNO VENENDO IN QUESTA DIREZIONE! PICCHIANO CHIUNQUE INTRALCI IL LORO CAMMINO, UN PAIO SONO PURE ARMATI…. ANDATEVENE O SARETE CONTAGIATI!!!”
“Adriana cosa facciamo adesso? Se arrivano qua distruggeranno tutto!” mi chiede ansioso Dogan
Ma non ho una risposta, la cosa più sensata sarebbe scappare! Ma non possiamo, non noi, e non ORA!
“Dogan tu vattene con loro a cercare rinforzi, io rimango qui a salvare i macchinari”
“Adriana ma sei impazzita? Come pensi di fermarli? Andiamocene dai!!”
Ed è in quel momento che tiro fuori la pistola di Tukul, la stessa pistola che mi ha già salvato la vita una volta su quella nave salpata da Johannesburg. Me l’ha data Zambo stesso, dopo aver fatto esplodere le scorte di C0dA, prima di volare a Chicago per cercare di far saltare in aria un'altra base militare dello Zodiaco. “Se verrà il momento, saprai usarla” mi ha detto consegnandomela, e quel momento è arrivato
“Vattene Dogan vattene ora e non preoccuparti per me! Torna con qualcuno armato prima che puoi! Torna a riprendermi!”
“Adriana….”
** SBAM **
Una porta nel corridoio è stata sfondata!
“VA, ADESSO!”
Erdogan mi guarda, e poi scappa assieme agli altri dottori presenti nella stanza. Io mi precipito in corsia. Mi fermo di fronte al portone e sento provenire brutti rumori in quella direzione. Guardo la pistola e provo a puntarla verso la porta
“Ce la posso fare”
Metto il dito sul grilletto
Sono pronta
Stanno arrivando
BUENOS AIRES, 27/12/2016
“PAOLO, SONO RAFAELA!”
Rafaela ti prego, dammi buone notizie
“Non buone purtroppo, gli spettri sono ovunque! Sembra che tutti gli spettri del Sud America si siano dati ritrovo qui! Ma stiamo resistendo… le vaccinazioni sono a buon punto e, non fosse per questi continui attacchi, avremmo già finito da Natale!”
“Ma chi vi sta dando una mano?”
“Mah chiunque Paolo: uomini, donne, c’è pure una squadra di militari ai quali ho raccontato tutta la storia e sono insorti con i loro superiori strappandosi la divisa che avevano addosso! Siamo di guardia ai vaccini, ormai la produzione è finita e dobbiamo solo essere certi ch…. AHHHHHHHHHHHH”
“Rafaela? RAFAELA COSA DIAVOLO STO SUCCEDENDO??”
“AHHHHHHH AIUTOOOOOOOO NOOOOOOOOOOOOOOOOO”
EPILOGO
ISTANBUL, 24/12/2066
La vigilia di Natale
Ancora una volta, ed ormai sono passati 50 anni!
Anche stamani lavoro… se questo si può considerare un lavoro
“ Adesso siete giunti nella stanza dedicata a Dogan Erdogan, se guardate all’interno di questi microscopi potete vedere con i vostri occhi la composizione dei vaccini usati contro il C0dA”
Non che mi dispiaccia raccontare la nostra storia, mi tiene viva nonostante i miei 80 anni
“… e le ultime città ad essere vaccinate sono state Mumbai e Buenos Aires, se fate partire il vostro video-ologramma digitando il codice 77 potete vedere una ricostruzione di come Adriana e Rafaela sono riuscite a proteggere i preziosissimi vaccini”
E’ sempre la parte che preferisco, tranne la attrici. Sono molto più belle di come eravamo noi!
“ Le peripezie dell’ EPS finiscono qua, ma il mondo era soltanto all’inizio di quella che è stata riconosciuta da tutti come la Terza Guerra Mondiale. Quasi venti anni di conflitti globali dove l’umanità ha dato il peggio di se, all’inutile ricerca di quel potere tanto ambito, quanto inutile senza la serenità. Se siete qua ad ascoltarmi è solamente perché, negli anni 30, qualcuno ha detto basta ed a ricominciato a ricostruire. La città di Istanbul che vedete oggi non ha niente a che fare con quella del 2016… ma fortunatamente il laboratorio dell’EPS è sopravvissuto a 20 anni di guerre, e voi oggi potete visitarlo. Il laboratorio, oggi, è questo museo, e se siamo stati in grado di farvi rivivere, anche solo per un istante, le difficoltà di quell’anno… beh… vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro, proprio come l’EPS cinquanta anni fa!”
“Mi scusi signorina? I membri dell’EPS che fine hanno fatto?”
Mi piace che lo chiedano, c’è sempre qualcuno che lo chiede!
“Ahimè, sono tutti deceduti. Purtroppo l’aver sconfitto la più terribile malattia del secolo non li ha resi immortali, e neppure immuni alla vecchiaia. Nessuno ha saputo chi fossero fino a quando non è stato aperto questo museo”
Ed anche per oggi, i visitatori se ne vanno. E’ la vigilia di Natale ed il pomeriggio il museo resterà chiuso.
Prima di andarmene però, un’ultima visita ai miei amici
Mi dirigo nella vecchia stanza del laboratorio, quella dove Erdogan e la virologa misero a punto il vaccino, ed entro. Di fronte e me, la targa con tutti i nostri nomi. C’è anche il mio, fortunatamente manca ancora la data di morte e so che arriverà il più tardi possibile grazie allo spicchio di aglio marinato che porto sempre con me. Quando guardo questa targa mi sembra di trovarmi nel passato, proprio qui al laboratorio. E mi rivedo con Anna quando vedemmo il topo con il C0dA, quando abbiamo trovato la virologa che mi ha fatto vedere il codice genetico del virus, quando il Presidente ci disse che dovevamo morire tutti….
In realtà ci siamo vicini signor Presidente, ne manca soltanto uno. Ma stia pur tranquillo che quell’uno, fin quando rimarrà in vita, racconterà la sua storia a quante più persone possibili, affinché quell’orrore non si ripeta di nuovo.
E’ giunta l’ora di andare a festeggiare il Natale
Esco dal Museo
C’è il sole
Sarà davvero un magnifico Natale
CONSIDERAZIONI DI GIOCO: Altra vittoria con ZERO focolai!, ma molto più sofferta. Pensavamo che l’ultimo vaccino sperimentale ci aiutasse (in effetti ci ha aiutato) Ma la ricerca di dicembre si è rivelata molto molto più ostica di quanto pensassimo. Una volta fatte esplodere le scorte, stavamo già facendo i caroselli per le strade per festeggiare la nostra vittoria, ed invece abbiamo vaccinato l’ultima città all’ultimo turno disponibile, con una sola carta disponibile per la pesca (e quindi dopo avremmo perso).
Il nostro punteggio finale è 665, pesantemente calato a causa dell’apertura del box 8 e di quelle quattrocento basi militari che è stato praticamente impossibile sabotare tutte. Per assurdo se avessimo perso questa partita, avremmo avuto la possibilità di fare più punti togliendo le altre basi e quindi il malus (+80 e -20 per la sconfitta) ma tant’è….. chissene del punteggio!
Usato: Specialista in Quarantena-Ricercatrice-Immunologo–Medico[/spoil]
E’ stata una magnifica esperienza che ci rimarrà nella mente per sempre, e tutto questo grazie ad un gioco che non è rigiocabile, che non è rivendibile, che distrugge i componenti in modo permanente e tutto quello che volete, ma che è riuscito a farci vivere un’esperienza così intensa, da lasciarcela come ricordo indelebile per gli anni a venire. A memoria mia, POCHISSIMI giochi sono riusciti in questo intento.
[glow=red]Se siete arrivati a leggere fino a qui, un sentito GRAZIE da parte dell’Elite Pandemic Squad
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