Buongiorno,
negli ultimi mesi ho all'attivo decine di partite in modalità Caput Mundi con difficoltà eroica (6 carte rivolta) o leggendaria (7). In accordo con la mia compagna siamo passati alla leggendaria solo al raggiungimento del 50% di vittorie con l'eroica, tuttavia nell'ultimo periodo siamo scesi sotto al 25%. In breve non sono in grado di valutare il peso dell'alea sullo svolgimento e l'esito del gioco.
Mi riferisco alla pesca delle carte ed alla relativa gestione della mano. Ad esempio ieri sera ci sono capitate due carte rivolta consecutive per un totale di 2 rivolte ed 8 invasioni. Non c'è stata storia, partita persa per un soffio causa declino (al turno successivo si sarebbe stipulata la quinta ed ultima alleanza). Sarà pure un caso limite, ma con 6 o 7 carte rivolta nel mazzo giocatore nemmeno così rara. Per non parlare di quelle volte che capita una rivolta seguita immediatamente dalla relativa invasione sulla stessa città.
A volte ancora la pesca diluisce molto i colori tra i giocatori, costringendo a rocamboleschi incontri per gli indispensabili scambi con conseguente incremento del numero di turni. Non reputo la variabilità dei dadi essere così decisiva. Certo fa comodo sbarazzarsi di tutti i barbari in una città con una sola azione, ma ritengo l'alea data dalle carte abbia un peso ben maggiore.
Ogni tanto mi rendo conto di aver fatto degli errori tattici, il che è un bene perché posso maturare l'esperienza per le future partite. Ma talvolta mi rimane il dubbio se la strategia impostata non sia adeguata, oppure il caso sia stato semplicemente avverso.
negli ultimi mesi ho all'attivo decine di partite in modalità Caput Mundi con difficoltà eroica (6 carte rivolta) o leggendaria (7). In accordo con la mia compagna siamo passati alla leggendaria solo al raggiungimento del 50% di vittorie con l'eroica, tuttavia nell'ultimo periodo siamo scesi sotto al 25%. In breve non sono in grado di valutare il peso dell'alea sullo svolgimento e l'esito del gioco.
Mi riferisco alla pesca delle carte ed alla relativa gestione della mano. Ad esempio ieri sera ci sono capitate due carte rivolta consecutive per un totale di 2 rivolte ed 8 invasioni. Non c'è stata storia, partita persa per un soffio causa declino (al turno successivo si sarebbe stipulata la quinta ed ultima alleanza). Sarà pure un caso limite, ma con 6 o 7 carte rivolta nel mazzo giocatore nemmeno così rara. Per non parlare di quelle volte che capita una rivolta seguita immediatamente dalla relativa invasione sulla stessa città.
A volte ancora la pesca diluisce molto i colori tra i giocatori, costringendo a rocamboleschi incontri per gli indispensabili scambi con conseguente incremento del numero di turni. Non reputo la variabilità dei dadi essere così decisiva. Certo fa comodo sbarazzarsi di tutti i barbari in una città con una sola azione, ma ritengo l'alea data dalle carte abbia un peso ben maggiore.
Ogni tanto mi rendo conto di aver fatto degli errori tattici, il che è un bene perché posso maturare l'esperienza per le future partite. Ma talvolta mi rimane il dubbio se la strategia impostata non sia adeguata, oppure il caso sia stato semplicemente avverso.
