Nel 1702 gli anglo-olandesi sono riusciti a sbarcare nel sud della Spagna, stabilendo due teste di ponte a Cadice e Gibilterra. I francesi hanno tentato di prendere Mantova dopo aver sconfitto Eugenio di Savoia ed averlo costretto alla ritirata in Trentino, ma in autunno le mura della città hanno retto all'urto delle forze borboniche, costringendo così il nemico ad una ritirata ordinata negli acquartieramenti invernali di Cremona. In Germania, Ulma e Treviri si sono arrese ai franco-bavaresi senza colpo ferire. Nelle Fiandre, il duca di Marlborough ha fatto una sortita a Liegi per disperdere le forze di Boufflers costringendole a una ritirata su Namur. Il suo scopo era evitare che i francesi potessero costruire delle linee fortificate all'inizio della primavera del 1703, e questo obiettivo è stato raggiunto.
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Turno 2 (1703)[/glow]
Durante la fase degli eventi la coalizione pesca la carta 6
Attack on Gibraltar, che non sortisce alcun effetto: Gibilterra è già in mano inglese. Che spreco! :-( Jonelet pesca invece la carta 1
Eugene Appointed President of War Council. Questo non ci voleva! :tsk: Eugenio di Savoia viene quindi rimosso dal comando delle forze di Trento e va a Vienna. Adesso Vendome avrà campo libero in Italia settentrionale.... :-/
Fase dei rinforzi: Villars (a Strasburgo) e Tallard (a Namur) vengono promossi al rango di generale. Io piazzo tutti i miei rinforzi (2 corpi subsidies e un leader senza nome) nel box dell'Impero. Uso i rimpiazzi (6 RP) come segue: 2 in Spagna per portare a piena potenza tutta la forza di invasione, 2 a Trento (così mi rimane un solo corpo a mezza potenza), 1 a Nimega (su un corpo inglese), l'ultimo a Vienna (così la guarnigione va a piena potenza). Chiudo la mia fase dei rinforzi ridispiegando a Vienna uno dei due leader senza nome che si trovano a Cadice. Jonelet usa 2 dei suoi 4 RP per girare due corpi francesi a Cremona, 1 RP sul corpo spagnolo a Siviglia. L'ultimo RP è usato per arruolare un corpo francese a mezza potenza a Strasburgo, sotto il comando di Villars. Il leader senza nome a Cremona viene assegnato al comando delle forze spagnole di Siviglia. Tallard viene assegnato al comando della guarnigione spagnola di Madrid. Segue poi il piazzamento dei rinforzi: un corpo spagnolo a Siviglia, un corpo bavarese a Monaco, un corpo francese a Tolone, un altro corpo francese a Bayonne, l'ultimo corpo francese a Strasburgo, il leader senza nome è posizionato a Parigi.
[img=center]http://i.imgur.com/ReuSPtAm.jpg[/img]Una vista d'insieme alla fine della fase dei rinforzi
Apro le danze io con una carta da 3. Come prima mossa attivo il leader senza nome nel box dell'Impero con tre corpi (due subsidies e uno imperiale). La piccola armata attacca Ingolstadt, passando da Norimberga. Nessuna intercettazione può aver luogo. Eseguo poi un ridispiegamento, un corpo imperiale va dal box dell'Impero a Vienna, un corpo (a mezza potenza) va da Nimega a Bergen. Infine con la terza azione l'armata di Marlborough attacca Liegi, Boufflers si guarda bene dal tentare una intercettazione da Namur.
Anche Jonelet gioca una carta da 3. Con la prima azione effettua un trasferimento di truppe: il corpo francese di Bayonne va a Madrid, sotto il comando di Tallard; il corpo spagnolo di Ostenda va ad Anversa. Con il secondo punto azione Vendome, quattro corpi francesi ed uno spagnolo muovono da Cremona a Mantova. A questo punto io decido di provare ad intercettare da Trento, col dado ottengo un 5, incrementato di 1 per il valore tattico di Starhemberg. Il risultato finale è quindi un 6, quanto basta per bloccare Vendome e costringerlo ad una battaglia campale. Jonelet lancia 7 dadi e infligge una sola perdita alle mie forze, io ricambio una perdita a lui con 5 dadi. Il pareggio vede me vincitore, Vendome si deve ritirare a Cremona con l'armata demoralizzata (perché gli ho inflitto almeno una perdita). Ambedue i leader sopravvivono alla battaglia, un corpo francese ed uno austriaco sono girati a mezza potenza.
Jonelet usa il suo ultimo punto azione per attivare Villars, che da Strasburgo si muove con tutta la sua armata prima a Landau (dove non posso intercettare perché è una fortezza sotto suo controlo), e poi entra a Philippsburg per cercare battaglia contro Baden. Lì però trova le mie linee fortificate e prova a superarle, il risultato del dado è un 2, modificato con un +2 per il valore tattico di Villars, diventando così un 4, che però non basta (è necessario 5 o più). Villars decide quindi di ritirarsi ordinatamente a Landau evitando lo scontro. Anche Baden opta per la prudenza, evitando di costringere il nemico al combattimento, perché altrimenti perderebbe il vantaggio delle linee fortificate.
Tocca ora a me, gioco una carta da 2. Con la prima azione sposto via mare il piccolo corpo di Bergen (a mezza forza) fino a Cadice, il mare è clemente. Le forze d'invasione in Spagna ora equivalcono quelle di difesa, comandate da Tallard, che però sono sparpagliate tra Siviglia e Madrid.
Con la seconda azione vado all'assalto delle mura di Ingolstadt, ottenendo un 4 col dado dell'assedio. Un corpo subsidies subisce una perdita, ma io costringo la fortezza alla resa, guadagnando così 1 VP.
[img=center]http://i.imgur.com/qOChtyfm.jpg[/img]La situazione in Germania e Nord Italia dopo tre round di gioco
Carta da 2 per Jonelet. Con la prima azione manda una piccola armata (leader senza nome e due corpi, uno francese ed uno spagnolo) da Angersa a Bergen, inizia l'assedio. Con la seconda azione riprova ad attaccare le forze di Baden a Philippsburg. Questa volta riesce a superare le linee fortificate nemiche (il dado è un 4), ma Baden decide tuttavia di accettare la battaglia. Il risultato è sconvolgente. Villars infligge 3 perdite con 7 dadi, Baden ben 4 con soli 5 dadi. :morto: Villars si ritira disordinatamente a Landau dopo aver subito una sconfitta quasi catastrofica: tutti i suoi corpi sono a mezza potenza e l'intera armata è demoralizzata. In più, ora tocca a me e posso inseguirlo a Landau. Ambedue i leader sopravvivono allo scontro.
Io ovviamente non mi faccio sfuggire la ghiotta occasione. Gioco una carta da 2 e spendo la prima azione per radunare le forze austro-imperiali a Ingolstadt (l'armata di Vienna si unisce con le forze che hanno conquistato la fortezza bavarese). Con l'altra azione inseguo Villars a Landau. Finalmente prevale la saggezza, Villars ripiega su Strasburgo, lasciando un piccolo corpo demoralizzato e a mezza forza come guarnigione di Landau, mentre le forze di Baden iniziano le opere d'assedio.
Fallito il tentativo di ricongiungimento dell'armata francese con quella bavarese, a causa dell'incompetenza di Villars, Jonelet decide di usare una carta da 2 per rinforzare Monaco. Le truppe di Max Emanuel ripiegano su Monaco, abbandonando la piazzaforte di Ulma, poiché la capitale bavarese è minacciata da una ormai ben rimpolpata armata austro-imperiale di stanza ad Ingolstadt. La seconda azione è però maldestra. La piccola forza di spedizione intorno alle mura di Bergen si lancia in un assalto tanto inutile quanto disperato. La fortezza olandese è infatti rifornita sia da terra (Nimega) che da mare (controllato dagli inglesi). Il tiro del dado è un 2, modificato da un -1 per via della LOC via mare, e questo rappresenta una grave sconfitta: non solo la fortezza è intatta, ma uno dei due corpi franco-spagnoli è girato a mezza forza. Un segnalino di assedio continuato viene piazzato nell'area.
Inizio il mio penultimo round con una carta da 2. Marlboriugh assedia Liegi, la dea bendata mi assiste per l'ennesima volta e tiro un 6 col dado, che diventa 7 per via del valore strategico del duca di ferro, ovvero ben 3 perdite contro la fortezza e una per me. La mia perdita è inflitta a un corpo subsidies, le 3 perdite al nemico vanno innanzitutto alla fortezza (le cui mura sono azzerate) e per ultimo al corpo di guarnigione, che ora è a mezza forza. Al prossimo assalto avrò un ulteriore +1 per via del segnalino di assedio continuato e mi basterà una sola perdita per costringere il nemico alla resa. Con la seconda azione attacco Monaco con l'armata austro-imperiale di Ingolstadt. Io ho due leader senza nome e 5 corpi di cui uno a mezza forza, il nemico (Max Emanuel) ha 3 corpi, tutti a piena forza. Jonelet decide di accettare lo scontro in campo aperto, decisione pericolosa a mio avviso. E purtroppo le mie perplessità si mostrano presto fondate: con 5 dadi io gli infliggo due perdite, lui nessuna con 4 dadi. Le sue forze si ritirano ad Ulma ed io inizio l'assedio di Monaco. Max Emanuel sopravvive alla battaglia.
A questo punto, con mio grande rammarico, Jonelet ha deciso di arrendersi, re Luigi preferisce non continuare questo sanguinoso conflitto... peccato. :-(
[img=center]http://i.imgur.com/LBqv93Um.jpg[/img]Questa la situazione sulla mappa al momento della resa