Niente giochi da tavolo sotto i 7 anni!

[Angiolillo]

Ciao a tutti.

Vi segnalo una quindicina di pagine dedicate a giocattolo e gioco sulla rivista Adriaeco - Adriatic Economic Observer. Si parla di sicurezza, di Barbie, di gioco educativo e altro ancora. C'è anche una mia intervista (grazie a Tinuz per la bella foto presa a GiocaTorino).

Al di là della distribuzione cartacea, la rivista può anche essere sfogliata virtualmente qua:

http://issuu.com/adriaeco/docs/ad19-sito

Mi colpisce a pag. 26 un'intervista a "Tata Adriana", una delle esperte della trasmissione televisiva "SOS Tata" (il suo sito è http://www.adrianacantisani.it/ ) che tra l'altro riporta questa frase: "A mio avviso il pallone rimane un must, anche per le femmine. Sconsiglio invece i giochi da tavolo per i bambini sotto i 7-8 anni perché, prima di quell'età, il bambino fa fatica a seguire quelle regole intellettuali che stanno alla base del gioco di società. Qualsiasi intoppo, sconfitta o manchevolezza è interpretata dal piccolo come un attacco personale."
Immagino che molti di voi abbiano esperienze diverse.

Saluti a tutti,

Andrea

 

[Enkidu]

Ciao a tutti.

Vi segnalo una quindicina di pagine dedicate a giocattolo e gioco sulla rivista Adriaeco - Adriatic Economic Observer. Si parla di sicurezza, di Barbie, di gioco educativo e altro ancora. C'è anche una mia intervista (grazie a Tinuz per la bella foto presa a GiocaTorino).

Al di là della distribuzione cartacea, la rivista può anche essere sfogliata virtualmente qua:

http://issuu.com/adriaeco/docs/ad19-sito

Mi colpisce a pag. 26 un'intervista a "Tata Adriana", una delle esperte della trasmissione televisiva "SOS Tata" (il suo sito è http://www.adrianacantisani.it/ ) che tra l'altro riporta questa frase: "A mio avviso il pallone rimane un must, anche per le femmine. Sconsiglio invece i giochi da tavolo per i bambini sotto i 7-8 anni perché, prima di quell'età, il bambino fa fatica a seguire quelle regole intellettuali che stanno alla base del gioco di società. Qualsiasi intoppo, sconfitta o manchevolezza è interpretata dal piccolo come un attacco personale."
Immagino che molti di voi abbiano esperienze diverse.

Saluti a tutti,

Andrea

se un novello genitore stesse dietro a tutto quello che gli propinano pediatri, nonne, medici, libri non crescerebbe dei bambini, ma degli zombie... Io me ne infischio e aspetto che il mio bimbo abbia 4 anni per fare le prime partite a Pitchcar!

 

[Angiolillo]

Nia figlia ha due anni e mezzo, credo che inizierò prima dei 4 con Memory e qualche gioco Haba. A Trieste, a Fumetti per gioco, è rimasta affascinata dal gioco (Haba, appunto) delle "galline da spennare"... l'avevo già trovato su una bancarella e messo da parte quando aveva sei mesi!

 

[Kobayashi]

...e adesso chi lo dice a mia figlia (4 anni e mezzo) che Loch Ness, Il Pirata Nero e Eiertanz sono fuori dalla sua portata perché "farebbe fatica a seguire quelle regole intellettuali che stanno alla base dei giochi di società"? :twisted:

Per carità, Tata Adriana sarà anche brava come baby sitter ma credo che dovrebbe informarsi un po' meglio sull'odierna offerta dei giochi da tavolo per gli under 8. Ho come il sospetto che se le dicessi "Haba!" ti risponderebbe "Salute!" :lol:

 

[Angiolillo]

Il grosso problema, a mio parere, è che anziché informarsi lei informa...
Comunque contattarla è facile, se qualcuno volesse può farlo.

 

[notfound]

...e adesso chi lo dice a mia figlia (4 anni e mezzo) che Loch Ness, Il Pirata Nero e Eiertanz sono fuori dalla sua portata perché "farebbe fatica a seguire quelle regole intellettuali che stanno alla base dei giochi di società"? :twisted:

Per carità, Tata Adriana sarà anche brava come baby sitter ma credo che dovrebbe informarsi un po' meglio sull'odierna offerta dei giochi da tavolo per gli under 8. Ho come il sospetto che se le dicessi "Haba!" ti risponderebbe "Salute!" :lol:

questo si che significa portarsi avanti col lavoro!

 

[mattnik]

Rimango basito... 8-O
Ho due figli, 12 e 9 anni, e crescono benissimo! :grin:

 

[Iago]

Il grosso problema, a mio parere, è che anziché informarsi lei informa...

Quoto totalmente Andrea, questo è il grosso problema, perché le Tate di SOS Tata sono citate come vangelo dai genitori di mezza italia.

Io ho una figlia di 16 mesi e anche a me (e mia moglie) è capitato di seguire il programma e anche noi abbiamo un paio dei loro libri, solo che noi abbiamo il buon senso di valutare quello che dicono e scrivono e di dire che alcune cose che dicono sono £$%&"£$ate, mentre altre hanno senso...

Temo che la gran parte dei genitori italiani partano dal presupposto che siccome lo ha detto la TV è come parola di dio...

Forse ho un po' di pregiudizi ma più interagisco con gli altri genitori e più vedo i miei pregiudizi confermati...

Il primo gioco regalato a Sofia è stato Klondike, comprato prima ancora che nascesse... (beh, forse è un po' una forzatura, in realtà ci giochiamo noi, anche perché tutte quelle bellissime biglie di legno che assomigliano tanto a delle Zigulì sono fatte apposta per essere ingoiate...)

Lucio

 

[Rayden]

Il grosso problema, a mio parere, è che anziché informarsi lei informa...
Comunque contattarla è facile, se qualcuno volesse può farlo.

Come dissi già a proposito di un articolo sul corriere della sera segnalato da Randall, secondo me è ora che di fronte a queste corbellerie la nostra comunità si faccia sentire in tutta la sua autorevolezza. Contattarla, si, e sommergerla di insulti se necessario, firmandosi con nome e cognome (in particolare chi ha prove reali per smentire quanto detto, ossia chi ha bambini al di sotto di 8 anni che giocano beatamente da anni).

 

[Angiolillo]

e sommergerla di insulti se necessario

Speriamo che non lo sia!

 

[aringarosa]

non corriamo l'errore di assolutizzare il tutto...

se si è genitori attenti, ci si accorge quando un gioco da tavolo va o non va, a 2 mesi, 2 anni, 12 anni... e come per i giochi così per tutte le altre cose...

... ho seguito il programma qualche volta e non credo che le tate non abbiano l'esperienza per cui possano dare "consigli".. che per i bravi genitori e anche per le tate non sono vangelo.... ma appunto consigli...

buon gioco, Aringarosa.

 

[Angiolillo]

D'accordo sul non assolutizzare. Però appunto, il consiglio summenzionato colpisce proprio per la sua assolutezza.

 

[aringarosa]

la tata sconsiglia e non vieta...

per la mia esperienza personale, mia figlia ha 8 anni adesso,
gioca benissimo agli scacchi, ma non gioca secondo le regole
con CCAncient (che a me piace tanto) e Wing of War;
tanto che a questi giochi, ogni giorno si inventa la sua regola
secondo quanto gli aggrada.

Può darsi che alla sua età tante regole siano molto e forse troppo restrittive e se ne libera quando vuole... mi sembra sia questa la ragione
del consiglio... inutile tentare di proporre a forze regole facili o semplici... a quella età sarebbe senza dubbio una forzatura...

... ma poi gioca a scacchi... evidentemente gli sono piaciuti oltre modo,
per cui tutte quelle regole non le soffre...

.. mi sembra sia questo il punto .... o almeno io leggo così quella intervista...

buon gioco, di società naturalmente...

 

[perty]

Non penso che la tata non abbia ragione, anzi...

Qui siamo tutti appassionati di giochi, vinciamo, perdiamo, ci comportiamo in un certo modo e sicuramente stiamo più vicini ai figli in questo universo ludico.
Nel resto d'Italia non è tutto uguale. Un genitore che tira fuori un gioco da tavolo per giocarci con un figlio o far giocare bambini tra loro chissà come si comporta o come si comportano i bimbi tra loro...
Non conosco molti figli dei miei amici che a 4~6 anni hanno la pazienza e la capacità di certi giochi...

La risposta dovrebbe essere sicuramente più articolata ma sono al lavoro, accontentatevi!

 

[Anonymous]

permettetemi di andare ot:

... il bambino fa fatica a seguire quelle regole intellettuali che stanno alla base del gioco di società. Qualsiasi intoppo, sconfitta o manchevolezza è interpretata dal piccolo come un attacco personale."

sono d'accordo! io (anhe se ahime non sono piccolo) mi vedo nella descrizione della tata , faccio fatica a seguire le regolette di vinhos ecc ... e ogni sconfitta la interpreto come un attacco personale ... :lol: :lol: :lol:

 

[IlDani]

Non darei troppo la croce addosso alla tata, tutti i torti non li ha.
Quella di cui lei parla è un'età "delicata", e non tutti i bambini hanno in sè il concetto di "sportività".
Ritengo che siano più numerosi i bambini che prendono male una sconfitta o una mossa "contro di loro" nel gioco di quelli che la accettano pacificamente... diamine, a volte è difficile per noi adulti! :grin:
Quindi, ben vengano le fortunate eccezioni citate in questo 3d, ma ho l'idea che la tendenza sia opposta.
Poi, comunque, alla fine ogni genitore conosce suo figlio e sa valutare benissimo se sia o non sia il caso di proporgli dei giochi da tavolo.

 

[Rayden]

Quella di cui lei parla è un'età "delicata", e non tutti i bambini hanno in sè il concetto di "sportività".

Beh, quale miglior modo per insegnargli un valore così fondamentale?

 

[Angiolillo]

Intanto ricordo che vincere o perdere non sono elementi essenziali di una partita a un gioco da tavolo.

A ogni modo, IMHO la tata non si preoccupa del comportamento di alcuni particolari genitori o bimbi davanti a certi giochi. Sconsiglia l'uso del gioco da tavolo in generale a tutti i minori di 7 anni, perché troppo faticosi e frustranti per loro.

Eppure c'è una ricca editoria di giochi da tavolo per duenni e oltre. Qua la sezione dei giochi Ravensburger da 2 a 6 anni:
http://www.ravensburger.de/kinder/vorsc ... index.html
La Haba la conoscete tutti:
http://www.haba.de/haba/unterkategorie. ... k=Produkte
Qua i giochi Drei Magier:
http://www.dreimagier.de/index.php?id=428
E potrei continuare a lungo con altre case editrici. Senza dimenticare le opere degli autori italiani, come Loch Ness di Walter Obert (età suggerita dai 4 anni in su, confermata come adatta dal popolo di BGG).

Si tratta di una truffa ai danni delle famiglie, oppure è effettivamente possibile e sano praticare i giochi da tavolo anche prima dei 7 anni? magari anche per mettersi un po' alla prova, imparare a capire e applicare e rispettare le regole, apprendere che non si deve interpretare qualsiasi intoppo, sconfitta o manchevolezza come un attacco personale preparandosi così a meglio affrontare le avversità della vita? Come osserva anche Rayden nel post inserito contemporaneamente al mio.

Coraggio quindi zrobin, a furia di giocare magari la situazione migliora!

 

[glassa84]

bah per quanto "tata adriana" sia una delle mie preferite nel programma televisivo, questa volta l'ha fatta un po fuori dal vaso.
i giochi sono apposta divisi in fasce d'età proprio per via delle diverse fasi dell'apprendimento.
a quell'età penso che riuscire a far sedere allo stesso tavolo 2 o piu bambini e farli giocare seguendo anche una sola regola sia già un risultato. e aggiungo che secondo me riuscire ad attendere che gli altri giocatori finiscano la mossa è già un'altra grande conquista.
...non si potrà mica sempre giocare a palla! :grin:

 

[Izraphael]

Come spesso quando si parla di bambini, le cose non sono semplici e ogni bambino è un mondo a parte.
Anche perché a una certa età (2-5) i bambini hanno gradi di sviluppo diversi, ci sono cose in cui sono bravissimi e cose che ancora non hanno imparato o sviluppato.
Per esempio mi ricordo che mio figlio a due anni già usava congiuntivo e condizionale, ma ancora non sapeva riconoscere alcuni colori

Comunque: per la mia esperienza, "far giocare un bambino a un gioco da tavolo" non dev'essere un'attività rigida ("queste sono le regole, o si fa così o non si gioca!"). A meno che il gioco non sia davvero azzeccato per il grado di sviluppo del bambino, potrebbe essere necessario cambiare qualcosa. Allo stesso modo, bisogna avere pazienza: spessissimo i bambini provano a eludere le regole, reinterpretarle, e così via; imho è necessario far capire loro che vanno seguite per divertirsi e non per vincere (sempre che il gioco preveda un vincitore).

Un concetto che con mio figlio ha funzionato abbastanza bene è quello del baro. Mio figlio sa che chi non segue le regole bara, e che chi bara non vince neanche se arriva primo, perché sa di aver barato.
Insomma: la coppa è solo un pezzo di latta vuoto, dipende da te se lo riempi con la gioia della vittoria o con la vergogna della disonestà (troppo filosofico? mio figlio ha capito subito con questa metafora!).

Certo è che ci vuole il gioco giusto, con una persona accanto che lo spiega, che a volte "rallenta" per non vincere "troppo" e così via. Sia chiaro, non sono per "lasciar vincere", ma se il gioco è troppo difficile magari taglio via un paio di regole e lascio comunque la "partita aperta" fino alla fine, in modo che gli rimanga un ricordo "buono" del gioco per quando lo si riprenderà in mano - magari dopo qualche tempo... altrimenti il gioco potrebbe essere "bruciato".
Meglio comunque giochi con un po' di fortuna, o basati su abilità già consolidate come la memoria o il colpo d'occhio, che permettano al bambino di vincere "davvero".

Insomma, secondo me il gioco da tavolo per bambini piccoli non è da "sconsigliare", i lati positivi dell'attività sono tanti, ma va considerato come un'attività "impegnativa", sia per il bambino che per chi lo propone.
Inoltre, a meno che il bambino non abbia contatti con altri bambini con esperienze simili, difficilmente riuscirà a condividere la "passione per il tavolo" con altri (ahimè, questo temo lo sappiate tutti).

PS\spot per gli altri genitori all'ascolto: I giochi preferiti di Gabriel (4 anni e mezzo) sono RattleSnake (Nexus), Crockitoo e Loch Ness (Red Glove), Tier auf Tier (Haba), Katamino (Gigamic), Chocolate Fix (Think Fun), Candy (Beleduc) e l'immancabile Pitch Car (Ferti).